Che questa sarebbe stata una partita molto difficile lo si sapeva già, per tanti differenti motivi:
innanzitutto perché quello di Roma, per la Juventus, è sempre stato un campo decisamente ostico, specialmente quando si affrontano i giallorossi, che caricano questo confronto di significati particolari che partono direttamente dalla antica rivalità degli anni 80, fino a quella più recente del periodo pre-calciopoli.
Poi perché questo incontro, per i giocatori della Roma e per l’allenatore, era una sorta di ultima spiaggia, visto che un’eventuale sconfitta avrebbe significato probabilmente le dimissioni di Luis Enrique e una crisi profonda per la squadra della capitale dopo la debacle di Firenze.
Dietro alle difficoltà di questo match ci sono anche motivazioni numeriche, infatti la Juventus arrivava a questa serata ancora imbattuta, ed inoltre era dal 2004 che non usciva perdente dallo stadio Olimpico di Roma. E si sa che la legge dei grandi numeri ha la sua importanza in questo genere di cose.
L’inizio della gara ha subito messo in mostra le prevedibili difficoltà appena descritte. La Roma era completamente rinchiusa in se stessa a difesa della propria porta e perfino l’allenatore sembrava, complici anche le pesanti assenze, aver rinnegato tutti i principi su cui dall’inizio della stagione ha basato il proprio gioco, possesso palla e ricerca della manovra. Trovare il gol dopo sei minuti, grazie a due errori in una sola azione della difesa bianconera (nessuno che andava a bloccare Totti su calcio d’angolo, permettendogli di entrare in area indisturbato, e poi il gravissimo liscio di Vidal, che ne ha poi condizionato il rendimento per tutto il primo tempo) ha permesso ai Giallorossi di impostare la gara come desideravano, difendendo e ripartendo in contropiede.
La Juventus ha avuto, come nel primo tempo di Napoli, l’approccio sbagliato alla partita. Molle, ferma e poco incisiva si metteva in condizione di dover affrontare il match in salita. Dopo la rete della Roma i bianconeri hanno avuto comunque una bella reazione, andando più volte vicino al pari con due tiri di Estigarribia (oggi molto deludente, io gli avrei preferito Giaccherini) sui quali interveniva alla grande Stekelenburg, ma nel complesso la manovra appariva meno fluida del solito e i giocatori poco lucidi rispetto alle ultime esibizioni.
In particolare il centrocampo, con il trio Pirlo-Marchisio-Vidal sembrava decisamente sotto tono e impreciso non permettendo alla squadra di girare nel modo brillante che conosciamo. Nel secondo tempo il copione della sfida non cambiava granchè, ma nonostante questo la Juve raggiungeva il meritato pareggio con Chiellini, a mio avviso, stasera, il migliore dei suoi, insieme a Barzagli. Appena ottenuto il pari, invece di spingere per andare a vincere, la squadra si lasciava schiacciare in area e in un’azione molto confusa ci scappava il rigore per la Roma. Fortunatamente Gigi Buffon si ricordava di essere un grandissimo portiere, dimostrando di essere in netta ripresa, e respingeva il tiro di Totti. Da quel momento un susseguirsi di ribaltamenti di fronte caratterizzava il finale di gara, finale in cui Quagliarella, se fosse stato un po’ più lucido avrebbe consentito alla Vecchia Signora di tornare a casa con i tre punti. Ad ogni modo il pareggio, per quanto si è visto in campo, è giusto, ed è difficile capire se possiamo considerarlo come un punto guadagnato o come due punti persi.
Forse una Squadra che vuole ambire a traguardi importanti oggi doveva uscire dallo stadio con una vittoria, ma del resto ci sono tanti fattori che influiscono sui risultati delle partite e tutto sommato siamo ancora in testa alla classifica e questo primato è del tutto meritato. Ultima riflessione: si inizia a vedere qualche elemento un po’ in debito di ossigeno, forse qualcuno deve rifiatare, ma per fortuna tra poco ci sarà la sosta natalizia per riposarsi e ricaricare le pile e poi ci sarà il mercato di gennaio in cui sarà fondamentale compiere un paio di acquisti giusti per rendere la rosa ancora più competitiva. Ora sotto con il Novara e poi con l’Udinese.
innanzitutto perché quello di Roma, per la Juventus, è sempre stato un campo decisamente ostico, specialmente quando si affrontano i giallorossi, che caricano questo confronto di significati particolari che partono direttamente dalla antica rivalità degli anni 80, fino a quella più recente del periodo pre-calciopoli.
Poi perché questo incontro, per i giocatori della Roma e per l’allenatore, era una sorta di ultima spiaggia, visto che un’eventuale sconfitta avrebbe significato probabilmente le dimissioni di Luis Enrique e una crisi profonda per la squadra della capitale dopo la debacle di Firenze.
Dietro alle difficoltà di questo match ci sono anche motivazioni numeriche, infatti la Juventus arrivava a questa serata ancora imbattuta, ed inoltre era dal 2004 che non usciva perdente dallo stadio Olimpico di Roma. E si sa che la legge dei grandi numeri ha la sua importanza in questo genere di cose.
