La Juventus ha iniziato la gara di questa sera contro il Salisburgo con in campo un giocatore proveniente dalla Primavera, Giandonato, per finirla con tre: Liviero, Buchel e Giannetti.
In compenso ha perso per problemi muscolari altri due elementi della rosa: Legrottaglie e Krasic.
Il serbo, appiedato dalla giustizia sportiva per due giornate da scontare in campionato, non aveva preso parte al vittorioso incontro dei bianconeri giocato sabato scorso a Milano. Questa sera, però, ben controllato dal terzino sinistro Hinteregger (che sembra essere nelle mire di Marotta) e bloccato con le cattive maniere quando ha provato ad accentrarsi in cerca di miglior fortuna, non è riuscito a lasciare il segno in una gara che definire noiosa è un eufemismo.
Le convocazioni per la partita di stasera non potevano prescindere da un bollettino del medico sociale a dir poco terrificante, che ha lasciato a Del Neri una lista di giocatori abili e arruolabili con i quali era indubbiamente difficile plasmare una squadra competitiva.
E se dai giovani scesi in campo era lecito aspettarsi un po’ di timidezza nell’impatto con il calcio che conta, dagli altri elementi della prima squadra ci si attendeva un atteggiamento sicuramente diverso da quello mostrato durante tutto l'arco dell'incontro.
Mentre il pubblico dello stadio Olimpico dedicava il primo coro dopo il fischio d’avvio dell’arbitro Stalhammar a Milos Krasic, invocando subito dopo lo spirito leonino mostrato dai giocatori bianconeri in campionato, Simone Pepe iniziava la sua personale girandola di ruoli all’interno del prato verde: dopo aver cominciato come terzino sinistro è stato successivamente spostato a centrocampo - sempre su quella stessa fascia - dopo l’ingresso di Liviero (al posto di Giandonato, chiamato in causa poche volte dai compagni), per terminare l’incontro sul lato opposto del campo.
Nel Salisburgo era assente Svento, l’autore del goal del momentaneo vantaggio degli austriaci nella gara d’andata e principale pericolo per la Juventus lungo tutto l’arco dell’incontro. Ma l’attenzione generale ha finito con l’essere catalizzata dai ripetuti problemi della squadra di Del Neri, priva di mordente e di idee e con un gioco che non ha mostrato alternative ai lanci lunghi della difesa o alle azioni impostate da Sissoko.
Due tiri in porta per la Vecchia Signora in tutto l’arco della partita: uno su punizione di Del Piero nel primo tempo e l’altro ad opera del maliano nella ripresa. Nel mezzo un ottimo assist di Krasic al capitano bianconero con la palla che termina lontano dalla porta avversaria.
Sotto gli occhi di Michel Platini, seduto in tribuna ad assistere all’incontro, i principali episodi della gara si riducono ad essere i continui spostamenti dei giocatori di Del Neri all’interno dello scacchiere bianconero: il giovane Buchel entra e si sistema sulla sinistra davanti a Liviero, Giannetti sostituisce Pepe e affianca Amauri (evanescente anche stasera) in un 4-3-1-2 che vede Del Piero arretrare di qualche metro rispetto ai due attaccanti.
Per il resto, non c’è altro da raccontare.
Anche perché le notizie più importanti provengono dalla Polonia, dove il Lech Poznan sconfigge il Manchester City di Roberto Mancini per 3-1 e affianca la formazione inglese in testa alla classifica, a sette punti.
La Juventus rimane ferma a quota quattro, come i pareggi ottenuti in tutti gli incontri giocati in questo gironcino di Europa League.
Il 1° dicembre (eccezionalmente si giocherà di mercoledì) toccherà ai bianconeri andare in Polonia, in una gara che diventerà decisiva per il prosieguo del cammino della Vecchia Signora in questa competizione.
Senza dimenticare che nell’ultimo incontro, che si disputerà a Torino, dovrà poi ricevere i Citizens.
Con una rosa bianconera ridotta all’osso, che perde ad ogni incontro più giocatori di quelli che nel frattempo riesce a recuperare dall’infermeria, si rende necessario decidere immediatamente verso quale competizione dedicare le maggiori risorse e attenzioni.
Anche se la risposta, sin da ora, appare scontata…
In compenso ha perso per problemi muscolari altri due elementi della rosa: Legrottaglie e Krasic.
