Una importantissima vittoria della Juventus sul difficile campo del Palermo caratterizza la domenica del ritorno di Antonio Conte sulla panchina della Juventus dopo i quattro mesi di (ingiusta) condanna che la Commissione Disciplinare gli ha inflitto per le note questioni inerenti il filone cremonese del calcio scommesse. Importantissima vittoria perché ottenuta su di un terreno di gioco reso estremamente pesante da un autentico diluvio abbattutosi sulla città siciliana già dal giorno precedente la gara, contro una compagine in difficoltà per ragioni di classica e pertanto bisognosa di punti e che la domenica precedente era uscita da San Siro con una sconfitta maturata solo ed esclusivamente per una sfortunatissima autorete del difensore García.
Inoltre la Vecchia Signora veniva dalla sfida di Donetsk che, sebbene la avesse vista uscire vincente e con la qualificazione per gli ottavi in tasca contro la squadra di Lucescu, di sicuro portava con se parecchie tossine nei muscoli dei giocatori bianconeri. Le premesse per un match complicato dunque c’erano tutte. Invece la Juventus ha disputato una grandissima gara, spinta dalle urla di un caricatissimo Antonio Conte, dominandola dall’inizio alla fine, concedendo praticamente nulla all’avversario ma, ahimè, tenendo quest’ultimo in partita solo grazie agli eccessivi errori sotto porta dei suoi attaccanti che, come troppo spesso capita, non riuscivano a chiudere la sfida con largo anticipo sul triplice fischio dell’arbitro, come invece la squadra del mister salentino avrebbe meritato.
Alessandro Matri, complice forse il suo scarsissimo impiego, sembra la fotocopia sbiadita della punta che ha messo a segno nove reti nel girone di andata dello scorso campionato, ma che soprattutto sbagliava pochissimo, permettendo alla squadra di salire, facendo pressing sui difensori avversari e favorendo gli inserimenti dei centrocampisti. Probabilmente ha perso fiducia in se stesso a tal punto da non riuscire a fare le cose più semplici. Io spero ancora in un suo recupero, anche perché lo ritengo un ottimo attaccante, ma di sicuro, se vuole rimanere a Torino deve riuscire a sfruttare al meglio le poche occasioni che gli vengono concesse.
Togliendo gli ormai atavici problemi di realizzazione, direi che ieri pomeriggio abbiamo visto una Juve quasi perfetta, con una difesa che ha praticamente imbavagliato ogni velleità di Ilicic e Miccoli, il quale anche questa volta e come tutti gli anni in occasione della sfida contro i bianconeri , prima della partita non si era risparmiato le solite frecciatine antijuve e i consueti proclami (domenica vinciamo 2-1 e segno io) ai quali non ha saputo dar seguito sul terreno di gioco nello stesso modo in cui non aveva saputo mantenere le sue promesse quando ebbe l’occasione di giocare proprio nella Juventus.
Il centrocampo si è sacrificato fino allo stremo e, nel caso di Vidal, fino all’infortunio (ci auguriamo che non sia nulla di grave), con un Pirlo, oltre che regista, vero combattente in mezzo al fango, un Marchisio in grande spolvero ed anche un ottimo Pogba. Infine un elogio a Lichtsteiner, che sembra ritornato ad una condizione eccellente, visto come correva ieri sulla fascia e che ha il grande merito di aver segnato la rete della vittoria dopo essersi inserito con una tempistica perfetta, ad hoc per sfruttare il colpo di genio di Vucinic, che di tacco lo metteva davanti al portiere rosanero.
Adesso c’è la Coppa Italia contro il Cagliari e domenica prossima la sfida contro l’Atalanta, squadra che gioca un bel calcio, guidata da un ottimo allenatore e che verrà a Torino per vendere cara la pelle. Si spera di recuperare qualche infortunato, perché soprattutto in difesa, con la squalifica di Bonucci e le assenze di Caceres, Lucio e Marrone, non siamo messi benissimo. Per fortuna è tornato Antonio Conte, il nostro vero Top Player.
3 commenti:
devo dire che Conte mi è piaciuto molto, ieri sera alle primissime interviste. Speriamo che continui così, l'aplomb nelle interviste e un po' di umorismo sono le uniche cose che ancora gli mancano per essere perfetto.
Detto questo, Anto', che ci frega delle interviste???
:-)
avanti e belli concentrati, e tosti, che il difficile comincia adesso!
Esatto Giuliano carissimo, il difficile comincia adesso!!
Comunque anche a me è piaciuto molto il comportamento di Antonio durante le interviste, così come mi è piaciuto molto il suo atteggiamento durante la gara. Appena abbiamo segnato è andato subito a parlare con Pirlo per dare indicazioni tattiche. Grandissimo!!
Mi auguro che Conte possa riuscire a mantenere per tutto l'arco della sua carriera quell'umiltà che l'ha portato a diventare un grandissimo allenatore.
Sono convinto che ce la farà.
Quando la società gli comprerà un "Cavani" si potrà veramente sognare ad occhi aperti, ancora più di quanto stiamo già facendo oggi...
Un abbraccio!
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