Uno degli aspetti più curiosi relativamente a quanto accaduto nel corso dell'ultima gara casalinga della Juventus è che due mancati protagonisti dell'incontro tra i bianconeri e l'Inter, vale a dire Osvaldo ed Hernanes, sono stati tra gli obiettivi preferiti dei cameraman presenti allo stadio. Entrambi, in contesti diversi, nei prossimi mesi potranno aggiungere qualcosa al rendimento delle rispettive squadre.
Al centrocampista brasiliano, soprannominato il Profeta, serverà un aiuto divino per far decollare il gioco dei nerazzurri. Visto che la sessione invernale del calciomercato è ormai conclusa e che Thohir – almeno per un po' – non potrà acquistare altri giocatori, sulle spalle di Hernanes adesso pesa una responsabilità non indifferente. Ha lasciato la Lazio tra le lacrime, ora deve cercare di far ritrovare il sorriso ad un ambiente dove i problemi non mancano di certo.
Osvaldo, dal canto suo, cercherà di aggiungere altri goals ad una formazione che già adesso conta il miglior attacco del campionato. E' atterrato a Torino indossando una bombetta sulla testa, con un look molto simile a quello scelto da Johnny Depp, il famoso attore americano. A questo proposito calzano a pennello le impressioni rilasciate da Giancarlo Marocchi, un ex di Madama, nel corso della trasmissione serale “Stop & gol” in onda la scorsa domenica sull'emittente televisiva “Cielo”: “Osvaldo e la sua bombetta? L'avesse visto l'Avvocato Agnelli avrebbe sorriso, preparandogli una delle sue classiche battute che sarebbero poi rimaste impresse nella storia. Nel caso in cui il rendimento in campo non fosse stato all'altezza della situazione, però, sarebbe andato a lamentarsi con i dirigenti. Boniperti? No, no, altro che sorrisi... A vederlo conciato in quel modo sarebbe svenuto...”.
Per poi rialzarsi e riprendere il mano il timone, come era sempre stato solito fare. D'altronde Boniperti non aveva cambiato metodi e idee neanche davanti ad un certo Michel Platini, da lui accolto sotto la Mole con poche, semplici parole: "Capelli lunghi, eh?". Il francese, un uomo al quale la personalità non fa certo difetto, aveva risposto a tono: "Sì, ma non mi cadono". Al solito l'ultima parola era spettata al più alto in grado: "Una testa senza capelli è più leggera anche per il calcio. E' giusto presentarsi in pubblico con un aspetto decente”.
Aneddoti e curiosità che, con ogni probabilità, Osvaldo ancora non conosce. Imparerà a farlo presto, anche nel suo interesse, visto e considerato che i mondiali brasiliani si avvicinano e quella bianconera è tanto una vetrina importante quanto un'opportunità da non lasciarsi sfuggire. Il taglio dell'ingaggio accettato pur di andare a Torino con ogni probabilità avrebbe fatto felice Boniperti quanto una visita dal parrucchiere. Al resto, poi, penserà Conte. Sempre Marocchi, con il tecnico bianconero presente nella pancia dello “Juventus Stadium” ed in ascolto grazie all'ausilio di un auricolare, aveva chiuso il cerchio con un monito verso il neo arrivato: “Potrà vestirsi come gli pare e piace, ma a Vinovo farà tutto quello che gli chiederà il suo allenatore”.
La concorrenza, in casa juventina, è avvisata. Ma non solo quella. Anche le avversarie dovranno prestare attenzione: nel contesto di una rosa difficile da rinforzare in un momento così particolare, il duo Marotta-Paratici ha innestato un giocatore potenzialmente in grado di aumentare il livello di pericolosità della Vecchia Signora. E non di poco. Una prospettiva diversa rispetto a quanto effettivamente messo in mostra dall'ultimo giocatore che ha indossato la stessa maglia scelta dall'attaccante, la numero 18: Nicolas Anelka...
Al centrocampista brasiliano, soprannominato il Profeta, serverà un aiuto divino per far decollare il gioco dei nerazzurri. Visto che la sessione invernale del calciomercato è ormai conclusa e che Thohir – almeno per un po' – non potrà acquistare altri giocatori, sulle spalle di Hernanes adesso pesa una responsabilità non indifferente. Ha lasciato la Lazio tra le lacrime, ora deve cercare di far ritrovare il sorriso ad un ambiente dove i problemi non mancano di certo.
