domenica 3 luglio 2011

Juventus e Aguero: la prossima settimana sarà quella decisiva?


Assegnate le panchine di tutte le squadre di serie A, incluse quelle delle ritardatarie Lecce (Di Francesco) e Inter (Gasperini), adesso la giostra del calciomercato estivo può cominciare a girare a pieno regime. Anche il calendario lo stabilisce: dallo scorso 1° luglio sino al 31 agosto ogni club ha ancora due mesi a disposizione per presentare ai nastri di partenza della prossima stagione squadre il più possibile competitive.

Se per la Juventus di Antonio Conte - vista la mancanza di impegni europei - era già difficile in partenza calcolare il numero esatto di giocatori da arruolare alla causa bianconera, l’attuale esubero di uomini a disposizione non agevola di certo i primi passi dell’avventura del nuovo tecnico. Così come, ovviamente, complica trattative e piani della società sul fronte acquisti.

Il goal messo a segno da Aguero alla Bolivia nel finale della gara d’esordio dell’Argentina in Coppa America, i complimenti ricevuti a mezzo stampa da Lionel Messi e la prospettiva di una vetrina così importante da vivere nelle vesti di protagonista rischiano di risvegliare l’interesse per l’attaccante da parte di quei club europei che, portafogli alla mano, nel caso in cui decidessero di originare un’asta con ogni probabilità supererebbero Madama nella corsa all’acquisto del bomber. L’effetto sarebbe quello di privarla del calciatore individuato come l’elemento sul quale puntare forte per i prossimi anni, tanto in termini di cartellino quanto di ingaggi, immagine e sostanza.

Occorre muoversi, e alla svelta, per evitare sul nascere l’insorgere di ostacoli simili: dopo aver promesso mari, monti e stelle, ritrovarsi con un cerino in mano a spiegare all’immensa platea di sostenitori juventini che "si voleva, ma non si è potuto" per l’ennesima volta, porterebbe ad una inevitabile quanto pesante frattura tra la società bianconera e i suoi tifosi, difficilmente rimarginabile in pochi mesi. A meno che poi, in un modo o nell’altro, non compaia tutto ad un tratto un fuoriclasse di caratura mondiale pronto a trasferirsi sotto la Mole entro il prossimo 31 agosto.

Intervistato ai primi di settembre del 2010 da Marco Ansaldo, inviato de "La Stampa", Giuseppe Marotta rispose punto su punto a domande che, con precisione chirurgica, toccavano i nervi scoperti della prima (e deludente) sessione di calciomercato estivo gestito dalla nuova dirigenza bianconera. E’ superfluo ripercorrere adesso le tappe del difficile percorso attraverso il quale si dovette muovere dodici mesi fa; viceversa, visto che spesso si rimandano gli esiti di una programmazione alle fermate successive, può essere utile rileggere quanto dichiarato in passato, essendo trascorsa ormai una stagione da quei delicati momenti.

In riferimento alle nuove formule d’acquisto di calciatori utilizzati dal club (rate, cambiali, prestiti) e al dubbio sorto allo stesso Ansaldo se queste avrebbero implicato un minor budget da investire successivamente, l’amministratore delegato bianconero rispose: "Prima di tutto non avremo da rifare la squadra: al massimo si cambieranno 3 o 4 giocatori. Secondo: contiamo sui proventi della Champions League che quest’anno mancano. Terzo: non c’è alcun obbligo di riscattare i prestiti. Ci sono tre giocatori, Quagliarella, Pepe e Motta, il cui prestito è oneroso per cui se avranno un rendimento discreto, non dico ottimo, converrà riscattarli. Se non fosse così non avremmo l’obbligo di prenderli. Anche se sono sicuro che faranno bene: sono tutti in Nazionale".

Sull’elevato esborso per strappare Martinez al Catania (12 milioni di euro), Marotta dichiarò: "La Lazio voleva pagarne 15. Inoltre nessuno considera che abbiamo dovuto muoverci prima delle altre per consegnare a Del Neri una squadra pronta a fine luglio, altrimenti in Europa League giocavano i Primavera. Abbiamo superato difficoltà enormi, ci siamo trovati con giocatori da vendere ma con ingaggi alti e che li rendevano poco appetibili. Alla fine abbiamo ottenuto ciò che volevamo".

