Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma
La vittoria ottenuta allo Stadium sui danesi del Copenaghen consente alla Juventus di poter affrontare l’ultima gara del girone di qualificazione di Champions League con due risultati utili su tre. In sostanza basterà pareggiare ad Istanbul per eliminare il Galatasaray e passare agli ottavi di finale della più prestigiosa competizione europea per club. Ma occorrerà fare molta attenzione. Non sarà facile perché l’atmosfera che i bianconeri troveranno in Turchia sarà di quelle veramente terribili. La squadra di Conte dovrà giocarsi il passaggio del turno in un autentico inferno calcistico, in cui gli avversari saranno caricati a mille e cercheranno di vincere in ogni modo e con ogni mezzo.
Inoltre un match da dentro o fuori, anche se basterà non perdere, nasconde sempre mille insidie, soprattutto a livello psicologico. Si può scendere in campo con timore, o facendo dei calcoli, cercare di non rischiare di scoprirsi troppo, insomma c’è la possibilità di non essere sereni, senza contare che per la Juve il trofeo continentale è sempre stata un vero e proprio spauracchio e le disavventure di ogni tipo che le sono capitate in questo torneo sono a tutti noi ben note. Ma l’aspetto che più mi preme sottolineare è quello tecnico-tattico. Ieri sera la Juventus ha vinto ma a me, personalmente, non ha convinto. Non è stata una bella partita e la sensazione che ho avuto è quella di una squadra che ha dovuto subire la rete del pareggio per iniziare a giocare con la convinzione e la determinazione che invece era lecito aspettarsi fin dall’inizio.
Di certo i danesi sono una squadra scarsa ma molto organizzata tatticamente e sono bravissimi a chiudere tutti gli spazi, sia bloccando gli esterni bianconeri, costretti, una volta arrivati ai limiti dell’area avversaria, a far girare palla indietro per ricominciare l’azione, sia impedendo i pericolosi inserimenti dei centrocampisti juventini. Essendo tutti molto alti poi, i difensori del Copenaghen sono riusciti ad intercettare quasi tutti i cross indirizzati sulla testa di Llorente (complimenti allo spagnolo che si sta rivelando davvero un eccellente attaccante ed anche qualcosa di più) sventando praticamente tutti i pericoli aerei ad eccezione di quello da cui è scaturito il gol di Vidal, ma frutto di un'autentica invenzione di Pogba.
Ma tutto questo non basta, a mio modo di vedere, a giustificare l’atteggiamento degli uomini di Conte che sembravano più attenti a non commettere gravi errori nella propria metà campo che vogliosi di scardinare la difesa avversaria.
La Juve ha offerto una prestazione non eccellente, nel gioco e anche nei singoli, anche se alla fine la tripletta di Arturo Vidal risalta agli occhi e gli consente di andarsene a casa con il pallone, ma io l’ho visto giocare molto meglio tante altre volte. Ovviamente è un fenomeno e va blindato al più presto. Ad ogni modo non posso fare a meno di notare la differenza che tuttora esiste tra la Juve di campionato e quella di Champions. Forse sono eccessivamente esigente, ma le vorrei vedere un po’ più simili.
2 commenti:
comunque sia diciamo, magari sottovoce, qui tra di noi, che se non l'avessero vinta...
(nevvero??)
Mellberg è sempre uno dei nostri, mi fa piacere constatarlo. Con lui in campo abbiamo vinto nettamente al Bernabeu, mi fa piacere ricordarlo
Sono d'accordo Giuliano. Le dichiarazioni di Olof nel dopo partita mi hanno fatto immensamente piacere. E' uno di noi!!!
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