martedì 13 luglio 2010

Programmare oggi per vincere domani



E adesso viene il bello.
Nel pomeriggio di domenica la Juventus ha affrontato la prima amichevole estiva contro la Rappresentativa Dilettanti Trentino, mettendo finalmente il piede in campo poche ore prima l’ingresso nel prato verde di Johannesburg di Nelson Mandela.
Con il suo arrivo la manifestazione sudafricana ha vissuto il momento più emozionante. A seguire, la finale vinta dalla Spagna sull’Olanda ha decretato la Roja campione del mondo per la prima volta, due anni dopo aver conquistato l’Europeo.
Ma questo, il polpo Paul (o, forse, Paolo. Si dice sia stato catturato in Italia) già lo sapeva.

Se Italia - Francia giocata a Berlino nel 2006 aveva rappresentato la chiusura (forzata) di un ciclo che aveva visto come assoluti protagonisti giocatori juventini (ed ex) in abbondanza tanto da una parte quanto dall’altra, questa è stata la finale che ha celebrato la sconfitta delle ultime scelte di Florentino Pérez, il presidente del Real Madrid.

I soldi aiutano, ma non danno la felicità. Nel calcio garantiscono l’amore eterno dei procuratori dei giocatori e spalancano le porte ai grandi acquisti, ma se non sono mirati ad un’idea calcistica ben precisa finiscono con il portare maggiori benefici a chi vende piuttosto che a chi compra.
La sua "prima era" da presidente dei madrileni (dal 2000 al 2006) aveva dato origine alla strategia dei "Galattici". Nel corso dei primi tre anni questa politica riuscì a coniugare investimenti onerosissimi con vittorie prestigiose. Poi, dal 2004 in avanti, sono state solo delusioni.

Vicente Del Bosque, attuale tecnico della Spagna campione del mondo, fu "scaricato" senza tanti problemi (e stile) nel 2003, dopo 35 anni di Real Madrid.
All’inizio della sua "seconda era", Robben e Sneijder - i trascinatori dell’Olanda vice campione - sono stati (s)venduti a Bayern Monaco e Inter.
Da José Mourinho, ora, si aspetta quello che Fabio Capello diede al suo successore alla presidenza, Ramón Calderón: successi, gioco e concretezza.
E che si dimostri in grado di far "fruttare" gli investimenti realizzati in queste ultime due sessioni di calciomercato estivo.
Ad oggi, in occasione delle sue ultime (e uniche) vittorie, a guidare il Real c’era ancora il "ripudiato" Del Bosque.

In Sudafrica ha vinto la Spagna dei fraseggi, del gioco breve, del centrocampo dei "piccoli" Xavi e Iniesta, di una squadra che ha smesso di specchiarsi nella sua bellezza, evitando di anteporla alla "praticità".
Ha vinto un "movimento calcistico" che raccoglie, con ingordigia, tutto quanto ha seminato.

E adesso viene il bello.
Perché va bene Marco Motta sulla fascia destra difensiva della nuova Juventus, potrebbe andare ancora meglio Bonucci a formare - con Chiellini - una coppia di baluardi davanti a Storari (prima) e Buffon (poi), saranno anche funzionali alle idee di Del Neri i vari Pepe, Martinez e Lanzafame…
Però, ora, bisogna "alzare il tiro".

Questa sessione di calciomercato si chiuderà il 31 di agosto, e Marotta ha dichiarato l’intenzione di completare l’organico entro la fine di luglio.
Dai confronti costanti con il neo allenatore bianconero, che pian piano sta prendendo confidenza con il suo nuovo mondo, fioriranno le decisioni da prendere nei prossimi giorni, allorquando si inizierà a chiudere il cerchio sulle scelte da operare per rinforzare la rosa.

Attraverso le cessioni ("un Trezeguet" o "un Diego" non si danno mai via a cuor leggero…) si arriverà ai nuovi acquisti: non solo di contorno, ma anche di sostanza.
Dzeko, forse. E non solo.
Ma con l’idea in testa di una programmazione che dovrà permettere di "seminare" oggi, per "raccogliere" domani.
"Non sono un indovino, ma so che quando la Juve tornerà a vincere non si tratterà di un fatto episodico" (Giuseppe Marotta)
Il polpo Paul, probabilmente, sarebbe in grado di anticipare anche questo.