Osvaldo, dal canto suo, cercherà di aggiungere altri goals ad una formazione che già adesso conta il miglior attacco del campionato. E' atterrato a Torino indossando una bombetta sulla testa, con un look molto simile a quello scelto da Johnny Depp, il famoso attore americano. A questo proposito calzano a pennello le impressioni rilasciate da Giancarlo Marocchi, un ex di Madama, nel corso della trasmissione serale “Stop & gol” in onda la scorsa domenica sull'emittente televisiva “Cielo”: “Osvaldo e la sua bombetta? L'avesse visto l'Avvocato Agnelli avrebbe sorriso, preparandogli una delle sue classiche battute che sarebbero poi rimaste impresse nella storia. Nel caso in cui il rendimento in campo non fosse stato all'altezza della situazione, però, sarebbe andato a lamentarsi con i dirigenti. Boniperti? No, no, altro che sorrisi... A vederlo conciato in quel modo sarebbe svenuto...”.
Per poi rialzarsi e riprendere il mano il timone, come era sempre stato solito fare. D'altronde Boniperti non aveva cambiato metodi e idee neanche davanti ad un certo Michel Platini, da lui accolto sotto la Mole con poche, semplici parole: "Capelli lunghi, eh?". Il francese, un uomo al quale la personalità non fa certo difetto, aveva risposto a tono: "Sì, ma non mi cadono". Al solito l'ultima parola era spettata al più alto in grado: "Una testa senza capelli è più leggera anche per il calcio. E' giusto presentarsi in pubblico con un aspetto decente”.
Aneddoti e curiosità che, con ogni probabilità, Osvaldo ancora non conosce. Imparerà a farlo presto, anche nel suo interesse, visto e considerato che i mondiali brasiliani si avvicinano e quella bianconera è tanto una vetrina importante quanto un'opportunità da non lasciarsi sfuggire. Il taglio dell'ingaggio accettato pur di andare a Torino con ogni probabilità avrebbe fatto felice Boniperti quanto una visita dal parrucchiere. Al resto, poi, penserà Conte. Sempre Marocchi, con il tecnico bianconero presente nella pancia dello “Juventus Stadium” ed in ascolto grazie all'ausilio di un auricolare, aveva chiuso il cerchio con un monito verso il neo arrivato: “Potrà vestirsi come gli pare e piace, ma a Vinovo farà tutto quello che gli chiederà il suo allenatore”.
La concorrenza, in casa juventina, è avvisata. Ma non solo quella. Anche le avversarie dovranno prestare attenzione: nel contesto di una rosa difficile da rinforzare in un momento così particolare, il duo Marotta-Paratici ha innestato un giocatore potenzialmente in grado di aumentare il livello di pericolosità della Vecchia Signora. E non di poco. Una prospettiva diversa rispetto a quanto effettivamente messo in mostra dall'ultimo giocatore che ha indossato la stessa maglia scelta dall'attaccante, la numero 18: Nicolas Anelka...
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2 commenti:
beh, chissà cosa direbbe Boniperti davanti ai tatuaggi di Vidal e di Marchisio... (meglio non chiedere!!!)
Quagliarella paga la mancanza di continuità. Nessuno dubita che sia un ottimo calciatore, è imprevedibile, gran tiratore, ma quando si parla di "salto di qualità per la Champions" purtroppo la mancanza di continuità è una di quelle cose che fanno la differenza.
Bisogna fare delle scelte, e Conte ha mandato in campo in Coppa Italia Quagliarella e Giovinco proprio come esame finale. Il risultato: non un tiro in porta...
Il che dispiace molto, Quagliarella piace a noi tutti.
Si è vero, Osvaldo potenzialmente può essere importantissimo per la fase finale della stagione. Sarà di sicuro un'arma in più a disposizione del Mister.
Per quanto riguarda lo stile, il look, l'abbigliamento, i tatuaggi ecc...ormai i tempi sono questi e non c'è niente che possa fermarli...
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