domenica 4 settembre 2011

Dodicesimo uomo


La maglia bianconera n.12 non sarà in campo. La maglia n.12 è quella che indosserà la curva. Da sempre l’incitamento e l’appoggio dei tifosi è fondamentale per una squadra di calcio. E da sempre la presenza dei sostenitori non è importante solo nei 90 minuti della partita, ma durante tutto l’arco della settimana.

E’ indubbio però che, da quando internet mette tutti in comunicazione con tutti, questa presenza si sia amplificata. Non ci limitiamo più a leggere il quotidiano nella metro ed a parlare di calcio durante la pausa caffè con il solito collega, od al bar prendendo l’aperitivo, ormai ci informiamo, ci confrontiamo e ci suggestioniamo l’un l’altro da Belluno a Caltanisetta nel giro di pochi minuti. E silenziosamente alziamo la voce.

Ormai esistono siti che vengono seguiti quotidianamente anche dai dirigenti della Società nonché dai calciatori, i quali addirittura comunicano (anche troppo!) con i tifosi tramite i social network. Ci si carica, ci si influenza tutti i giorni e poi, la domenica, alcune migliaia di tifosi riportano gli umori di una piazza immensa che, negli ultimi tempi, ha avuto ben poche soddisfazioni.

Negli ultimi anni le critiche sono state continue (quasi sempre a ragione!), e credo che il clima di sfiducia non aiuti (e non ha aiutato!) chi deve scendere in campo. In questi giorni le disapprovazioni alla campagna acquisti non sono mancate. Abbiamo critiche per i dirigenti, siamo delusi da chi è rimasto e insoddisfatti di chi è arrivato, qualcuno è scettico sul tecnico (è troppo giovane; ha fatto solo la serie B; è troppo rigido; ha un gioco troppo spregiudicato e con la difesa colabrodo che ci ritroviamo ed il centrocampo sguarnito prenderemo un sacco di goal; etc. etc). Ma da quest’anno giocheremo nel nostro stadio, e mi piacerebbe se fossimo veramente in 12 a scendere in campo.

E mi piacerebbe che questo dodicesimo uomo non fosse quel tipo di giocatore che, per andare a fare goal, tenti di dribblare difensori e portiere avversario senza passare il pallone al proprio compagno solo d’avanti alla porta sguarnita, evitando così di far vincere la propria squadra; oppure che non triangoli più con un collega di reparto perché questo ha appena sbagliato uno stop.

Così come vorrei che, una volta terminato l’incontro, non si limiti sempre ad attaccare con male parole un compagno che ha giocato una brutta partita, ma che sia anche capace, invece, di dargli una pacca sulla spalla per rincuorarlo, o di sedersi accanto a lui per sentirne le ragioni. Vorrei che questo giocatore con la maglia numero 12 si sentisse - e fosse! - parte integrante della squadra e che cercasse in tutti i modi di “fare spogliatoio” così da renderlo coeso, compatto, solidale, forte, affinché la squadra non sia composta da Tizio, Caio e Sempronio ma da “noi”, tutti insieme.

Noi tifosi abbiamo tanti punti di vista differenti, la squadra non è certo la favorita, ma il campionato sta per iniziare, (e pur rimanendo sempre vigili e costruttivamente critici) vogliamo provare a giocarlo uniti?

Articolo pubblicato su Juvenews.net

Questo articolo è di Roberta. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Una signora in bianconero

12 commenti:

Giuliano ha detto...

ti dirò, io aspetto solo che se ne vada via Blanc...quand'è che se ne va? Gli detrarrei dalla liquidazione l'intero ingaggio di Felipe Melo fino al 2015, e anche quello di Amauri.
ciao!
PS: se arriva Rhodolfo, posso chiamarti Rhoberta?
:-)
io sarei Giuhliano, Thomas è già a posto così

JUVE 90 ha detto...

Ti rinnovo i complimenti che ti ho fatto in altra sede ;)

Anonimo ha detto...

Prima di tutto vorrei specificare che quello che ho scritto nel post non vale per Amauri!!

