giovedì 11 aprile 2013

La Juventus deve ancora crescere

Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Barcellona e Real Madrid. La Champions League è diventata ormai una questione tra tedeschi e spagnoli. Con i club inglesi fuori dai giochi sin dagli ottavi di finale e la Francia spinta in alto unicamente dal Paris Saint-Germain, nella nobiltà europea del calcio soltanto l’Italia avrebbe potuto realmente sperare di portare una sua squadra sino alle semifinali del torneo. Ma per la Juventus non c’è stato nulla da fare.

I bianconeri hanno perso nuovamente 2-0 contro il Bayern Monaco, questa volta a Torino e nonostante l’appoggio di un pubblico straordinario. Sono stati eliminati da una formazione più forte, senza “se” e “ma” che possano addurre a scusanti di qualsiasi genere. Jurgen Kohler, l’ex giocatore che nel corso della propria carriera ha militato in entrambi i club, nei momenti precedenti l’incontro aveva mostrato qualche dubbio in merito alla possibilità per i padroni di casa di ribaltare il risultato della gara di andata: Di solito in situazioni di svantaggio come quella della Juve conta molto la prestazione degli attaccanti, ma credo che la Juventus abbia un attacco ottimo per il campionato, mentre a livello internazionale servirebbe qualcosa in più”.

In poche parole è riuscito a sintetizzare uno degli elementi che differenzia un’ottima squadra, come quella juventina, da una grandissima. Il Bayern Monaco è una di queste. Antonio Conte, dopo aver reso onore ai vincitori, nella sua analisi successiva alla sconfitta si è spinto oltre, sino ad arrivare alla radice del problema: “Il braccino all'andata? Ti viene anche per merito degli avversari. Il Bayern è forte non solo nella qualità dei singoli, loro anche pressati ti saltano e ti creano la superiorità”.

Il desiderio dell’ambiente bianconero di ribaltare il pronostico sfavorevole è stato pari alla voglia di tornare ad essere subito protagonista in Europa. Ma aver vinto uno scudetto in Italia e gettato le basi per la conferma del trionfo dello scorso anno, in realtà, rappresentano un punto di partenza, non di arrivo. Lo stesso Conte, in proposito, è stato chiaro: “Noi siamo neofiti da un certo punto di vista, avevamo tanti giocatori all'esordio in Champions League e siamo arrivati ai quarti di finale. Adesso sappiamo che c'è una strada lunga e dura da percorrere. Ma così si tengono i piedi per terra”.

In pochi mesi la Juventus è passata dall’accumulare fallimenti a mostrare evidenti segnali di crescita in tutti i settori del club. Adesso che ha raggiunto nuovamente l’élite del calcio europeo è attesa dal compito più arduo: salire gli ultimi gradini (forse sarebbe più appropriato definirli gradoni) per arrivare al successo. Per farlo occorrono tempo, pazienza, spirito di sacrificio ed investimenti economici.
Il percorso, comunque, è stato tracciato.

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15 commenti:

Giuliano ha detto...

L'Inter e il Bayern non sono la stessa cosa...
:-)
e Heynckes non è Zeman...
Detto questo, penso che nessuno di noi si aspettasse davvero il passaggio del turno. Anzi, io temevo una scoppola tipo Barcellona-Milan.
Però qualcosina di più da Matri (non è mai riuscito a tenere un pallone) e dagli altri attaccanti avrei voluto vederla.
Adesso, sotto con la Lazio e mai perdere la concentrazione.

MauryTBN ha detto...

Purtroppo, se si vuole continuare il percorso di crescita, bisogna avere il coraggio di mettere in discussione alcuni dei giocatori che ci hanno portato fin qui, in ogni reparto. In ogni caso, niente da rimproverare ai ragazzi, anche se da Pirlo e Marchisio tutti si aspettavano qualcosina in più.

MauryTBN ha detto...