In merito al mancato arrivo di Dzeko, sogno bianconero di un’intera estate, ammise: "Dzeko è un cruccio anche mio. Era un investimento in linea con la nostra politica però il Wolfsburg non l’ha ceduto a noi né ad altri".

La chiosa finale fu un messaggio indirizzato ai sostenitori juventini: "Un mercato dipende dalle prospettive e dal budget. Noi siamo stati in linea con il nostro e abbiamo rifondato la Juve, comprando anche giovani bravissimi. Ai tifosi perplessi chiedo solo un pò di pazienza perché si possa crescere".

A parte la battuta (scontata e ormai inflazionata) sull’arrivo di Pazienza (Michele, il giocatore) al posto di quella che gli amanti della Vecchia Signora hanno perso da anni, riepilogando i punti salienti di quell’intervista si può focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti: si è discusso di un acquisto promesso, promosso, sognato ma mai concretizzato (Dzeko, una stella da far giocare in uno stadio che per ora raccoglie solo quelle del passato); attualmente sono arrivati a Torino tre potenziali nuovi titolari (Pirlo, Lichtsteiner e Ziegler), con un mercato ancora da vivere ed una squadra da completare, visto che al momento sono previsti (almeno) altri tre innesti nell’undici titolare; la Juventus è fuori dall’Europa del calcio, con l’imperativo (più che obiettivo) di centrarlo nella prossima stagione senza poter contare adesso sui suoi proventi; è stato riscattato il cartellino di un giocatore anche senza un rendimento discreto (è il caso di Motta); ci sono ancora calciatori in esubero con stipendi altissimi (una delle eredità lasciate dalla vecchia gestione).

Mancano (quasi) due mesi al 31 agosto, nel calciomercato tutto può cambiare da un giorno all’altro, anche le valutazioni sull’operato della dirigenza. L’importante è non aspettare che arrivi l’ultimo: in una tavola imbastita da tempo, potrebbe non esserci più nulla di buono da mangiare.
E a quel punto sfamare la voglia di tornare a vincere dei tifosi bianconeri diventerebbe impossibile.
Quella, sicuramente, non è andata in prescrizione.

Articolo pubblicato su Tutto Juve.com

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao Thomas,a me sembra la solita telenovela,arrivati a sto punto si tirano fuori i soldini per la clausola rescisoria e per norma si scavalca anche l'atletico madrid.
se no ce lo soffiano gli altri.
un'abbraccio NADIR

Thomas ha detto...

Ciao Nadir!
Sì, sembra veramente di assistere nuovamente ad un’altra telenovela.
Simile, troppo simile ad altre del recente (disastroso) passato

Nelle trattative (di ogni genere) la pazienza (con la “p” minuscola) è fondamentale. Quando ti trovi in situazioni di estrema difficoltà, però, avendo poca merce di scambio e dovendo necessariamente portare a casa un po’ di argenteria, non devi startela a menare più di tanto: compri e basta.
Se credi in quello che stai facendo.
Altrimenti ci sarebbe poco da scherzare: se manco con i soldi in mano riescono a tirare su una squadra decente…

Un abbraccio e a presto!
Forza Juve!!!

Anonimo ha detto...

Infatti fratello, quello che penso io è questo: Credi veramente che Aguero sia un fenomeno in grado di cambiare volto alla Juventus? Tira fuori i soldi e prendilo. Detto questo io penso che sia molto forte, ma, secondo me non al punto da giustificare un esborso, tra acquisto e ingaggio, pari a 100 milioni di euro in 4 anni...e se poi fallisce? Sarebbe la più grande minus-valenza della storia. Io punterei su Giuseppe Rossi per l'attacco e su Vidal a centrocampo. Ma la cosa più importante è liberarsi di Amauri, Iaquinta, Grygera, Grosso, Martinez, Sissoko, Tiago(ma non aveva rescisso?) e tutti i pesi morti che abbiamo in squadra.