@ Giuhliano : io direi che contro Blanc potremmo organizzare una class-action, per farci risarcire dei danni pratici e morali!
Rhodolfo! Ammetto la mia ignoranza, ma non l’ho mai visto giocare.
Da qui a gennaio cercheremo di monitorare le sue prestazioni e magari ne riparliamo. Nel frattempo mi limito a considerare il giudizio che ne ha dato Valentina Ballarini di Sportitalia, che non l’ha certo descritto come un campione, facendo anche notare come, nonostante abbia già 25 anni, non sia ancora nel giro della nazionale.
A proposito del difensore centrale, vorrei ricordare le parole di Vidal, dopo il suo buon primo tempo in Cile-Spagna giocata proprio in quel ruolo “Ringrazio Pablo Contreras che mi ha parlato e guidato per tutta la gara.” Il problema della difesa è tutto qui, non serve comperare semplicemente un difensore centrale, perché quelli li abbiamo già, dobbiamo prenderne uno che sia in grado di guidare il reparto. Sono convinta che al fianco di un difensore con queste caratteristiche Bonucci, Chiellini e Barzagli avrebbero pochi rivali. Non per niente la migliore stagione di Chiellini è stata quella giocata a fianco di Cannavaro.

@ Juve90 : ti ringrazio ……2 volte! ;)

Rhoberta

Anonimo ha detto...

http://www.tuttosport.com/calcio/calcio_estero/2011/09/06-143131/Menezes+convoca+Rhodolfo+per+il+test+contro+l'Argentin

Così, tanto per essere subito smentita! :D

Roberta

marco99 ha detto...

Sono sincero, visti i tragici 5 anni trascorsi e visto il fallimento della scorsa stagione con un settimo posto disonorevole, avrei preferito che il 12° uomo non ci fosse proprio.
Una curva vuota, forse, sarebbe bastata a far capire ai nostri pessimi dirigenti che per vincere ci vogliono i campioni.
Una semplicità di idea che Agnelli jr dovrebbe capire visti i suoi trascorsi con una Juve, quella della Triade, che i campioni li aveva perisno in tribuna, tanti erano.

un saluto

Giuliano ha detto...

Però la domanda vera è: se davvero hanno preso Rhodolfo, e magari anche Alves, che fine fa Chiellini? Giocherà terzino, o l'hanno già ceduto?
Va beh, comunque ormai vediamo cosa succede sul campo. Faccio anch'io il dodicesimo, da casa mia ma lo faccio senza pregiudizi. Forza Juve! (sempre e comunque, io vengo dagli anni '60, la Juve era scarsina anche allora...)

Anonimo ha detto...

Anch’io sono nata nei 60, e mi ricordo quanto sono stata presa in giro da tutti quei ragazzini della mia età che facevano il tifo per l’inter di mazzola o il milan di rivera.
E come dimenticare poi gli del dopo Platini….
Ma non ricordo un giorno, un solo giorno, in cui abbia amato e supportato meno la squadra.

Roberta

marco99 ha detto...

supportare la squadra e la juve non significa rassegnarsi alla mediocrità

Thomas ha detto...

Marco, tranquillo: non sei un panda in via di estinzione...
;-)

Non esiste un solo tifoso al mondo, di nessuna squadra, che accetti la mediocrità.
Il senso dell'articolo di Roberta non era quello.

Un abbraccio a tutti

Giuliano ha detto...

per marco99: ricostruire una squadra vincente è difficile. Fu difficile dopo Charles, Sivori e Boniperti; fu durissima quando smise Platini e invecchiarono i Bettega e i Tardelli e gli Scirea (eccetera); è ancora più dura oggi.
La differenza, grossa, è questa: che per cinquant'anni la Juve fu nelle stesse mani, Gianni e Umberto Agnelli alla Juve ci tenevano, e tanto. Oggi, chissà.
(intanto, il primo gol nel nuovo stadio lo ha fatto Toni: segno del destino, ma in che senso? che diventeremo campioni del mondo un'altra volta?)
:-)

Anonimo ha detto...

Stadio? bellissimo. Vittoria di oggi perfetta per festeggiare.

saluti laziali

Thomas ha detto...

Grazie, Yashal ;-)
A presto!
Baci

(complimenti per la gara di "San Siro")