giovedì 16 settembre 2010

Chiellini e Del Piero non bastano: la "banda del buco" pareggia ancora

Almeno in Europa League, quest’anno, la Juventus vinceva.
Ad essere pignoli: nell’anticamera di quella manifestazione. Tra il terzo turno dei preliminari e lo spareggio: quattro vittorie su quattro, in casa come in trasferta, a Dublino come a Modena, Graz e Torino.
Proprio Dublino ospiterà la finalissima, in programma il prossimo 18 maggio. Ma con una squadra che non regala certezze, ma soltanto amnesie in campo miste a fiammate d’orgoglio, non si possono fare programmi a lunga scadenza. Anche perché, ad oggi, non converrebbe. Meglio vivere alla giornata.

Del Neri lo aveva detto, nella conferenza stampa che anticipava la gara di stasera: “Il Lech Poznan è una squadra temibile, da rispettare”. Ma sembrava la più classica tra le dichiarazioni di un allenatore che ha il timore di un calo di concentrazione da parte dei suoi calciatori, in un momento in cui quelli - di certo - non mancano. Invece...

Stilic è la mente, Rudnevs il braccio e l’esecutore materiale di una tripletta che consente ai polacchi di riportare il punteggio finale del tabellone esattamente dove si era fermato domenica scorsa, al termine della gara contro la Sampdoria: 3-3. Gli uomini non sono gli stessi, il film della partita regala la sensazione di una proiezione già vista: primo tempo negativo dei bianconeri, reazione nella ripresa, rete subita quando la gara sembrava ormai conclusa.

Il 4-4-2 di Del Neri è fisso, la parte variabile è legata agli uomini che scendono in campo: in mezzo, a formare la diga davanti alla difesa, è stata scelta la coppia Sissoko-Felipe Melo. Che tra di loro agiscono in perfetta sincronia: quando uno avanza, l’altro lo segue. Lasciando scoperta la retroguardia.

Sotto di due goals, è Chiellini a riportare la situazione in parità, spingendosi nei territori dove le punte ancora non riescono ad essere incisive e decisive. La prima tra le sue due reti ha un’importanza particolare: segnata quando il primo tempo era agli sgoccioli, ha permesso alla squadra di andare negli spogliatoi con lo svantaggio dimezzato. Il modo migliore per cercare di ribaltare il risultato nella ripresa.

Dove finalmente la Juventus decide di giocare: gli esterni a centrocampo sono più vicini ai centrali, i due nel mezzo si dividono i compiti, la squadra sembra più equilibrata. La partita viene riportata sul binario di un giusto equilibrio, sino a quando Del Piero non decide di tirare fuori uno dei tanti conigli dal suo cilindro, esplodendo un sinistro da una trentina di metri che porta la Juventus in vantaggio. Il problema è che poi, dall’altra parte del campo, Rudnevs lo imita alla perfezione.

Via Camoranesi, Giovinco dirottato a Parma (dove ha ritrovato Candreva), Diego spedito in Germania tra le braccia di Dieter Hoeness (che si è tenuto stretto Dzeko), Martinez – guarito dai primi malanni fisici della stagione – che adesso dovrà giustificare la spesa e la fiducia riposta in dosi massicce da parte della società nei suoi confronti: ad oggi, l’unico membro della tribù dei piedi buoni che sembra parlare la stessa lingua di Del Piero è Krasic. Dove non arriva la classe, il serbo aggiunge la corsa e l’impegno.
Ma è poco, troppo poco. Soprattutto se nell’interpretazione delle partite da parte della squadra vengono a mancare “quantità” e “intensità”.

Ben venga Aquilani, nella speranza che torni ad essere il giocatore ammirato a Roma.
E pensare che proprio ieri Carlos Alberto Tévez, l’attaccante del Manchester City prossimo avversario della Vecchia Signora in Europa League, aveva detto che per lui “la Juventus è la favorita del girone, una grande avversaria e per questo non dobbiamo perdere un colpo. I bianconeri finiranno al primo posto, qualsiasi altra classifica sarebbe una sorpresa”.
Questa volta annunciata.

