mercoledì 21 marzo 2012

La Signora si risiede al tavolo della vittoria

C’è stato un periodo, iniziato nel 2006 e durato cinque anni, nel quale gli appuntamenti con l’Inter avevano rappresentato per molti sostenitori juventini i classici eventi da evidenziare con un cerchio rosso sul calendario: in mancanza di obiettivi di prestigio da raggiungere si cercava - almeno - di ottenere la piccola soddisfazione di essere riusciti a mettere il bastone tra le ruote agli eterni rivali nerazzurri.

Per molti, si è scritto, ma non per tutti: c’era infatti chi sosteneva come questo fosse un tipico atteggiamento da "provinciali", che mal si adattava agli amanti di una Vecchia e aristocratica Signora del pallone.

Adesso siamo nel 2012, e il posticipo della prossima giornata di campionato metterà a confronto Juventus e Inter nel nuovo stadio torinese. Rispetto al passato, però, la musica sembra essere diversa. Ruotano gli avversari, ma il chiodo fisso dell’intero ambiente bianconero è tornato quello di una volta: vincere. Contro chiunque e ovunque.

La singola gara assume ora le sembianze di una tappa, più o meno delicata, da superare per il raggiungimento del traguardo finale. E’ stato così anche per l'incontro terminato in parità contro il Milan nel ritorno delle semifinali di Coppa Italia, un risultato che ha consentito alla Juventus di staccare il biglietto per la finalissima che verrà disputata a Roma il prossimo 20 maggio. "E’ la più importante partita dell’anno perché ci può dare la possibilità di giocarci qualcosa da vincere. E, visti gli ultimi anni, sarà più importante per noi che per il Milan", aveva ammesso Antonio Conte negli istanti precedenti il match dello scorso martedì.

Se in Europa i rossoneri se la dovranno vedere con il Barcellona per proseguire il loro cammino in Champions League, in Italia sulla loro strada si sono trovati opposti ai bianconeri tanto per la coppa nazionale quanto per lo scudetto. Conquistata a Pechino la Supercoppa Italiana contro l’Inter, dopo il tracollo dei nerazzurri allora guidati da Gasperini è infatti comparsa all'orizzonte la Juventus: lavorando sulle macerie rimaste a seguito dei fallimenti degli ultimi anni Madama ha dovuto convincere tutti, se stessa per prima, di essere realmente all'altezza per recitare un ruolo importante in questa stagione.

E' partita con un nuovo allenatore e alcuni "vecchi" problemi ancora da risolvere: una rosa scarna di fuoriclasse, una squadra senz’anima, un filo conduttore col passato spezzato da tempo e difficile da riannodare. Ha affrontato ogni incontro al pari di un esame da superare, da una prova all’altra ha iniziato a sognare un finale da protagonista per poi rendersi conto che il sogno di riaprire la propria bacheca per inserirvi dentro qualche trofeo è diventato realizzabile.

Si è laureata campione d’inverno in serie A con pieno merito, ma era vivo nell’ambiente il timore che una o due sconfitte potessero bastare a riportarla nella mediocrità che ha caratterizzato quasi tutto il periodo successivo al 2006. L’imbattibilità ha aumentato l'autostima del gruppo; i troppi pareggi, viceversa, hanno fatto sì che il Milan la raggiungesse in classifica sino a superarla. Il caso vuole che i rossoneri, unici ad averla sconfitta al termine dei novanta minuti dei tempi regolamentari in questa stagione, siano poi stati eliminati dalla Coppa Italia proprio a causa di un pareggio maturato nei supplementari.

Per dirla alla Conte, adesso la Vecchia Signora si è seduta nuovamente ad un tavolo imbandito, pronta a saziare la sua fame di vittorie. Non importa più chi siano gli altri commensali invitati oppure quale sia il menù, quanto - piuttosto - prendere tutto quello che passa il convento.
Un tempo, alla Juventus si ragionava in questa maniera. Forse quel passato oggi non è più così lontano.

Articolo pubblicato su Tutto Juve.com

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Siete sicuri di vincere o tornerete zitti zitti nella tomba degli ultimi 8 anni. State calmini Moggi non c'è più

Thomas ha detto...

Come atteggiamento di apertura mentale ho deciso, da subito, di lasciare aperto lo spazio dei commenti a chiunque, senza filtri o censure.

Per essere coerente, poi, ho mantenuto lo stesso atteggiamento di fronte a pseudonimi e anonimi, a persone senza nome e volto, nella speranza potessero usare le dita e il cervello.

La vita offre molte possibilita' di distrazione, mi rifiuto di credere che ci siano in giro individui che non abbiano altro da fare nella loro se non perdere del tempo a intasare i blog ed i siti curati da chi ci mette passione, che non offende nessuno e - semplicemente - si diverte.
In compagnia di amici.
Lo so che non e' cosi', ovviamente, pero' almeno posso dire di averci provato.