Danny67

Giuliano ha detto...

Aguero forse vale quei soldi (forse), Giuseppe Rossi sicuramente no. Rossi è un bel calciatore e ci sarebbe utile ma non sarà mai un fuoriclasse; sentir parlare di 30 milioni mi sembra fuori da ogni logica.
Aguero invece mi fa pensare a Diego (non suo suocero, l'ex numero 28): cinque anni di contratto, sette-otto milioni d'ingaggio, e se poi a gennaio si è stufato e traccheggia in campo, che si fa?
Darei fiducia a Marotta, soprattutto tenendo presente che l'anno scorso vendendo Diego al Wolfsburg ha fatto il migliore affare degli ultimi cinque anni...
La verità è che certi giocatori (in primo luogo Rossi) andavano presi due o tre anni fa, te li avrebbero regalati o quasi. Però, a questo punto, anche dirlo non serve a niente.

Anonimo ha detto...

Sarebbe un grande colpo!
saluti laziali

http://mondobiancoceleste.blogspot.com

Thomas ha detto...

@Danny: "Io punterei su Giuseppe Rossi per l'attacco e su Vidal a centrocampo": non sei il primo che me lo scrive (o dice). Tra i tifosi, nel merito, si è creata una (piccola) frattura

"Ma la cosa più importante è liberarsi di ... e tutti i pesi morti che abbiamo in squadra": vendere per comprare. Nonostante l'aumento di capitale, quello resta indispensabile.
Poi, ragazzi: con 33 uomini e un campo solo a disposizione, che fa adesso Conte?
;-)

@Giuliano: "La verità è che certi giocatori (in primo luogo Rossi) andavano presi due o tre anni fa, te li avrebbero regalati o quasi": bingo... Possibile che arriviamo sempre in ritardo?
(ammesso che si arrivi...)
:-)

@yashal: sì, per tanti motivi sarebbe un gran colpo.
Non una garanzia, ma un gran colpo sì.
Tra domani e mercoledì si deciderà molto. Forse tutto.

Un abbraccio!!!

Anonimo ha detto...

Certo il cartellino di Aguero è decisamente – decisamente! – oneroso.
E’ ovvio che io consideri il Kun un ottimo acquisto, ma solo a 2 condizioni.

La prima riguarda il mercato in toto, non vorrei che i soldi spesi per l’argentino decurtino risorse per l’acquisto di giocatori essenziali all’equilibrio della squadra. Un difensore, un centrocampista, ma soprattutto 2 esterni alti sono necessari. Insomma, sia Marotta a trovare il modo migliore di utilizzare i soldi a sua disposizione (ed ovviamente deve trovarli anche cedendo gli esuberi!).

La seconda riguarda le reali motivazioni di Aguero. Al momento la Juve dopo 2 stagioni al 7° posto e ormai altrettante senza CL e, nonostante sia animata dalle migliori intenzioni, non ha per ora un appeal migliore di quello dell’Atletico Madrid (anzi i biancorossi nel 2010 hanno vinto ben 2 trofei continentali). Se è vero che il ragazzo ha detto che vuole iniziare a vincere – e contemporaneamente acquista una villa a Madrid – dire che preferisca giocare nel Real è il segreto di Pulcinella.
Non vorrei che si spendessero molti milioni e che lui accettasse l’alto ingaggio della Juve per arrivare a Torino senza nemmeno poi disfare le valigie, impuntandosi dopo pochi mesi per voler ripartire la prossima stagione. (A quel punto il passaggio non sarebbe direttamente dall’Atletico al Real !)

Ma sinceramente ho ancora delle difficoltà a credere che Aguero diventi un giocatore della Juve.

Roberta

Thomas ha detto...

Premesso che concordo su ogni parola che hai scritto, in tutta sincerità fatico pure io a credere che Aguero (alla fine) venga da noi. Spero di sbagliarmi.

Nel caso, invece, in cui dovessimo azzeccare il pronostico, mi auguro si vada a "cascare" comunque bene.
Sopra un altro campione.
Altrimenti inizierebbero ad essere guai...
Un abbraccio!!!