Ah, dimenticavo... Meno male che abbiamo un ct che evita sprechi di preziose energie: Buffon, Abate, Barzagli, Bonucci, De Sciglio, Montolivo, Pirlo, Marchisio, Giaccherini, Balotelli, El Shaarawy! È l'undici titolare sceso in campo contro TEMIBILISSIMA nazionale maltese :)

Thomas ha detto...

Mi aspettavo una Juventus più concreta, Giuliano.

Mi ha deluso da quel punto di vista, non certo per l'impegno profuso.
Il fatto è che loro sono semplicemente più forti...
:-)

Concordo col richiamo alla massima attenzione: la gara con la Lazio si avvicina...

@Maury: perfetti, Maury.
Entrambi i commenti...
;-)

Un abbraccio ad entrambi!

Danny67 ha detto...

Chiaramente il Bayern è superiore alla Juventus e su questo credo nessuno di noi possa insinuare dubbi. Detto questo ci sono alcune considerazioni da fare:
1) Al di là della differenza di valori non si è vista nemmeno mercoledì sera la vera Juventus sia perché sono mancate quella concentrazione, quel furore e quella cattiveria agonistica che contraddistingue questa squadra da un anno e mezzo a questa parte e che era lecito aspettarsi in una gara così importante (la prima rete subita è un evidente ed imperdonabile errore di attenzione della difesa che nulla ha a che fare con la bravura dell'avversario), sia allo stato di forma scadente di pedine fondamentali come Pirlo e Marchisio, sia alle assenze importantissime di Lichtsteiner e Vidal.
2)Non sorvolerei su alcuni errori commessi anche da Antonio Conte, ormai eccessivamente legato al 3-5-2, e che ha aspettato troppo tempo per operare qualche cambio o variare modulo nella ripresa. Non sarebbe successo nulla di clamoroso però se vuoi cambiare l'inerzia del match non puoi aspettare di arrivare a 20 minuti dalla fine per effettuare modifiche allo schieramento iniziale.
3) La cosa di cui noi siamo certi è che questa squadra ha un gioco, ha degli schemi che in Italia vengono applicati quasi in maniera perfetta e che perciò esistono, ma che in Europa non vengono messi in pratica. La spiegazione è semplice secondo me. Per fare il gioco che il nostro Mister ha in mente occorrono prima di tutto degli esterni all'altezza. Non si può pensare di affrontare una compagine che in quel ruolo ha Ribery, Robben, Alaba e Lahm con Padoin, Peluso e nemmeno Asamoah che, non dimentichiamolo, è un interno di centrocampo adattato ad esterno che, in fase difensiva funziona perfettamente, ma non ha le caratteristiche dell'ala che salta l'avversario. Poi occorre un reparto avanzato all'altezza. I nostri attaccanti sono tutti delle buone punte, ma nessuno di loro ha caratura europea, nemmeno Vucinic che, sebbene abbia grandi doti tecniche, non ha la personalità ed il carattere per essere decisivo in queste occasioni. Infine è estremamente necessario un centrocampista che sostituisca Pirlo e che, pertanto, deve essere molto ma molto forte. Senza questi elementi non si va da nessuna parte in competizioni come questa.
4) Lo stesso Conte ha, d'altra parte, affermato che non bastano due-tre acquisti per vincere la Champions ed è vero. Quando hai il gioco ed i calciatori per metterlo in pratica servono l’esperienza (e quella te la fai giocando su tutti i campi d’Europa) ed un cambio di mentalità. Ci vuole meno soggezione, più convinzione nei propri mezzi e maggior coraggio e queste cose la Juventus, attualmente, non le ha.

Ora concentrati sulla gara di lunedì!! Non bisogna mollare!!!

Spero di non essermi dilungato troppo.

Un abbraccio a tutti

Paolo ha detto...