L’inizio della gara ha subito messo in mostra le prevedibili difficoltà appena descritte. La Roma era completamente rinchiusa in se stessa a difesa della propria porta e perfino l’allenatore sembrava, complici anche le pesanti assenze, aver rinnegato tutti i principi su cui dall’inizio della stagione ha basato il proprio gioco, possesso palla e ricerca della manovra. Trovare il gol dopo sei minuti, grazie a due errori in una sola azione della difesa bianconera (nessuno che andava a bloccare Totti su calcio d’angolo, permettendogli di entrare in area indisturbato, e poi il gravissimo liscio di Vidal, che ne ha poi condizionato il rendimento per tutto il primo tempo) ha permesso ai Giallorossi di impostare la gara come desideravano, difendendo e ripartendo in contropiede.
La Juventus ha avuto, come nel primo tempo di Napoli, l’approccio sbagliato alla partita. Molle, ferma e poco incisiva si metteva in condizione di dover affrontare il match in salita. Dopo la rete della Roma i bianconeri hanno avuto comunque una bella reazione, andando più volte vicino al pari con due tiri di Estigarribia (oggi molto deludente, io gli avrei preferito Giaccherini) sui quali interveniva alla grande Stekelenburg, ma nel complesso la manovra appariva meno fluida del solito e i giocatori poco lucidi rispetto alle ultime esibizioni.
In particolare il centrocampo, con il trio Pirlo-Marchisio-Vidal sembrava decisamente sotto tono e impreciso non permettendo alla squadra di girare nel modo brillante che conosciamo. Nel secondo tempo il copione della sfida non cambiava granchè, ma nonostante questo la Juve raggiungeva il meritato pareggio con Chiellini, a mio avviso, stasera, il migliore dei suoi, insieme a Barzagli. Appena ottenuto il pari, invece di spingere per andare a vincere, la squadra si lasciava schiacciare in area e in un’azione molto confusa ci scappava il rigore per la Roma. Fortunatamente Gigi Buffon si ricordava di essere un grandissimo portiere, dimostrando di essere in netta ripresa, e respingeva il tiro di Totti. Da quel momento un susseguirsi di ribaltamenti di fronte caratterizzava il finale di gara, finale in cui Quagliarella, se fosse stato un po’ più lucido avrebbe consentito alla Vecchia Signora di tornare a casa con i tre punti. Ad ogni modo il pareggio, per quanto si è visto in campo, è giusto, ed è difficile capire se possiamo considerarlo come un punto guadagnato o come due punti persi.
Forse una Squadra che vuole ambire a traguardi importanti oggi doveva uscire dallo stadio con una vittoria, ma del resto ci sono tanti fattori che influiscono sui risultati delle partite e tutto sommato siamo ancora in testa alla classifica e questo primato è del tutto meritato. Ultima riflessione: si inizia a vedere qualche elemento un po’ in debito di ossigeno, forse qualcuno deve rifiatare, ma per fortuna tra poco ci sarà la sosta natalizia per riposarsi e ricaricare le pile e poi ci sarà il mercato di gennaio in cui sarà fondamentale compiere un paio di acquisti giusti per rendere la rosa ancora più competitiva. Ora sotto con il Novara e poi con l’Udinese.
Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma
10 commenti:
Ma scusa fai come sempre una ottima analisi ma trascuri questa volta la cosa fontamentale.
Ma come si fa a continuare a giocare senza punte?
1 punta il primo tempo
mezza il secondo. Sono stufo di vedere una Juve che per non far vedere le grossime lacune in difesa gioca con un centrocampista in più del nomale e due in più delle squadre di Champions. Certo prenderemo la champions, ma forse qust'anno qualcosa in più ci stava ma di questo passo on arrivi primo. La champions è l'obiettivo ma poi la squadra sarà da rifondare per non fare figuracce. Come fai andare in Champion così e come si fa aperdere queste occasioni per distanziare il Milan. La Roma non è nulla con quella sotto specie di allenatore e noi ci lasciamo sfilare un occasione d'oro. Meno acquasanta e più idee caro Conte. Ribadisco un concetto che un po' continuo a battere. Il problema del calcio italiano sono gli allenatori troppo scarsi non i giocatori.
Carissimo Pigreco, tu fondamentalmente hai ragione, ma abbiamo visto che quando c'è Vucinic la Juve gioca con due punte, eccome. Questa cosa l'avevo pensata anche io, ma in questo momento Matri, che fino a poche partite fa andava alla grande, è appannato e stanco ed è chiaro che Conte, attualmente non si fida, e secondo me ha ragione, di Quagliarella, perchè è ancora completamente fuori condizione (il gol fallito ieri non è da lui) per cui il Mister non se la sente di giocare con due attaccanti, perchè questo, visto che nessuno dei due riesce a fare il lavoro che, con tutti i suoi difetti, riesce a svolgere Mirko, significherebbe concedere troppo agli avversari.
Io la vedo così.
sì, manca ancora qualcosa - vediamo fra quindici giorni se Qualcosa arriva - e non so se Vucinic possa bastare, ma questo è un altro buon segnale. Anche Buffon sembrava perduto, ed è normale che Marchisio, Vidal, Matri comincino a far fatica.