Premesso cio', nessuno e' sicuro di niente.
Dal titolo alla fine dell'articolo si capisce bene. Basta leggerlo.

Buon proseguimento

Flavios ha detto...

È la prima volta che commento su questo blog, benchè vi segua praticamente da quando avete messo piede sul web. Innanzitutto vi faccio i complimenti perchè siete divenuti per me un appuntamento fisso dopo ogni match disputato dalla nostra amata Juventus e ciò sta a significare che, veramente, le vostre analisi mi interessano anche più di quelle dei giornali sportivi di riferimento.
Ma, ora, veniamo al campo..
Convengo con voi in toto, anche io ritengo che la Coppa Italia sia un appuntamento da non mancare per due motivi:
- Visto il passato recente che ci ritroviamo, l'appuntamento con una finale, di qualunque livello essa sia, è da cogliere al volo. L'appetito vien mangiando e per riprendere l'abitudine di sollevare trofei va benissimo anche ricominciare da qui.
- La decima Coppa Italia sarebbe un'ulteriore stella, anche se d'argento, e un ulteriore record essendo i primi in Italia a vincerla. Ora, abbiamo tanti guinnes a livello globale e nazionale, non credo sarebbe male ci mettessimo anche questo! Sarebbe un ulteriore acuto nella nostra storia che in quanto a prestigio si commenta da sola.

Lieto di aver espresso la mia opinione.. magari da ora in poi commenterò più spesso, non limitandomi solo ad osservare :)

Danny67 ha detto...

finalmente riesco di nuovo a rientrare sul blog dalla postazione del mio ufficio. Se non dovessi avere più problemi le mie risposte saranno decisamente più frequenti. Fratello, hai pienamente ragione. Tu dando la possiblità a chiunque di commentare sei nel giusto, se poi le persone non hanno la capacità di sfruttare questa possibilità per esprimere opinioni ma riescono solo ad offendere, senza, tra l'altro, nemmeno leggere ciò che c'è scritto nei post...beh, sinceramente il problema è loro.

Danny67 ha detto...

Dimenticavo. Benvenuto Flavios.

Thomas ha detto...

Benvenuto anche da parte mia, Flavios!

Ora sto scrivendo dal cellulare: nel tardo pomeriggio rientrero' a casa, dopodiche' ti rispondero' (nuovamente) con piu' calma.
A presto ;-)

Ps: bentornato a tutti gli effetti, Danny :-)

Thomas ha detto...

@Flavios: eccomi.
Grazie per i complimenti al blog, che divido con Roberta e Danny.

Se te la sentirai, avrei il piacere che continuassi a commentare liberamente ogni nostro articolo: quando lo riterrai opportuno, indipendentemente dall’argomento affrontato o da quello che ti andrà di discutere.

Come hai potuto notare ogni due o tre giorni c’è un nuovo pezzo: quello che viene scritto a margine, nello spazio apposito, non ha “tempo”, nel senso che può andare avanti per ore.

Qui nessuno ha ragione, così come nessuno ha torto: ci si incontra solo per divertimento.

Adesso vado oltre, riallacciandomi a quanto hai scritto tu.
Alla Coppa Italia tengo, parecchio: sarebbe (appunto) la Decima, ed avrebbe un significato particolare”.
Così come “particolare” è stato quanto ci è accaduto in questi anni, ed il percorso che stiamo facendo per tornare a “dove eravamo rimasti”.

“Questa” Juventus a fine estate aveva due obiettivi: la qualificazione in Champions League e la Coppa Italia.
Per ora mi limito a riportarli, a tempo debito analizzeremo tutti insieme quanto sarà accaduto.

Un abbraccio e a presto!

Flavios ha detto...

Si, ad ogni modo comunque ritengo che, vada come vada la finale, e indipendentemente dal risultato in campionato (premesso che tutti ci auguriamo che entrambi i frangenti vadano al meglio), la stagione della Signora sia da incorniciare visti i precedenti di Ferrara/Zaccheroni e Del Neri.. Nel mercato estivo poi, palla a Marotta, con degli acquisti mirati, neanche troppi, l'anno prossimo può essere ancora migliore di questo! Il gruppo è solido e Conte mi ispira davvero fiducia, ottimo motivatore! E poi è un mio conterraneo ;)

Giuliano ha detto...

da conservare in archivio la dichiarazione di Galliani che ho appena letto on line: "hanno vinto, ma solo ai supplementari".
Oh beh, anche loro hanno in bacbheca una Champions, ma vinta solo ai rigori
:-)
il che mi rimanda alla battuta di Buffon dopo la finale mondiale del 2006: "là avevo parato due rigori e abbiamo perso, qui non ho parato niente e abbiamo vinto...e va be'"

Thomas ha detto...