Pur con ovvia delusione, la sconfitta con il Bayern era ampiamente prevista.
Resta il rammarico di esserci arrivati ben lontani dalla migliore condizione. Infatti se si considera che Pirlo, spiace dirlo, è l'ombra del giocatore sontuoso della scorsa stagione, Marchisio lotta da settimane con tonsilliti e antibiotici, Vucinic, discontinuo nel DNA, ha avuto parecchi travagli fisici, Asamoah non si è ancora ripreso dalla Coppa d'Africa, Bonucci lotta contro la pubalgia, Chiellini è rientrato da poco dopo una serie di infortuni... Sia chiaro, non sono scuse. Sarei solo stato curioso di vedere una Juventus al massimo della forma, perché a me è sembrata chiara una superiorità non solo tecnica da parte dei tedeschi, ma anche fisica.
E in un contesto del genere le dispute sul modulo mi sembrano assurde: qualsiasi disposizione in campo necessita di interpreti in buona forma fisica. Ma si sa che in Italia si preferiscono le scemenze e le polemiche all'analisi e alla cronaca.
In ogni caso siamo tornati nell'élite del calcio europeo e puntiamo a restarci, ma per poter vincere manca ancora qualcosa.

Paolo ha detto...

Correggendo qualche errore, ho cancellato un intero periodo: capita quando si scrive dal telefono...
Nella frase 'mancante' dicevo di aver letto troppe critiche ad Antonio Conte, al quale sono stati rimproverati: un utilizzo errato degli uomini, scarsa propensione alla rotazione dei giocatori, fossilizzazione su un unico modulo, scelte di mercato inadeguate, incapacità nella 'lettura' delle partite.

Senza questa precisazione il mio commento sembrava una critica alle parole di Danny, mentre non avevo nemmeno letto il suo commento!
Un saluto a tutti

Danny67 ha detto...

Tranquillo Paolo, aveco intuito che il tuo commento non era rivolto a me, ma anche se si fosse trattato di una critica non ci sarebbe stato alcun problema. Il bello di scrivere qui è proprio che ognuno può dire ciò che pensa in piena tranquillità e che nessuno si offende o alza la voce se qualcuno ha convinzioni diverse dalle proprie.

Giuliano ha detto...

vorrei parlare un attimo di alcuni articoli apparsi in questi giorni: il calcio italiano è in grave declino ed è giusto ricordarlo (oggi su Repubblica c'è una bella intervista con il nuovo capo del Coni, Malagò) ma quando si dice che la Juve ha speso più del Bayern negli ultimi due anni ci si dimentica il punto di partenza, dove era il Bayern due anni fa e dove era la Juve due anni fa. Per forza che la Juve ha speso di più, due anni fa il Bayern aveva già Robben e Ribery...
Queste cose andrebbero dette, quando si citano numeri e statistiche. Poi, si sa, la colpa non è solo di calciopoli ma anche della dirigenza 2006-2010, davvero pessima. Robben poteva essere dei nostri, per esempio, e con poca spesa: invece sono arrivati Melo e Poulsen, eccetera.
Ma questo si sa. O meglio: noi della Juve lo sappiamo, gli altri sembra proprio di no. (o fanno finta di non saperlo?)
Se mi si passa una battuta, penso però che Ibrahimovic stia pensando in questi giorni: "...maledizione, se fossi rimasto alla Juve avrei già vinto il Pallone d'Oro"
:-)

Paolo ha detto...

Gli altri fanno finta di non saperlo. Oltretutto la Juventus di due anni fa era una squadra con poche attrattive per i campioni veri, mentre era il paradiso dei bidoni pagati come fuoriclasse...

marco99 ha detto...

Ecco il mio contributo alla discussione.

1: Non dimentichiamoci che anche la difesa non è esente da critiche. Un quarto di Champions con Barzagli, Chiellini, Bonucci e Buffon ha avuto come effetto quelle di averne prese 4 in 180 minuti.
Per loro vale la considerazione fatta per il resto della rosa; ottima per il campionato, ma insufficiente per i grandi traguardi Europei.
Lo stesso Buffon, che pochi mettono in discussione, ha sulla coscienza almeno due goal, quello ridicolo preso all’andata (il primo) e quello dell’uno a zero di mercoledi, anche i sassi sanno che le respinte vanno fatte ad allontanare diagonalmente la palla dall’aera di rigore, se viceversa le respingi corte e in avanti equivale a fare un assist agli avversari.

