martedì 17 maggio 2011

Adesso si cambia di nuovo, alla ricerca della vecchia Juve



Adesso è quasi certo: la Vecchia Signora nella prossima stagione non giocherà in Europa. Neanche in quella minore, la famosa Europa League diventata lo scorso anno l’obiettivo principale della società nel momento stesso in cui le erano scivolati via dalle mani tutti gli altri.
Ora non le resta che una flebile speranza, legata al verificarsi di una sua vittoria nella prossima partita contro il Napoli unita ad un contemporaneo successo della Sampdoria a Roma contro i giallorossi. Ad oggi, capire quale dei due eventi abbia la maggiore possibilità di verificarsi è realmente difficile. Proprio nel giorno in cui Madama si è lasciata sfuggire l’ultimo treno per dare un significato a questa stagione (e mentre a Catania la squadra di Montella perdeva…), i liguri allenati lo scorso campionato da Luigi Del Neri retrocedevano matematicamente in serie B dopo essere stati superati in casa dal Palermo.

Tralasciando le sconfitte a tavolino, l’ultima volta nella quale la Juventus fallì l’obiettivo minimo di guadagnare l’accesso ad una manifestazione europea capitò nel 1991, vent’anni fa. Proprio allo stadio “Luigi Ferraris” le reti realizzate da Branco e Skuhravy impedirono ai bianconeri la possibilità di raggiungere la qualificazione alla coppa UEFA, a favore di Parma e Torino che – dal canto loro - pareggiarono 0-0 le gare che le vedevano come protagoniste. Era il 26 maggio, si trattava della domenica in cui Enrico Ameri fece la sua ultima radiocronaca raccontando agli ascoltatori il successo del Genoa, la squadra del cuore, sulla Vecchia Signora.

Una settimana prima la Sampdoria di Vialli e Mancini si era aggiudicata lo scudetto su quello stesso terreno di gioco battendo il Lecce con il risultato di 3-0, condannandolo così alla discesa nella serie cadetta. Caso vuole che gli stessi salentini, vincendo domenica scorsa il derby contro il Bari, sono riusciti adesso a salvarsi e a rimanere in serie A proprio a scapito dei blucerchiati.

Le parole che Stefano Tacconi pronunciò a suo tempo nell’immediato dopo gara contro i grifoni sono simili a quelle espresse nelle dichiarazioni rese dai giocatori bianconeri più volte nel corso di questa stagione: “Il sorriso bisogna meritarselo. Oggi tocca al Genoa e a chi ha finito il campionato davanti a noi. E’ inutile rimpiangere ora le occasioni sciupate. Anche il rigore non segnato a Firenze potrebbe essere un alibi, ma sarebbe assurdo legarsi ad episodi. Anche perché perfino a Genova un pari ci sarebbe bastato, visti i risultati di Parma e Torino. Ma abbiamo sbagliato tutto. Il secondo gol ci ha tagliato le gambe, è stata la sintesi di una stagione storta. Per strada abbiamo perso troppi punti e siamo arrivati al finale che non ci aspettavamo”.

In tribuna a Marassi, seduto con un amico, Arthur Antunes Coimbra, meglio conosciuto come Zico, quel pomeriggio osservava sconsolato la prestazione della Vecchia Signora. Quando l’incontro stava volgendo al termine, domandò alla persona accanto a lui: “Ma questa è la Juve o l’Ascoli?”.
A distanza di tanti anni, con ogni probabilità potrà ora festeggiare da ex giocatore dell’Udinese il raggiungimento del quarto posto nella classifica finale dei friulani. Un solo punto li separa, infatti, dall’ottenere il pass per l’Europa che conta, quello che all’inizio di questa stagione era l’obiettivo della squadra bianconera italiana per antonomasia: la Juventus.

Nel caso ipotetico (e utopistico) in cui la formazione allenata da Guidolin dovesse perdere contro il Milan e gli uomini di Del Neri subire l’undicesima sconfitta contro il Napoli, ecco che la distanza in classifica tra la Vecchia Signora ed il club rossonero vincitore dello scudetto raggiungerebbe i ventisette punti. Si tratterebbe dello stesso margine accumulato nello scorso (disastroso) campionato nei confronti dei nerazzurri allora guidati da Mourinho, con la sola differenza che all’epoca il settimo posto consentì alla Juventus di entrare in Europa League attraverso i preliminari, mentre adesso non basta più.