Il serbo, appiedato dalla giustizia sportiva per due giornate da scontare in campionato, non aveva preso parte al vittorioso incontro dei bianconeri giocato sabato scorso a Milano. Questa sera, però, ben controllato dal terzino sinistro Hinteregger (che sembra essere nelle mire di Marotta) e bloccato con le cattive maniere quando ha provato ad accentrarsi in cerca di miglior fortuna, non è riuscito a lasciare il segno in una gara che definire noiosa è un eufemismo.
Le convocazioni per la partita di stasera non potevano prescindere da un bollettino del medico sociale a dir poco terrificante, che ha lasciato a Del Neri una lista di giocatori abili e arruolabili con i quali era indubbiamente difficile plasmare una squadra competitiva.
E se dai giovani scesi in campo era lecito aspettarsi un po’ di timidezza nell’impatto con il calcio che conta, dagli altri elementi della prima squadra ci si attendeva un atteggiamento sicuramente diverso da quello mostrato durante tutto l'arco dell'incontro.
Mentre il pubblico dello stadio Olimpico dedicava il primo coro dopo il fischio d’avvio dell’arbitro Stalhammar a Milos Krasic, invocando subito dopo lo spirito leonino mostrato dai giocatori bianconeri in campionato, Simone Pepe iniziava la sua personale girandola di ruoli all’interno del prato verde: dopo aver cominciato come terzino sinistro è stato successivamente spostato a centrocampo - sempre su quella stessa fascia - dopo l’ingresso di Liviero (al posto di Giandonato, chiamato in causa poche volte dai compagni), per terminare l’incontro sul lato opposto del campo.
Nel Salisburgo era assente Svento, l’autore del goal del momentaneo vantaggio degli austriaci nella gara d’andata e principale pericolo per la Juventus lungo tutto l’arco dell’incontro. Ma l’attenzione generale ha finito con l’essere catalizzata dai ripetuti problemi della squadra di Del Neri, priva di mordente e di idee e con un gioco che non ha mostrato alternative ai lanci lunghi della difesa o alle azioni impostate da Sissoko.
Due tiri in porta per la Vecchia Signora in tutto l’arco della partita: uno su punizione di Del Piero nel primo tempo e l’altro ad opera del maliano nella ripresa. Nel mezzo un ottimo assist di Krasic al capitano bianconero con la palla che termina lontano dalla porta avversaria.
Sotto gli occhi di Michel Platini, seduto in tribuna ad assistere all’incontro, i principali episodi della gara si riducono ad essere i continui spostamenti dei giocatori di Del Neri all’interno dello scacchiere bianconero: il giovane Buchel entra e si sistema sulla sinistra davanti a Liviero, Giannetti sostituisce Pepe e affianca Amauri (evanescente anche stasera) in un 4-3-1-2 che vede Del Piero arretrare di qualche metro rispetto ai due attaccanti.
Per il resto, non c’è altro da raccontare.
Anche perché le notizie più importanti provengono dalla Polonia, dove il Lech Poznan sconfigge il Manchester City di Roberto Mancini per 3-1 e affianca la formazione inglese in testa alla classifica, a sette punti.
La Juventus rimane ferma a quota quattro, come i pareggi ottenuti in tutti gli incontri giocati in questo gironcino di Europa League.
Il 1° dicembre (eccezionalmente si giocherà di mercoledì) toccherà ai bianconeri andare in Polonia, in una gara che diventerà decisiva per il prosieguo del cammino della Vecchia Signora in questa competizione.
Senza dimenticare che nell’ultimo incontro, che si disputerà a Torino, dovrà poi ricevere i Citizens.
Con una rosa bianconera ridotta all’osso, che perde ad ogni incontro più giocatori di quelli che nel frattempo riesce a recuperare dall’infermeria, si rende necessario decidere immediatamente verso quale competizione dedicare le maggiori risorse e attenzioni.
Anche se la risposta, sin da ora, appare scontata…
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11 commenti:
Giudizio perfetto sul match di ieri sera. A questo punto io spero di essere eliminato da questa competizione per poterci poi dedicare al campionato. A proposito degli infortuni bisogna porsi una domanda: in tre anni abbiamo cambiato, allenatori, preparatori, medici...e allora come mai ogni anno si batte il record infortuni?
Danny67
Abbiamo finito la partita con 3 primavera e in 10 per l'infortunio di Legrottaglie. Non serve aggiungere altro...
Mi scuso sin da ora se ritarderò nel rispondere a qualche commento, ma rimarrò fuori casa sino a tarda sera (cena con i colleghi senza "passare dal via").
Grazie, Danny ;-)
E scusa se ieri non ti ho scritto: senza farla cadere troppo dall'alto, ti assicuro che tirare giù due righe su una partita del genere non è proprio semplicissimo...