Articolo pubblicato su Tutto Juve.com

9 commenti:

JUVE 90 ha detto...

La vittoria della Spagna è l'inno alla programmazione, gli infiniti successi delle selezioni giovanili spagnole non potevano che portare a una vittoria di questo prestigio.

Certo che carriera hanno fatto gente come: Puyol, Casillas, Xavi e Iniesta... 3-4 campionati, un paio di champions, europei, mondiali e chissà quanto altro ancora...

Giuliano ha detto...

Un buon segnale (ma poi vedremo come andrà) è che Del Neri e Marotta abbiano voluto tenere con loro, in ritiro, molti giocatori giovani. Il fatto che ci siano ancora in rosa Pasquato, Marrone, Lanzafame, Giovinco, De Ceglie, perfino Paolucci, può significare questo: prima di mandarli via, vedere chi sono e cosa possono fare.
E a me piace anche il fatto che non si paghino 40 milioni se uno ti chiede 40 milioni, o 25 se uno te ne chiede 25...

Antonio ha detto...

Bel pezzo Thomas (come al solito).
Te l'ho detto altre volte e ne sono convinto. Adesso per noi diventa fondamentale avere pazienza. C'è un enorme differenza tra la pazienza che non si poteva avere nella gestione Elkann e quella di oggi con Andrea Agnelli. Oggi ci sono i presupposti per seminare e poter raccogliere in futuro, dove il futuro potrebbe non essere la prossima stagione. Del resto anche la Juve degli anni 70 è stata costruita con cognizione di causa e pazienza alla fine degli anni 60.
Ultima cosa: hai visto, ma vale anche per gli altri tuoi ciberospiti, il programma "complotti" di ieri sera su "la7" su calciopoli? Era fatto bene e non vi nascondo che la cosa oltre che piacere, mi ha sorpreso ed al tempo stesso insospettito. Mi riesce difficile pensare che i tempi sono maturi per la maggior parte dei media nella lettura di ciò che è accaduto nel 2006.
Un saluto

Thomas ha detto...

Tra poco meno di due settimane il blog andrà in “vacanza” per qualche giorno, ed il suo proprietario… lo “seguirà”
;-)
Per questo motivo, negli ultimi tempi, le mie presenze sono state sporadiche e limitate (quasi totalmente) alla pubblicazione dei singoli articoli inseriti su “Tutto Juve.com”.
Mi scuso per non essere intervenuto spesso nei vostri siti: pur leggendoli (o comunque visitandoli) quotidianamente: non ne ho avuto il tempo materiale.

@JUVE 90: sai, Sante… Quando la Juventus vinceva scudetti a raffica, ma altrettanto frequentemente perdeva le finali di Champions League (tranne Roma ’96, of course…), dentro di me avevo un senso di tranquillità che mi faceva stare tranquillo: “sarà per il prossimo anno… No problem…”.
Omar, uno degli amici più cari che io abbia (juventino come il grande Sivori), mi ripeteva spesso: “no, non va bene. Bisogna razzolare tutto quello che c’è sul piatto. Sono cicli, poi finiscono”.
Aveva ragione lui.
Lo sport, così come la vita, è fatta di “cicli”, di “momenti”. Quando arrivano quelli giusti, bisogna essere in grado di prendere (o vincere) tutto quello che ti capita sotto mano.
Come insegna la Spagna, e dice Marotta, non sono mai frutti del caso.
Vanno raccolti tutti, però.
“Loro” lo stanno facendo.
E bene.

@Giuliano: concordo TOTALMENTE con quello che hai scritto.
Di giovani, posso sbagliarmi, non ne rimarranno moltissimi.
Mi verrebbe da dire – comunque - più che nel (recente) passato, e – ad occhio – godranno di più fiducia rispetto ai loro predecessori.
Ad oggi, se ti dovessi fare un nome dei “nuovi”, ti direi “Lanzafame”.
Credo moltissimo in lui.

Thomas ha detto...

@Antonio: grazie per i complimenti.
Che ricambio (spesso, ma mai abbastanza) di cuore.
“Del resto anche la Juve degli anni 70 è stata costruita con cognizione di causa e pazienza alla fine degli anni 60”: batto spesso su questo tasto, è già il secondo (o forse terzo) articolo dove cito quel periodo.
Non accetto di perdere in partenza, ma accolgo la sconfitta come parte integrante dello sport. Così come della vita.
(Serenamente) Mi incazzo come una belva quando, dopo un insuccesso, non mi è rimasto (quasi) nulla da cui ripartire.
Così come è capitato lo scorso anno alla Juventus.
Vuol dire che si è lavorato (doppiamente) male.

