mercoledì 4 settembre 2013

Serie A, è aumentato il livello


Alla fiera del goal che ha caratterizzato la seconda giornata di serie A hanno partecipato tutte le grandi squadre del torneo: Fiorentina (che ne ha messi a segno cinque), Juventus, Napoli (arrivate sino a quota quattro), Roma, Milan e Inter (tre reti ciascuna). Visto quanto di buono ha saputo fare nelle ultime stagioni, all'elenco appena stilato si possono poi aggiungere anche le tre marcature realizzate dall'Udinese di Guidolin nella vittoria casalinga ottenuta dai friulani contro il Parma.

Il calendario ha avuto fretta, piazzando alla terza tappa della manifestazione il primo match di cartello, ossia Inter-Juventus. Nessuno provi a lamentarsi del fatto che una gara simile è capitata troppo presto: Manchester United e Chelsea, tanto per fare un esempio, si sono ritrovate l'una di fronte all'altra in occasione della seconda giornata della Premier League.

Se tre indizi fanno una prova, otto goal subiti dalla Lazio contro la Juventus in soli centottanta minuti di gioco certificano che il divario tecnico tra le due squadre attualmente è notevole. Quanto? Quel tanto che basta per non dover ascoltare i proclami di Lotito ancora per qualche tempo. L'ormai prossima partenza delle competizioni europee, e con essa l'inevitabile accumularsi delle gare da affrontare, metterà a dura prova le rose dei club impegnati su più fronti.

Il tema della competitività della propria squadra è stato affrontato da Antonio Conte nella consueta conferenza stampa che ha preceduto la gara interna disputata contro la Lazio. Senza mettere in atto un processo alle intenzioni, per stimolare giocatori e dirigenti a dare sempre il massimo per il bene comune esistono comunque sedi e modi diversi da quelli scelti dal tecnico bianconero. Che ha poi provato a giustificare il suo sfogo rivolgendosi ai cronisti, due giorni dopo, usando queste parole: "Con voi bisogna essere finti, questa è la verità. A me dispiace, perché con voi bisogna essere finti. Quando uno esprime dei concetti in maniera passionale, diretta, esprimendo anche delusione, voi la vedete sempre in maniera diversa e questo porta a essere finti, nella mia categoria. Io per mia fortuna non sarò mai finto, vi dirò sempre la verità e quello che sento dentro".

Se la concorrenza in Europa per le formazioni italiane è agguerritissima, il livello medio del calcio nostrano sembra - almeno in apparenza - leggermente migliorato rispetto alla passata stagione. Può non essere tanto, ma è meglio di nulla. Detto della Juventus, il Napoli dà l'idea di essere più completo dello scorso anno, pur con qualche amnesia difensiva di troppo. A Benitez il lavoro non manca, ma la partenza della sua squadra è stata ottima. A Roma Garcia sta allevando i suoi giovani ad un equilibrio tattico sconosciuto per chi, negli ultimi tempi, ha vissuto nel segno del football spensierato di Luis Enrique e Zeman. L'Inter ha finalmente un allenatore di livello e l'atmosfera di novità che si respira, anche ai vertici del club, sembra giovare sull'ambiente. Il Milan che sta per riabbracciare Kakà segna e... fa segnare (gli avversari), mentre la Fiorentina ha confermato la propria vocazione offensiva mettendo in mostra a Genova i suoi gioielli Rossi e Gomez.

Insomma, di carne al fuoco ce n'è abbastanza per discuterne per due settimane, il tempo necessario per far passare la sosta della serie A dovuta agli impegni della nazionale di Cesare Prandelli. La chiusura della sessione estiva del calciomercato, intanto, ha riservato qualche colpo dell'ultim'ora. Tra quelli meno reclamizzati ce ne sono due, in particolare, che andrebbero segnati col colore rosso, in attesa della loro definitiva esplosione: si tratta dei giovanissimi Juan Manuel Iturbe e Domenico Berardi.
Il primo giocherà nelle fila del Verona, per il secondo si è mossa la Juventus, acquisendone la comproprietà dal Sassuolo. Se Conte resterà ancora a Torino nei prossimi anni avrà la possibilità di far crescere un giocatore che sembra possedere i numeri del campione.

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3 commenti:

Paolo ha detto...

L'ultima frase rappresenta un timore che è anche mio. Resterà Conte sulla panchina bianconera? Alcune ultime esternazioni, che non ho gradito molto, mettono in dubbio la sua permanenza...

Di certo Berardi è un giocatore che ha numeri che fanno sognare

Danny67 ha detto...

Scondo il mio parere Conte avrà pure sbagliato nel lavare i panni sporchi pubblicamente, ma rimango convinto del fatto che a maggio aveva ricevuto ben altre assicurazioni e promesse che, almeno in parte, non sono state mantenute.
Di sicuro, come ha sottolineato ieri lo stesso Conte, sono in parecchi a desiderare che il Mister lasci la Juventus. Questo della nazionale sarà il tormentone dell'anno che verrà utilizzato per togliere serenità all'allenatore ed alla squadra. Sarà importante non cadere in quella che è una delle molte "trappole" che saranno utilizzate allo scopo di fermarci. La "Lega" degli "amici" ed i media venduti sono già al lavoro da mesi....La questione "supercoppa" ne è un esempio. Occhi aperti!!!

Thomas ha detto...

Welcome home, Paolo :-)

Godiamoci Conte ancora per un anno. Nel futuro si vedrà. Ma la Juventus, in un modo o nell'altro, continuerà a crescere, vedrete.

Un abbraccio a tutti.
E buon Inter-Juventus!