:-)
Quello degli infortuni è un problema pesante e costante: un pò fanno parte del "gioco", così - però - è troppo.
In tutta sincerità, contro lo spirito juventino che è in tutti noi, ti dico che non mi strapperei i capelli se dovessimo uscire anticipatamente da questa Europa League...
@JUVE 90: concordo pienamente con te, Sante
Un abbraccio!
Mai titolo fu più azzeccato. Amauri a parte (indecente) non mi sento di dare contro a nessuno: Sissoko acciaccato, Marchisio a corto di fiato, Krasic infortunato, Legrottaglie e Bonucci ok, Pepe umile-fuori-ruolo, Del Piero non può sostenere questo carico di lavoro (l'unico ad aver sempre giocato da luglio 2010).
Non solo sono d'accordo con te, ma aggiungo (rincarando la dose): auguriamo tanta salute (anche) a Bonucci, un altro che non si ferma mai...
Grazie per il commento.
Un abbraccio
A presto ;-)
ieri sera ho girato un po' sui vari canali "piccoli" e ho trovato il solito Franco Rossi che sparava a zero (bava alla bocca) su Del Neri. Vogliamo dire una parolina su questo pover'uomo?
:-(
E passa anche per un esperto di calcio...Giocando con quattro diciannovenni, e con quelli che stavano in piedi, finire senza perdere è già un grosso risultato.
Se poi si vuole dire che Del Neri e la Juve non ti piacciono, le occasioni non mancano - così farebbe un giornalista serio. Pensare che quando è sobrio... - ops!
Troppo personaggio, difficile distinguere le qualità di un giornalista quando mette le proprie ambizioni personali davanti a quelle che possono essere legittime opinioni.
Alla fine non si riesce più a capire a che "gioco giochi" e cosa pensa veramente di tutto quello che lui stesso scrive.
Ne preferisco (molti) altri a lui.
Usando un eufemismo...
Sulla Juve... Concordo con te (e gli altri): ingiudicabile nella gara di ieri (comunque non ha subito goals con 3 ragazzini in campo...), adesso sono usciti fuori dalle sabbie mobili i soloni del calcio che predicano le peggiori disgrazie sportive.
Quelli che sabato scorso esultavano (e esaltavano il gruppo di Del Neri...)
Un abbraccio
Andrò un pò controcorrente, ma sinceramente la formazione mandata in campo al 1° minuto, in fondo, non mi sembrava così scarsa per dover affrontare una squadra austriaca (con tuto il rispetto!)non al top e comunque anch'essa rimaneggiata, non giocavamo mica contro il Barcellona.
Si, insomma, mi aspettavo qualcosa in più
Indubbiamente avere 2/3 della rosa in infermeria non rassicura né per il presente né per il futuro, però la cosa che mi è sembrata di notare è la preoccupante periodicità per cui dopo una grande prestazione e alcuni giorni di grandi parolone si incappa in prestazioni mediocri, senza nerbo ed addirittura con quegli errori madornali che ricordano (con le dovute proporzioni) la stagione passata. Non voglio parlare dell'assenza del pressing (che in una partita così come l'avevano imposta loro sarebbe stato assolutamente necessario!)ma soprattutto della miriade di passaggi sbagliati anche a 2 mt.
Speriamo di raggiungere presto una forma ottimale sia mentale che fisica (mi accontenterei di 4/5 infortunati alla volta!!! ;) )
roberta
Sono d'accordo su tutto.
Dalla prima all'ultima parola che hai scritto.
Aggiungo: a me i ragazzi della Primavera sono piaciuti. E quei pochi minuti di quella punta lì davanti non sono stati per niente male...
Un abbraccio
Tutto vero: bisognerà ripetere, per l'ennesima volta, che da quando si gioca così tanto a novembre-dicembre-gennaio saltano tanti di quei legamenti da far spavento.
Però vanno avanti così, e io rimango della mia idea: fuori gli uomini della tv e del marketing dal comando del calcio! che esistano pure, ma solo come consulenti. Prima si fa, e meglio è.
(non si farà mai...)
Campionato a 16 squadre e competizioni europee ad eliminazione diretta.
Come si faceva una volta.
In TV e in radio solo professionisti.
Come si faceva una volta.
D'accordo con te su tutto, Giuliano. Come al solito ;-)
Perdona per il ritardo nella risposta: oggi non sono molto in forma (sono juventino, e vengo contagiato anch'io dal virus degli infortuni..).
Tornerò domani con più "vigore".
Ora mi prendo una giornata di riposo...
:-)
Un abbraccio!!!
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