2: Non ho i dati precisi delle spese di mercato delle due formazioni. Verissimo che la Juve, grazie agli uomini della B, partiva da sotto zero, ma è anche vero che Marotta e soci hanno speso molto e in alcuni casi male se non malissimo, bucando intere sessioni di mercato e strapagando giocatori assurdi come Martinez.

3: il fatto che l’eliminazione fosse più o meno preventivata aggiunge poco all’analisi. Nel senso che la Juve da decenni ormai fatica a trovare uno spessore Europeo. Per invertire la tendenza è necessario infoltire la rosa di qualità. Altrimenti non si esce da questo circolo vizioso, a mio avviso.
Anche perché, pur condividendo in parte le parole di Conte, un punto di partenza non può essere rappresentato da un quarto di finale in cui né prendi 4, non tiri in porta mai e fatichi a fare due passaggi di fila. Con esterni inabili alla loro parte di lavoro ed attaccanti completamente inermi alle marcature avversarie. Tra andata e ritorno li abbiamo visti all’opera tutti e salvo qualcosa Vucinic, gli altri non sono riusciti mai a tenere una palla o proporsi per una verticalizzazione.

4: ultimo appunto. Il gioco della Juve.
Possesso palla, circolazione della stessa, inserimenti dei centrocampisti e tanto pressing.
Per far ciò servono energie fresche e per garantirle durante tutto l’arco della stagione è necessario avere una panchina lunga e di qualità, altrimenti ad aprile/maggio avremo sempre mezza rosa in debito d’ossigeno alle prese con acciacchi vari.

Un saluto

Anonimo ha detto...

Premetto che sono Milanista, devo complimentarvi con voi per l'acume e la pacatezza nei commenti. In effetti Conte ha grandi doti da motivatore (Mourinho de noiantri)ma nella visione della gara non è al top. La Juve senza grinta e pressing è una squadra normale.
Saluti a tutti.
Luca

paratadizoff ha detto...

