giovedì 29 agosto 2013

Juventus, tre contratti per la storia

 
Conte, Benitez, Montella, Mazzarri, Petkovic e Garcia. Dicono che chi ben comincia si trovi a metà dell'opera. Beh, se le cose stanno realmente in questo modo i tecnici di alcune tra le squadre italiane più blasonate possono dormire sonni tranquilli. Almeno per il momento. Al prestigioso elenco di allenatori appena stilato manca Massimiliano Allegri, visto e considerato che il suo Milan è caduto rovinosamente a Verona sotto i colpi (di testa) di Toni. Orfano già dalla scorsa stagione di Thiago Silva e diversamente da quanto è accaduto in estate, il Diavolo avrebbe dovuto ritoccare la propria difesa, laddove in passato aveva mostrato le lacune maggiori. Gli errori, prima o poi si pagano. E quello del "Bentegodi", per il club rossonero, rischia seriamente di non trattarsi di un episodio isolato. Se non altro è riuscito ad accedere alla fase a gironi della Champions League. Nel caso in cui non fosse riuscito a raggiungere almeno questo traguardo, indispensabile per le casse societarie, i risvolti negativi sarebbero stati innumerevoli.
 
Così come una rondine non fa primavera, una sola giornata di campionato non può bastare per esprimere valutazioni ponderate sul reale rapporto di forza tra le prime della classe. Il calendario consente alla Lazio la possibilità di prendersi un'immediata rivincita sulla Juventus dopo la scoppola rimediata in Supercoppa italiana. A questo proposito il bianconero Chiellini ha già messo le mani avanti, invitando i suoi compagni a non considerare il risultato della recente gara di Roma come lo specchio del reale divario tecnico tra le due formazioni.
 
Quella di Torino sarà la partita di cartello della seconda tappa della serie A. L'ultima vittoria casalinga di Madama contro la Lazio risale all'11 aprile 2012. A decidere le sorti dell'incontro pensò Alessandro Del Piero, alla sua settecentesima gara con la maglia bianconera. Dopo il vantaggio iniziale siglato da Pepe era stato il laziale Mauri a riportare il risultato in parità. La Vecchia Signora aveva seriamente rischiato di vedersi sfuggire dalle mani tre punti più che meritati per quanto visto sul campo.
 
Nella pancia dello stadio Del Piero aveva raccontato con queste parole il momento decisivo del match: "Pirlo chiedeva la distanza, che non viene mai rispettata. Ho visto caos davanti a Marchetti e ho calciato nell'angolo libero. Spero, il 13 maggio sera, di poter raccontare che questo gol è stato fondamentale per lo scudetto". Quella rete era valsa la quinta vittoria di fila ed il trentaduesimo risultato utile consecutivo in serie A per i bianconeri. Proprio in quell'occasione era stato battuto il precedente record nei campionati in cui vengono attribuiti tre punti per ogni successo, appartenuto in precedenza all'Inter che nella stagione 2006/07 si era fermata a quota trentuno. A proposito dei nerazzuri, il patron Moratti aveva così commentato la corsa al tricolore: "Chi vince il titolo? Sono ammirato dalla Juventus. Esprime un calcio davvero efficientissimo, non me l'aspettavo così già quest'anno. Il Milan invece ha una struttura molto forte. La mia preferenza comunque è per il Napoli... ".
 
In quel periodo in casa bianconera tenevano banco le questioni dei rinnovi contrattuali di due pezzi da novanta della rosa: Del Piero e Buffon. Nel merito, l'allora numero dieci aveva risposto in maniera vaga ad una precisa domanda postagli da un cronista: "Il mio futuro è il Cesena (la gara successiva all'intervista, ndr). Sono felice, sto bene, di testa e di gambe. Di certo continuerò a giocare anche l'anno prossimo, vedremo dove". Per conto del portiere, invece, fu Silvano Martina, il procuratore, a chiarire la situazione contrattuale del suo assistito: "Il contratto? Non è il momento, quando sarà ora la società ci chiamerà. Ma non credo che la Juve voglia privarsi di Gigi".
 
Dall'Inghilterra, intanto, arrivavano le voci di un interessamento della Juventus per un giovanissimo talento in forza al Manchester United, Paul Pogba. Mino Raiola, il suo agente, le aveva confermate proprio in quei giorni: "Ho parlato con Ferguson, lui ci tiene a rinnovargli il contratto: lo considera da prima squadra. Ora tocca al ragazzo decidere: io non voglio forzarlo. Ma è chiaro che ormai non ci sono alternative. O resta allo United o viene alla Juventus". Tre contratti per altrettante situazioni diverse, tutte in seno alla Vecchia Signora: un addio, una conferma ed un arrivo. In pratica: il passato, il presente ed il futuro della Juventus.
 
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3 commenti:

Danny67 ha detto...

Per fortuna che Pogba è arrivato da noi...;-))
Sabato sera sarà molto dura. Servirà una grandissima concentrazione.
Oggi comunque sono arrabbiato. Mi girano parecchio le balle per la cessione di Matri!!! Ma proprio tanto!!

Giuliano ha detto...

Matri, siamo tutti affezionati a lui (come alla rosa intera degli ultimi due scudetti) ma stava giocando poco ed è facile immaginare che non ne fosse contentissimo, soprattutto dopo l'arrivo di Llorente che ha caratteristiche simili.
Il rischio che si ripeta il caso Inzaghi c'è, però io sono juventino di lungo corso e mi ricordo delle cessioni di Casiraghi, di Vieri, di tanti altri, compresi Zidane e Anastasi.
Insomma, la Juve va avanti, probabilmente Marotta ha capito che non è più alla Samp e nemmeno al Varese, mi fiderei di Conte e di Nedved e - infine - copio qui sotto una dichiarazione sacrosanta di Michel Platini:
"Credo che i trasferimenti siano una rapina - ha dichiarato l'ex numero 10 della Juventus e della nazionale francese in una conferenza stampa a Montecarlo -. Oggi un giocatore è più un prodotto che un atleta e questo mi irrita perché c'e' tanta gente che cerca di farci i soldi con le commissioni".
La Juve sta lavorando bene e in prospettiva, sono contento che la mia squadra stia attenta ai bilanci
Forza Juve!

Thomas ha detto...

In questa sessione di mercato la Juventus, per me, si è mossa bene.
Alcuni risultati si dovrebbero vedere anche a gennaio. Per non parlare della prossima estate: occhio a quel Berardi...

Un abbraccio!