“hai visto il programma "complotti" di ieri sera su "la7" su calciopoli?”: avrei voluto, ma non sono riuscito.
Sto cercando di leggere il più possibile in merito, e di guardare qualche video in rete.
Grazie per la segnalazione

“Mi riesce difficile pensare che i tempi sono maturi per la maggior parte dei media nella lettura di ciò che è accaduto nel 2006”: penso non ancora. Ma siamo sulla buona strada.
Dico così perché mi risulta che dovesse comparire anche Stefano Discreti, e che il suo commento sia stato “nascosto” (per non dire “censurato”, ma sono ancora poco informato per sostenere una cosa del genere).

Un abbraccio di cuore a tutti!
E grazie

MauryTBN ha detto...

Oggi ho visto l'amichevole della Juve. O meglio...ci ho provato! I ritmi erano talmente blandi che ho cambiato canale! Calcio estivo, ci vuole pazienza anche qui. Sono d'accordo con te nel riporre fiducia in Lanzafame, ha buone doti e carattere. A volte anche troppo, è spesso un po' litigioso con chi gli fa sentire i tacchetti. Forse per lui è stato un bene non arrivare alla Juve a gennaio, sarebbe finito in una gabia di matti e si sarebbe bruciato troppo presto. Un po' come è successo a Candreva. A proposito di giovani: Raffaele Alcibiade, il ragazzo che gioca spesso al centro della difesa in queste prime amichevoli, ha frequentato le mie stesse scuole, abita vicino a me! Qualche volta lo incrociavo per strada. Un po' di Torinesi nella Juve fan sempre piacere... A presto!

Massim. ha detto...

Un Trezeguet non si manda via a cuor leggero... ok, però se proprio bisogna venderlo, almeno non mandiamolo al Napoli che potrebbe essera una nostra (quasi) concorrente diretta!
Secondo me Trezeguet va venduto fuori dall'Italia, come faceva Moggi in questi casi.
Un saluto cordiale a tutti gli amici del blog ed in particolare al suo bravissimo gestore! :-)

Anonimo ha detto...

Ciao Thomas, come sempre mi trovo pienamente d'accordo con te. Bisogna avere pazienza e programmare, però per sentirmi meglio ho bisogno di qualche acquisto di livello più alto rispetto a quelli effettuati fino ad ora. Il fatto è che la mia rabbia per la stagione passata, per l'ingiustizia (ormai dimostrata) subita nel 2006 e che ci ha distrutto, eper i quattro anni buttati al vento dalla gestione precedente, cresce ogni giorno di più e la mia scorta di pazienza è praticamente finita. Voglio ritornare a vincere per poter rivedere le espressioni gonfie di rabbia sul volto dei nostri avversari!!! E lo voglio presto!!
Un abbraccio fratello.

Danny67

Thomas ha detto...

@MauryTBN: come spesso accade, concordo sulle tue valutazioni.
In questo caso su quella che hai fatto su Lanzafame: sia per ciò che concerne la sua irascibilità (“fumantino”, il ragazzo… Ma può essere un bene), che sul fatto che potrebbe essere arrivato nel momento giusto.
Alcibiade? Juventini italiani, e per di più di Torino, sono i benvenuti… ;-)
Ps. quando lo rivedrai, fai i complimenti a quel ragazzo da parte mia

@Massim.: e se poi il Trezeguet “napoletano” segnasse un goal alla Vecchia Signora, come faresti “in casa”? ;-)
No, no… Non ci voglio pensare neanch’io…
Ps: guarda che durante i prossimi giorni di “vacanza” io e il buon Giovanni ci “faremo sentire”. Più volte… :-)

@Danny67: ola, Danny67 ;-)
“Voglio ritornare a vincere per poter rivedere le espressioni gonfie di rabbia sul volto dei nostri avversari”: dopo la drammatica (sportivamente parlando) esperienza dello scorso anno me ne sto zitto, buono buono…
Ma le sensazioni sono positive.
Ne parleremo anche via sms. A breve

Un abbraccio a tutti