Anch'io m'intrufolo nella piacevole conversazione.
Giuliano ha scritto una cosa della quale, per citare Mughini, ABORRO "la colpa non è solo di calciopoli". Mi dispiace, ma la colpa è solo di calciopoli. Mi spiego. Nelle nostre analisi è giusto a mio modesto parere fare una distinzione tra struttura societaria ed aspetti tecnici e tattici.
STRUTTURA SOCIETARIA. L'apparato con tutte le sue gerarchie e sfumature rappresentano la base fondamentale per essere al top. La Juventus fino al 2006 era, assieme al Milan, un club italiano solido, capace di avere robustezza e prepotenza in campo internazionale. Farsopoli ci ha distrutti. Sono saltati tutti quei fili e quei meccanismi di relazioni e conoscenze che quella dirigenza aveva costruito nel tempo. E' anche vero che come calcio italiano, paghiamo aspetti penalizzanti di tipo normativo e fiscale rispetto ad altre nazioni, ma la Juve in questo momento è in crescita e sta provando a ricreare le proprie cellule. Per me si tratta crescita societaria e di tutto l'apparato. Vi propongo un esempio al di fuori del teorema, estremizzando il contenuto: la juve non tratta i giocatori; li prende! Almeno questo era ciò che avveniva in passato. In questo momento la società difetta di tutti quei buoni uffici che rendono possibile la positiva conclusione di un'operazione di mercato. Ormai è di dominio pubblico perchè Pogba è stato acquistato e grazie a chi (Nedved-Raiola). Ma ancora siamo lontani da una perfetta organizzazione che caratterizza almeno 3 delle 4 semifinaliste champions. Piaccia o non piaccia in Italia, in questo momento solo il Milan ha conservato questa solidità. Una volta che farsopoli ha distrutto quello che si era costruito con fatica, è diventato naturale vivere difficoltà e scellerataggine di chi ha guidato "la nuova Juve". In questo Giuliano ha ragione, si è perso un quinquiennio per ricostruire. Si poteva cominciare prima, ma non è stato fatto. E allora diventa in questo momento fondamentale avere pazienza. Di fatto siamo nell'anno terzo della ricostruzione ed i risultati sul campo sono stati positivi. Certo, noi tifosi pretendiamo di più e digeriamo molto male quando qualcuno si affanna a ricordarci dove eravamo qualche anno fa.
ASPETTI TENICO-TATTICI
Si tratta a mio parere solo di aspetti secondari rispetto a quello principale dell'organizzazione del club. Fossimi capitati nel sorteggio contro il Malaga, adesso cancelleremmo ogni consapevolezza di inferiorità rispetto ad altre big. Forse è meglio così. In tutti i modi, volendo sfiorare anche aspetti più calcistici, non ci vuole il supercorso di Coverciano per commentare che per alcuni atleti bianconeri, i margini di miglioramento sono molto ridotti, sia dal punto di vista mentale che tecnico-fisico. Peluso e Padoin renderebbero meglio nei quarti di euroleague. Mentre continuo ad apprezzare Bonucci che fino ad ottobre del 2011 criticavo tantissimo e che al contrario ha margini di miglioramento. Il top player in attacco serve come come l'acqua nel deserto per essere completi. Infine Conte. Come criticare uno che sta per vincere il secondo scudetto consecutivo al suo secondo anno? E allora mi limito solo a dire, che dovrebbe trovare la soluzione di sviluppo del gioco quando gli avversari sembrano aver trovato l'antidoto. Ma non mi rifersco al Bayern, ma anche al Siena. Quando s'incontrano avversari che marcano Pirlo e ti chiudono le fasce devi avere nell'arco soluzioni alternative. Ma mi rendo conto che potrebbe bastare anche solo una punta di valore che tocca una palla sporca e la mette dentro.Uno che con la sola presenza tiene in ansia la retroguardia avversaria.
Un caro saluto a tutti

Giuliano ha detto...

vero, paratadizoff ha ragione quando dice che all'origine del declino c'è calciopoli-farsa, non solo del declino della Juve ma di tutto il football italiano. Ricordiamoci che la finale del 2003era Milan-Juve. Sono passati solo dieci anni. Però la Juve arrivò subito al secondo posto, per due anni fu secondo posto, quindi si poteva fare molto, moltissimo.
La verità è che calciopoli nasce quando la famiglia Agnelli è praticamente azzerata, non ci sono più i due grandi vecchi, i giovani sono ancora troppo giovani. Oggi abbiamo Andrea Agnelli, mi sembra un'ottima cosa; Marotta rende bene da quando ha Conte e Nedved a marcarlo stretto. Per il resto, mi pare che faccia troppi giochini sulle plusvalenze, che fatte in quel modo lì somigliano molto - mi scuso ma va detto - a un falso in bilancio. Per esempio, per Giovinco mi sento di dire che non è uscito né entrato un centesimo, i milioni di cui si parla penso che siano solo fuffa, o poco di più.
Ha ragione anche Paolo, anche difesa e centrocampo andranno valutati bene. Molti giocatori hanno reso in maniera inattesa, eccezionali, e Barzagli viene da due stagioni straordinarie per di più senza infortuni, difficile pensare che anche l'anno prossimo vada via tutto liscio. Stesso discorso per Pirlo.
Ricordate tre anni fa, quando Amauri e Iaquinta erano sempre fuori per infortunio? Purtroppo l'età anagrafica conta molto, nello sport agonistico. Penso che la prossima campagna acquisti e cessioni avrà molto a che vedere con le date di nascita - anche questo spiace dirlo, ma insomma.
E comunque sia, lo scudetto va ancora conuistato! Abbiamo Lazio, Mila, il derby col Toro, mica si scherza.