L'importante è vincere le prossime, e presentarsi bene a gennaio, mica come gli ultimi anni!
Esatto Giuliano...speriamo proprio di presentarci meglio di quanto accaduto in passato...;-)
Prima di tutto non abbiamo certezza che l'approccio alla gara sia stato sbagliato, perché la partita ha preso una piega diversa da quella che si era programmata visto che il risultato e' cambiato troppo presto.
Per quanto quella di ieri non sia stata una delle migliori prestazioni della Juve di quest'anno (la peggiore rimane quella di verona) sono convinta che la risposta alla tua domanda sia: 2 punti persi!
E lo dico non perche' abbiamo incontrato una roma rabberciata ed avremmo dovuto approfittarne, ma proprio per come e' andata la partita.
Nonostante il Pirlo ingabbiato; nonostante la visibile necessita' da parte di qualche elemento di tirare il fiato; nonostante spesso si sia notata poca lucidita'; nonostante ad un certo punto la squadra iniziasse a sfilacciarsi; nonostante il rigore parato; nonostante la presenza di un grande campione come Totti che da solo ha modificato il gioco della roma verticalizzandolo (cosa che i giallorossi senza di lui non fanno) sorprendendo forse un po' i piani di Conte; beh nonostante tutto quello che si e' visto, avremmo potuto benissimo vincere la partita di ieri. Lo si evince dalle palle-gol create e da quelle subite. L'unico tiro in porta della roma e' stato il rigore (neppure il loro gol e' stato un tiro in porta, derossi ributta la palla in mezzo nella speranza di una spizzata, che purtroppo c'e' stata!!!) e poi si sono trovati un paio di volte pericolosamente in area ma senza mai impensierire Buffon. Noi invece abbiamo messo almeno 5-6 volte un giocatore solo avanti al portiere avversario (mi riferisco alle varie occasioni capitate ad Estigarribia, Quagliarella, Pepe, ed ai colpi di testa di Bonucci e Chiellini).
Ed e' proprio questo il motivo per cui parlo di 2 punti persi, perche' questa e' una squadra con un grosso limite : segna poco, nonostante la molo di gioco creata.
E purtroppo non lo ha fatto solo ieri, e' una caratteristica che si era notata anche nelle partite precedenti. Per cui questi 2 punti rischiamo di rimpiangerli se non poniamo fine allo spreco di occasioni gol e non riusciamo a diventare un po' più cinici.
E guardate che lo so che sto parlando del secondo attacco del campionato!! ;)
Roberta
Carissima Roberta, credo proprio che tu abbia ragione sul fatto che sono due punti persi...due giorni dopo la partita ne sono sempre più convinto anche io.
Per quanto riguarda l'approccio alla gara sbagliato, io ho avuto l'impressione che lo fosse già nei primi 6 minuti, cioè quelli precedenti alal rete della Roma. Si, è vero che era passato poco tempo, ma appena battuto il calcio di inizio mi è sembrato di vedere una squadra un pò ferma. Poi non so magari se non ci fosse stato quell'infortunio difensivo avrei avuto un'impressione diversa, però di solito, nelle gare precedenti ricordavo di avere visto una Juve arrembante fin dai primi istanti.
doamndina tanto per passare il tempo: qualcuno aveva dubbi sulla vittoria dell'inter in casa del Genoa di Preziosi?
mah...dopo tutti gli affari che hanno fatto insieme e che stanno per fare...
A mente fredda (anche con quella "calda", comunque) concordo con Roberta: sono stati due punti persi.
(ottimo, al solito, Danny)
@Giuliano: non avevo dubbi, nel merito. Più che altro perchè me lo hanno segnalato gli amici sostenitori del Genoa.
Il vero scandalo, però, è un altro: prova a controllare i risultati delle gare interne del Milan dopo la sconfitta contro la Juventus, aggiungi la loro vittoria in rimonta contro il Lecce in trasferta, pensa all'arbitraggio di Bologna e dai libero sfogo ai pensieri più maliziosi che ti vengono in mente...
;-)
Un abbraccio a tutti!
A presto!!!
Fratello..per quanto riguarda i pensieri maliziosi relativi al Milan...è da tempo che mi frullano in mente!!!!!!!
E ogni volta vengono confermati dai nuovi fatti.
PEr quanto riguarda la partita dell'inter a Genova...beh, sarà stata una mia impressione ma, sia le dichiarazioni pre-gara di Malesani, sia il comportamento dei giocatori del Genoa in campo mi è hanno trasmesso una sensazione di eccessiva rassegnazione..
;-))
Il Milan è stato salvato da Calciopoli per motivi extra-sportivi.
L'Inter era coinvolta, sì, ma i rossoneri - nel merito - avevano un'organizzazione ben strutturata, alla luce del sole, con tanto di compensi didchiarati e contatti certificati da intercettazioni uscite postume pure loro.
Però si continua a parlare sempre e solo dei nerazzurri...
Potenza di chi gestisce i mezzi di informazione
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