Con il campionato che si appresta a vivere i suoi ultimi novanta minuti il pensiero del popolo juventino è rivolto alla prossima stagione, quella nella quale Madama cambierà nuovamente abito e sarto alla disperata ricerca di se stessa. L’intelaiatura della squadra costruita qualche mese fa si è rivelata troppo fragile: ora è chiaro come non sarebbe sufficiente inserirvi due o tre elementi di spessore per renderla vincente. L’incidenza positiva delle scelte operate da Allegri nel Milan fresco campione d’Italia hanno evidenziato una volta di più l’importanza di una guida valida cui affidare una rosa di calciatori che per raggiungere determinati obiettivi deve necessariamente essere competitiva.
Anche perché è ovvio che senza giocatori di livello non si va da nessuna parte: sono loro che fisicamente entrano in campo e decidono le sorti delle gare. Spesso, anche quelle di un tecnico.

Come già evidenziato in passato, Massimo Giletti (conduttore televisivo e noto tifoso juventino) scrisse sulle pagine della "Gazzetta sportiva" dello scorso 20 giugno 2010 un aneddoto importante in merito: "Pochi giorni fa Pavel Nedved mi confidò che quando segnò il gol del pareggio in una partita importante pochi compagni lo abbracciarono. In quel momento capì che la squadra giocava contro l’allenatore. Così finì la storia juventina di Claudio Ranieri".

Quando Madama era realmente una Vecchia Signora, difficilmente si verificavano episodi simili. E a chi afferma che Buffon "E’ circa un anno e mezzo che non sta giocando" verrebbe spontaneo chiedere, piuttosto, dove sia finita la Juventus, visto che sono cinque anni che è letteralmente scomparsa dal panorama nazionale.
Adesso, anche da quello internazionale.
Sarebbe in grado di rispondere con la stessa franchezza?

Articolo pubblicato su Tutto Juve.com

6 commenti:

Giuliano ha detto...

ma è vero che hanno preso Pazienza?
bisogna dirglielo: era solo un modo di dire!!!! quando si dice "bisogna avere pazienza", pazienza con la minuscola, se no si fa come "la squadra non è male ma manca l'amalgama"...
Va be', meglio lui di Felipe Melo.

Thomas ha detto...

@Giuliano: fantastico…
;-)

Riepilogando: Pepe è stato il “primo” acquisto dell’era Agnelli (Andrea).
Pazienza (e/o Pirlo), il “primo” colpo del dopo (“primo”) fallimento.
Se poi arrivasse anche Bastos… (“primo” extracomunitario, in attesa di passaporto).

PEPE, PAZIENZA, PIRLo, BASTOs…
Sai che titoli del cavolo nei quotidiani della prossima stagione…
:-D

Un abbraccio!!!

Ps: domani sveglia alle 5.30. Sino a venerdì (forse sabato) sarò “di corsa”. Poi mi farò vivo, e ti spiegherò

Giuliano ha detto...

..una volta giocava anche Avanzi...(nella Cremonese, mi pare).

IoJuventino ha detto...

Beh quella di @Giuliano è meravigliosa. Però credo che Pazienza potrebbero giocarselo in qualche scambio. Mentre su Bastos sarei d'accordo per prenderlo. Pirlo potrebbe essere davvero fondamentale per dare fosforo a quel centrocampo che non mi è dispiaciuto, ma troppo discontinuo e alle volte senza idee.

Serve un big, serve un talento puro là davanti, sperando non si faccia più male nessuno.

E occorre fare chiarezza in difesa: due terzini d'assalto.

Conte potrebbe essere, fra tutte, la scelta migliore: non è Ciro Ferra, ricordiamolo, e ha un caratteraccio, buono appunto per non fare sconti a nessuno!

Giuliano ha detto...

un'altra cosa che vorrei non vedere più: gli spot tipo quelli con Amauri e Camoranesi in crociera. Invece no, ecco Del Piero: "vai a farti una pizza con gli amici!".
Del Piero, una pizza? ma per piacere...

Thomas ha detto...

@Giuliano: ottima memoria ;-)
Pierangelo Avanzi
Giocava in questa Cremonese:
http://www.youtube.com/results?search_query=Avanzi+cremonese&aq=f

(un po’ di calcio storico fa sempre piacere)
Moriero (versione bambino), Terraneo, Rampulla…

@IoJuventino: su Conte sai come la penso: lui potrebbe anche essere pronto per la Juve, non so se la Juve è pronta a metterlo in condizione di lavorare al meglio
:-)

Pirlo? Se starà bene fisicamente, al mondo non ce ne sono forti come lui.
Il punto interrogativo, però, è da carattere di word “Times New Roman da 72 di altezza”…

I terzini d’assalto arriveranno: uno già dovrebbe essere stato preso (Ziegler)

@Giuliano: concordo…
Anche se poi, comunque, qualcuno di loro dà origine striscioni simpatici: ricordi quella ragazza che ne espose uno con la scritta “Del Piero sposami che poi al tuo uccello ci penso io”?
:-D

Un abbraccio a tutt’e due