Articolo pubblicato su

17 commenti:

Bianco Su Nero ha detto...

Senza parole

Thomas ha detto...

Senza gioielli di famiglia: mi sono caduti.
E non è una bella sensazione...
;-)
Ormai rido per non piangere.

Un abbraccio, Defio

marco99 ha detto...

amico mio solo oggi mi accorgo che scrivi per i grandi di ju29ro :D

complimenti!

Thomas ha detto...

Grazie, amico mio
Ci sentiremo presto
;-)
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Non ho parole!!!!!!!!!!!
Non si vince più una partita!


Danny67

Giuliano ha detto...

Che dici, lo prendiamo Rudnevs?
E' bravo lui o siamo scarsi noi?
Io un pensierino però ce lo farei, ha 22 anni, è bello tosto, tira da ogni posizione...

Antonio ha detto...

Non ho visto il macht.
Però quel riferimento alla coppia Sissoko-Melo vale più di qualsiasi articolo di giornale e fa capire che oltre ai terzini, alla punta che manca in ambito europeo, questa squadra è stata costruita in maniera "stravagante". L'impressione è quella che se fino a qualche mese fa, non c'era nessuno che capiva di calcio, oggi il qualcuno che è arrivato si trovi in difficoltà. Molta difficoltà!

Massim. ha detto...

E' dura... :-(

Anonimo ha detto...

Intanto ci sono molte cose che non capisco.

1. Perché dopo 3 anni e 4 allenatori (ranieri, ferrara, zaccheroni, delneri) continuiamo a prendere sempre, sempre!, lo stesso gol? Cioè una ripartenza veloce dopo un corner a nostro favore.
Questa “sindrome da coperta troppo corta” è proprio così incurabile?
Capisco che i 2 centrali sia di difesa che di centrocampo sono alti 1.90 e bisogna sfruttarli, ma qualcuno che rimanga a difendere no?

2. Possibile che sono due anni che il rientro nella nostra metà campo è sempre effettuato ad una lentezza estenuante? Si va avanti - e mai che un centrale di centrocampo copra le incursioni dell’altro!!! – e poi, quando si deve rientrare, è tutto al rallenty, lasciando praterie immense ai nostri avversari, soprattutto nella nostra trequarti!
Infatti Castagner, ieri sera, commentando la partita non riusciva a capacitarsi della metamorfosi della Juve : “Quando venivo io, qui a Torino, riuscire a prendere un pallone era un’impresa, ti aggredivano con le unghie e con i denti, adesso ti lasciano un sacco di campo”.
Sapessi Ilario quanto la rimpiangiamo noi quella Juve!

3. Capisco che esistano i fenomeni, i campioni, i bravi e gli scarsi giocatori, ma – mannaggia la miseria! – stiamo parlando comunque di giocatori di serie A, non dico addirittura della Juve, mi limito alla serie A: E’ mai possibile, a questo livello, sbagliare una quantità simile di passaggi corti?

4. Perché, ormai dallo scorso anno, abbiamo deciso che le partite iniziano al 46’?

5. A cosa serve il turn-over per il portiere? Abbiamo un 3° portiere incapace, da sempre, di un’uscita su un cross e che non da certo una grande sicurezza, con la difesa ballerina che ci ritroviamo perché utilizzarlo se non è assolutamente necessario?

Altre considerazioni varie sulla partita:
E’ incredibile, e lo so che non ci crederete!, ma penso che sarebbe stato preferibile tenere Poulsen piuttosto che Sissoko o Melo!

Sui terzini stendo un velo pietoso.

Su Lanzafame, non voglio commentare, credo solo che sia stata una giornata particolare. E’ stato veramente troppo troppo brutto per essere vero.