@Flavios: ho notato la tua provenienza ;-)

Attualmente la differenza principale tra questa stagione della Juventus e le ultime la si può notare nel fatto che è stata costruita, finalmente, una base sulla quale continuare a lavorare nelle prossime, quelle che verranno.

Arrivare a fine marzo e porsi come obiettivo per il futuro quello di “migliorarsi” è ben diverso dal pensare ad una (nuova) rivoluzione.

Concordo con te: pochi acquisti, mirati, di qualità.
Più (parere personale) una serie “di Giaccherini”.

@Giuliano: l’ho notata anch’io, Giuliano.
Quanto detesto questo voler rimarcare tutto, ma proprio “tutto” quanto di buono può aver prodotto il suo Milan.
Ma che necessità c’era di dire quella frase?
Sono una grande squadra, è stata una bella partita, sono usciti con l’onore delle armi e via discorrendo…. E piantala, per una volta…

C’ero a Manchester, maremma milanista…. Accadde tutto nell’area di rigore sotto la gradinata nella quale mi trovavo: la traversa colpita da Conte, i rigori, la Champions League che sfumava….
Ps: bella la battuta di Gigi, me l’ero dimenticata :-)

Un abbraccio!

JUVE 90 ha detto...

sarebbe troppo bello se Alex ci lasciasse alzando un'altra coppa al cielo di Roma e con un'altra stella sul petto. Sembra fatto apposta, se c'è una giustizia divina vinciamo noi

Thomas ha detto...

A volte capita che la storia e la poesia, in certi avvenimenti, si incontrino, trovando un punto in comune tra loro.
Speriamo che...

Un abbraccio ;-)

Paolo ha detto...

Faccio parte di quella parte di tifosi (non mi curo se maggioritaria o minoritaria) che odiava la dimensione "provinciale" (con tutto il rispetto per il termine, dato che non provengo certo da una metropoli) assunta dalla Juventus. E la dimostrazione di questa 'provincializzazione' è stata data nella scorsa stagione, quando si sono vinte sfide contro alcune tra le squadre migliori del campionato, ma si perdeva contro (quasi) tutte le altre.

Non ho mai sentito nessuna rivalità in particolare, anche se devo ammettere che negli ultimi anni qualche antipatia sportiva si è inasprita, forse anche a causa di qualche tifoso... Ogni anno siamo stati abituati a competere con un avversario diverso, in una lotta quasi sempre di vertice. Pertanto lasciamo agli altri le rivalità e le "partite dell'anno".
Essere artefici del proprio destino è già una grande vittoria. Tutte le altre arriveranno di conseguenza.

Thomas ha detto...

Proprio ieri, Paolo, leggevo un articolo sulla "Gazzetta dello Sport" dove si parlava del famoso precedente tra Napoli e Juventus al "San Paolo" terminato 5-1, nel 1990.

Era una finale, come quella che le due squadre disputeranno a Roma il prossimo 20 maggio.
Di Supercoppa Italiana, come ricorderai.

Per noi era una gara importante, per loro era "la" gara.
La differenza stava nel nome dell'avversaria: Juventus.

In Italia e' sempre cosi': i club che giocano contro di noi raddoppiano le forze, a volte le triplicano.

Per noi sono tutti incontri da vincere.

Concordo con il tuo parere, precisando meglio il mio: Inter e Milan, anche per l'abitudine a confrontarci con loro nel corso della storia, le considero un po' "diverse" dalle altre; in campo, pero', da tifoso non faccio sconti (e non guardo in faccia) a nessuno.

Per il resto: tranquillo, sono "provincialotto" sin da piccolo, abitando in un paesino della riviera ligure di Levante
;-)

Un abbraccio!

Danny67 ha detto...

Beh, per me le avversarie sono sempre state tutte sullo stesso piano ed ogni gara rappresentava ai miei occhi solo una tappa per arrivare allo Scudetto, ma per chi è nato e vive a Roma come me, le sfide con Roma e Lazio hanno un sapore particolare, semplicemente per un motivo: chi non frequenta questa città non può nemmeno immaginare l'odio che le due tifoserie (fatta eccezione per pochissimi rappresentanti di esse) nutrono nei confronti della Juventus, da sempre!! Per i romanisti e per i laziali il match contro la Juve è sempre la gara dell'anno. Per rendervi conto di quanto sia vero quello che vi sto dicendo pensate che alcuni biancazzurri e giallorossi che seguono assiduamente la loro squadra ma magari in televisione e senza generalmente andare allo stadio, quando arriva la Vecchia Signora si precipitano a comprare i biglietti. Detto questo è chiaro che dal 2006 in poi nutro un "leggerissimo" rancore per l'Inter e il Milan.