Thomas ha detto...

Inizio con un saluto a Luca, il nuovo ospite: benvenuto.
Grazie per le belle parole. Torna pure quando avrai piacere di farlo.

Mi inserisco anch'io nella conversazione :-)

@Danny: provo a risponderti, cercando di essere il più sincero possibile e svestendo per qualche minuto i panni del tifoso:
1)D’accordo sullo scadente stato di forma di Pirlo e Marchisio e sulle assenze di Lichtsteiner e Vidal. Non si è vista la vera Juve, a mio modo di vedere, anche per colpa (merito) degli avversari;
2)Sono in piena sintonia con te su quanto hai scritto;
3)Anch’io penserei ad un vice-Pirlo. Non ne faccio – invece – una questione di schemi, ma di personalità: Di Livio e Torricelli erano dei signori “nessuno”, ai tempi che arrivarono alla Juve. Furono tra i principali protagonisti delle finali di Roma e Tokyo anni dopo. Sulla qualità rispondo nel punto successivo;
4)Anche tu, qui, vedo che la pensi come me in tema di esperienza sul campo. Credo, come dice Conte, che tre acquisti non bastino per puntare a vincere la Champions League. Poi, ovvio, se ti capita una stagione particolarmente fortunata (come il Chelsea lo scorso anno), allora il discorso è diverso…

@Paolo: Conte sa benissimo di trovarsi in Italia, il paese dove salire sul carro dei vincitori è lo sport nazionale…
;-)

@marco99: anche a te rispondo punto per punto:
1)Per me Buffon è “colpevole” nel secondo goal preso nella gara di andata. Nel primo è scivolato nel tentativo di seguire la traiettoria del pallone deviato dai tacchetti di Vidal e rimbalzato sul terreno. L’ha fatto notare Galli sulla Mediaset Premium, io non me n’ero accorto. Apprezzo l'atleta (e l'uomo) che non ha cercato scuse per l'errore compiuto;
2)Pienamente d’accordo;
3)Concordo sull’iniezione di qualità, un po’ meno sul resto. A mio modo di vedere il punto di partenza non è il quarto di finale, ma l’aver superato un gironcino che non era dei più semplici (ovviamente non mi riferisco ai danesi). Guarda, fossimo stati ancora più fortunati avremmo potuto prendere il Malaga (come ha scritto anche Antonio) invece del Bayern Monaco, e ritrovarci in semifinale. Pure lo squadrone di Capello usciva ai quarti, e giocando male. Dobbiamo crescere: dal punto di vista squisitamente tecnico Calciopoli è stata superata in Italia, ma ha lasciato ancora strascichi in Europa;
4)Come per il precedente punto 2: d’accordo su tutto ;-)

@Antonio (paratadizoff): parto:
- STRUTTURA SOCIETARIA: sono d’accordo con te e Giuliano sul tempo perso nel post-Calciopoli. Dico di più: Blanc ha smantellato la rete di contatti creata e mantenuta da anni dalla Triade, con le ovvie conseguenze. D’altronde era stato lui stesso a dire a Moggi che il calcio, in fondo, non era così complicato come sembrava… Per me Marotta verrà sostituito da Nedved, mentre Paratici resterà alla Juventus;
- ASPETTI TECNICO-TATTICI: commento stupendo.

@Giuliano: “Per esempio, per Giovinco mi sento di dire che non è uscito né entrato un centesimo, i milioni di cui si parla penso che siano solo fuffa, o poco di più”. Bravo!!! E’ da tempo che lo sostengo: il vero errore (e qui sembra che la volontà di Conte abbia pesato) è stato riprenderlo, non pagarlo così tanto. Perché, in realtà, sembra che con i giochi di bilancio di Marotta la Juve abbia speso davvero poco o nulla.

Sì, lo scudetto va ancora conquistato. Nelle prossime tre gare dobbiamo cercare di chiudere il discorso. Mancano dodici punti.

Un abbraccio di cuore a tutti.