Su Legrottaglie, invece, commento eccome! Che la smettesse di benedire calciopoli che gli ha dato l’opportunità di tornare a giocare nella Juve, è sempre stato scarso, ma ormai proprio non si può più guardare.
All’uscita di Iaquinta ho addirittura sperato che entrasse Rinaudo, in modo che quest’ultimo prendesse il suo posto, così prima di tutto S.Nicola (!) avrebbe smesso di combinare guai in difesa, e poi magari stando in attacco avrebbe potuto colpire di testa gli eventuali cross, che dopo l’uscita dell’attaccante abbiamo, ovviamente, smesso di fare.
En passant ricordo che per la primavera abbiamo preso Camilleri, che può sempre tornare utile!

Sulla “grossa reazione”, che i giocatori dicono di aver avuto, io andrei cauta, in realtà dobbiamo ringraziare le papere del portiere polacco. E’ assolutamente vero che lo scorso anno, dopo lo 0-2 ci saremmo definitivamente sbracati, ma la paura è che, se non cominciamo a vincere qualche partita, l’arrendevolezza dello scorso anno sia dietro l’angolo.

Roberta

Anonimo ha detto...

Gran bel post. Non demoralizzatevi in fondo è un periodaccio per il calcio italiano non solo per voi.
ciao http://mondobiancoceleste.blogspot.com

IoJuventino ha detto...

Hai azzeccato tutto, perfino le coppie.

Krasic crescerà ancora, è solo questione di tempo, ma appare proprio uno dei pochi acquisti validi da Calciopoli ad oggi.

La difesa urge di "registrazione", ma è praticamente nuova e inedita: Chiellini a parte, sono tutti nuovi di Juve, perfino De Ceglie che solo quest'anno può vantare la titolarità a pieno regime. E le colpe non sono certo sue.

Il centrocampo urge di qualità, cioè di Aquilani che però deve giocare, già da domenica. Sissoko-Melo è una coppia non gradita al calcio: nessuno dei due è regista, in fase di interdizione si pestano i piedi e nessuno dei due riesce a garantire equilibrio tattico.

In attacco, senza Amauri la Juve non va da nessuna parte. L'assenza di Diego, delle sue geometrie e del suo possesso palla, si fa sentire!

Per il resto, fiducioso, attendo la vera Juve. Serve tempo, questo non dobbiamo dimenticarcelo.

MauryTBN ha detto...

Che scempio! Una partita tale e quale a quelle dell'anno scorso! Se non altro adesso sono un pizzico più divertenti, qualche rete la si vede. L'analisi di Roberta mi trova d'accordo su ogni punto purtroppo. Per consolarvi vi racconto questa: mercoledì sera ho giocato a calcetto insieme a un ragazzo che faceva parte delle giovanili della Juve fino a qualche anno fa. Purtroppo per una serie di infortuni ha dovuto rinunciare alla sua carriera in bianconero (anche se è ancora davvero forte rispetto a noi comuni mortali!). Ebbene, mi ha parlato benissimo di Pasquato, lui lo conosce da sempre e si ricorda che già a 10 anni si vedeva che era un piccolo fenomeno immarcabile! E il buon Pasquato sta facendo benissimo a Modena per ora! Speriamo bene!! :)

Thomas ha detto...

Ciao a tutti ;-)

@Danny67: e se non si vincesse neanche domenica, si prevedono “temporali”…

@Giuliano: Rudnevs non è malaccio
;-)
Ma con Thuram o Cannavaro (quello pre-Farsopoli) non l’avrebbe vista.
Con Montero, invece, non l’avrebbe neanche potuta raccontare…
:-)

@Antonio: grazie ;-)
“L'impressione è quella che se fino a qualche mese fa, non c'era nessuno che capiva di calcio, oggi il qualcuno che è arrivato si trovi in difficoltà. Molta difficoltà!”: concordo. Analisi perfetta. Coincide, peraltro, con il mio attuale pensiero.
Ps: quando potrai, aggiorna il blog, che ti passo a trovare
;-)

@Roberta: vado a “punti”, come il tuo commento
:-)