Thomas ha detto...

Ecco, Danny: bravo.
Hai trovato le parole giuste: "sapore" e "rancore".

Per molti tifosi juventini i sentimenti nutriti verso altri club potrebbero essere descritti al meglio partendo da questi termini
;-)

Un abbraccio!

Thomas ha detto...

Cambio discorso un attimo, rivolgendomi a tutti: impressioni/opinioni sulla lettera scritta da Galliani ad Andrea Monti (direttore della "Gazzetta dello Sport") in merito all'imbattibilita' della Juve terminata dopo i 90 minuti di martedi' scorso?
Questo e' il suo parere, of course...

Danny67 ha detto...

Ma guarda, io relativamente a tutte le dichiarazioni fatte sia da Allegri che da Galliani in questi ultimi tempi, compresa ovviamente la lettera di cui parliamo, mi sono fatto un'idea ben precisa. Da una parte Galliani ribadisce continuamente che il Milan è più forte, che ha battuto la Juve, che ha un organico superiore, dall'altra Allegri prima dice che le decisioni degli arbitri vanno accettate, poi va a cercare il pelo nell'uovo su ogni arbitraggio e vive continuamente nel timore che il goal di Muntari possa diventare "er gò de Turone" o "il fallo di Iuliano su Ronaldo" del futuro. Per me cercare di autoconvincersi di essere in grado vincere e poi parlare ad ogni piè sospinto di quella rete come un possibile episodio decisivo per l'assegnazione di un campionato ha un solo significato, o meglio, si traduce in un'unica parola: PAURA!!
Hanno paura!! Non ci sono dubbi in proposito. Magari alla fine vinceranno, ma tutti questi atteggiamenti nascondono il timore di fallire. Non ci sono dubbi!

Danny67 ha detto...

Per quanto riguarda il fatto specifico della semifinale, essendo un tipo di sfida che si aggiudica sui 180 minuti più eventuali supplementari e rigori, la gara non si può valutare in base a soli 90 minuti. E' chiaro che se si fosse trattato di una sfida secca l'atteggiamento della Juventus sarebbe stato diverso fin dall'inizio e di sicuro meno attendistico e meno in difesa del risultato acquisito all'andata. Troppi fattori influiscono sulla prestazione di una squadra in una partita del genere. Come ha ribadito Luciano Moggi: la partita, per me, è finita in pareggio!! Ed io aggiungerei....e la Juve ha passato il turno!

Paolo ha detto...

Sono d'accordo con Danny67. Dalle parole di Galliani traspare paura. Per Allegri invece si tratta di un eventuale alibi (da tramandare ai posteri) in caso di fallimento.

Sul risultato finale della partita non c'è nemmeno da discutere. Penso che non ci creda nemmeno Galliani di aver vinto.

Flavios ha detto...

Il Milan ormai scivola sempre più nel patetico, sembra quasi l'Inter old style. Sempre pronti a lamentarsi, stuzzicare, ben lontani da quella "classe" che si attribuivano qualche tempo fa. Poi, sinceramente, a me frega poco se abbiamo perso o meno, l'importante è essere passati! Aprire diatribe su queste sciocchezze è davvero puerile.. Ma a Milano, e in entrambe le sponde della Madonina, sono esperti nel campo di lamenti et simila.

Thomas ha detto...

Ho lanciato il sasso… Ora me lo vengo a riprendere…
;-)

@Danny67: a te, riporto l’ultima parte della “risposta” di Marotta (sempre alla “Gazzetta dello Sport”): “…. Le strategie cambiano, e si gestisce il tutto con maggiore freddezza, proprio perché sai di avere più tempo grazie ai supplementari”.
Tradotto: se la partita fosse finita al ’90, avremmo spinto a tavoletta “da subito” per provare a vincere negli ultimi minuti

@Paolo: per te, invece, una notizia fondata su basi solide: Galliani, a cui il buon Berlusconi per affari di cuore (Pato & Barbara) impedì di chiudere l’affare Tevez, fece pressioni sulla stessa “Gazzetta” per far uscire un voto positivo sul giudizio della sessione invernale del calciomercato condotta dai rossoneri che sarebbe uscito nel giornale rosa dopo il 31 gennaio.

A questo punto, diciamo che questa volta ha agito alla luce del sole.
E non nascosto dietro ad un cellulare.

@Flavios: sì, forse non se ne rendono conto, ma al Milan stanno prendendo una piega “lamentosa” che non si addice ad un club vincente.
Il “più titolato del mondo”, secondo Berlusconi, che bla, bla, bla, ….

Grazie di cuore a tutti e tre per i vostri commenti
Un abbraccio!!!