1) avrei voluto scriverlo nell’articolo, ottima osservazione. Ci avevo pensato in occasione del primo goal subito, poi mi sono – sinceramente – dimenticato di aggiungerla
2) Castagner, a mio parere, è una delle migliori “seconde voci” della televisione. Concordo con quello che ha detto
3) “E’ mai possibile, a questo livello, sbagliare una quantità simile di passaggi corti?”: siamo riusciti a dimostrare anche questo… Però, sembrerà strano, ma in alcuni momenti ho visto anche il contrario. Nei primi minuti successivi all’ingresso in campo di Pepe.
Poco, pochissimo. Meglio che niente, visto come siamo ridotti..
4) penso perché lasciano gli attributi negli spogliatoi. E li tirano fuori al rientro in campo dopo l’intervallo, quando l’allenatore chiede loro dove sono finiti
5) su Manninger ero stato critico da tempo: buona riserva, ma NON ESCE mai…
E pensare che c’era chi voleva vendere Buffon…

Sulle altre tue considerazioni, mi trovo sostanzialmente d’accordo (su tutto).
Ripeto, sul blog, quanto detto oggi ad un amico (Michele, genoano doc): “ci sono venti minuti a partita, nei quali questa Juve gioca e crea come poche volte ha fatto negli ultimi anni. Il problema è il resto…”
Con l’Udinese non li recuperi tre goals, le tre squadre incontrate sino ad ora in Europa League, messe insieme fanno “un” Parma.
Meditino su questo, a Vinovo, invece di parlare di “reazioni”…

Thomas ha detto...

@massim: durissima :-(
Ps:a presto ;-)

@yashal: grazie di cuore ;-)
Verrò presto a visitarti, promesso!

@IoJuventino: ciao!!!
Idem come sopra: da domani sono “libero” di gironzolare in tranquillità tra i diari degli amici.
Ovviamente passerò anche da te.
“Per il resto, fiducioso, attendo la vera Juve. Serve tempo, questo non dobbiamo dimenticarcelo”: è vero. Mi fido di Del Neri, anche se i difetti della rosa sono (purtroppo) abbastanza chiari.
Quando penso agli errori di alcuni giocatori, mi viene in mente il Legrottaglie dei tempi del Chievo (rispetto a quello in bianconero, tranne l’anno del ritorno in serie A, sembrava Beckenbauer …) o ai due centrali difensivi (attuali) della Sampdoria, e penso che – forse – l’allenatore qualcosa di buono riuscirà a combinare anche a Torino. Ma c’è da lavorare… Parecchio…

@MauryTBN: sto seguendo le prestazioni di Pasquato. I segnali sono positivi. Speriamo in bene.
Ps: a dire la verità spero che il prossimo anno tu vada a giocare a calcetto di giovedì.
Chi vuol capire… ;-)

Un abbraccio a tutti e grazie!!!

JUVE 90 ha detto...

partita stana, stranissima. Fino all'uscita di Iaquinta i polacchi avevano superato il centrocampo solo 2 volte e avevano fatto 2 gol.
Non penso che questa partita possa essere usata di riferimento nell'individuare i punti deboli della squadra

Thomas ha detto...

Diciamo "ni" ;-)
Stesso film della gara con la Sampdoria, dove - rispetto a Bari - c'era stata (almeno) una reazione nel secondo tempo.
Il fallaccio da rigore di Melo, poi, è da comiche.
Mi tengo quei venti minuti di buon gioco, e spero in nuovi miglioramenti.
A mio modo di vedere un (grosso) punto debole di questa squadra lo si può dedurre dal fatto che si è riusciti a replicare quanto visto in campionato, con un avversario più scarso.
Un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Assolutamente d'accordo con lei. In questo nulla in vi e credo che questa sia un'ottima idea. Pienamente d'accordo con lei.
Assolutamente d'accordo con lei. Si tratta di qualcosa di diverso e l'idea di mantenere.