mercoledì 22 agosto 2012

Gli scudetti della Juve: 28, 30 o 31?


"Quanti sono? 30. Sicuro". Marco Verratti, il talentino sbocciato al Pescara, lo scorso maggio aveva espresso con queste parole il proprio convincimento in merito al numero degli scudetti vinti dalla Juventus: non ventotto, quanti ne risultano nell'albo d'oro della FIGC, bensì trenta, gli stessi che Madama ritiene di aver conquistato sul campo.
In quel periodo sembrava scontato che il giovane allievo di Zdenek Zeman avrebbe, di lì a poco, indossato la maglia bianconera.

Trascorso qualche giorno dall'intervista concessa da Verratti a "Sky" i sostenitori della Vecchia Signora hanno potuto finalmente scoprire la sorpresa annunciata da Andrea Agnelli: sulla divisa da gioco erano scomparse le due stelle, sostituite dalla scritta "30 sul campo". Il motivo della modifica l'aveva spiegato lo stesso presidente juventino: "Non riconosciamo più l’aritmetica della Federazione".
Il rispetto manifestato in passato verso le decisioni prese dalla giustizia sportiva aveva lasciato il passo alla contestazione nei confronti del Consiglio Federale, deciso a "non decidere" in merito ai fatti emersi dopo il 2006.

Dal ritiro estivo della Roma, una volta abbandonata Pescara, non erano mancate nuove frecciate di Zeman dirette a Madama: "Ho già dato la mia opinione, per me gli scudetti sono tanti quanti sono stati assegnati. Certo, se mi leggo qualche dichiarazione e qualche libro penso che già 28 sono troppi...". In precedenza, sempre sullo stesso tema, Agnelli aveva già bacchettato Massimiliano Allegri, reo di aver "aggiunto" ancora un tricolore ai bianconeri (arrivati a quota trentuno, quindi, considerando tale il campionato cadetto vinto dai bianconeri nella stagione 2006/07): "A questo punto possiamo dire che il Milan ha due stelle".

Stizzito per l'espulsione rimediata nella finale di Supercoppa Italiana disputata a Pechino, arrabbiato per l'operato di Mazzoleni ed in preda ad ansia da dimissioni, anche Walter Mazzarri aveva voluto toccare il tasto dolente: "Queste persone che dicono di avere vinto 30 scudetti, quando due sentenze dicono che sono stati 28, farebbero meglio a stare zitte. I danneggiati siamo stati solo noi e certe cose da loro non le posso accettare".

Dato per certo che Verratti, accasatosi nel frattempo a Parigi, ha abbandonato volentieri la querelle, il tema del numero dei campionati di serie A conquistati da Madama con ogni probabilità continuerà ad essere di attualità anche nel corso di questa stagione. Si tratta di un argomento che "tira": da un lato c'è chi difende i propri successi (Juventus), dall'altro... la restante parte d'Italia.
Quando di mezzo c'è la Vecchia Signora, poi, la notizia acquista subito una notevole rilevanza.

A differenza del passato in questa occasione sarà ancora più facile tenere a mente i numeri della discordia, citando semplicemente la famosa filastrocca che aiuta a ricordare la durata dei mesi nel calendario gregoriano: 'Trenta' giorni ha novembre, con april, giugno e settembre. Di 'ventotto' ce n'è uno, tutti gli altri ne han 'trentuno'.

L'importante è che nessuno tiri in ballo i campionati disputati nel 1908 e nel 1909: attribuiti alla Pro Vercelli, in realtà ognuno di loro era diviso tra uno federale ed uno italiano. Il club piemontese aveva vinto una "metà" (prima una, poi l'altra) in entrambi gli anni.
La domanda nasce spontanea: quale squadra si era aggiudicata gli altri “mezzi titoli”? La Juventus, naturalmente.
La questione era stata posta all'attenzione generale dal mensile "GS", evoluzione dello storico settimanale "Guerin Sportivo" (diretto da Matteo Marani), nel numero dello scorso maggio.
Questa, però, è tutta un'altra storia...

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5 commenti:

Paolo ha detto...

Caro Thomas, stavolta, leggendo il tuo pezzo, non riesco ad immaginarti sorridente e sereno (come sempre mi capita), ma ti vedo teso e amareggiato. Stavolta il tuo stato d'animo traspare, ed è lo stesso di tutti i tifosi bianconeri.
Chi di noi non è schifato e turbato in questo momento, dopo aver assistito allo stupro di ogni più elementare forma di logica, giustizia, onestà e pudore?
Il lato più agghiacciante dell'intera faccenda è che per i tifosi (???) delle altre squadre è giusto così.
Non credevo si potesse arrivare a tanto. Che altre sorprese ci riserverà il "sentimento popolare" abilmente guidato dai soliti noti, per interposta persona, e agevolato dal sentimento che rende molto difficile la ripresa del nostro disgraziato Paese, cioè l'invidia?

Giuliano ha detto...

mah, per me erano 31 quando tutti dicevano 29, quindi oggi sono 32
:-)
31 perché conto i due di Ancelotti: se una squadra schiera giocatori in posizione irregolare di tesseramento, ha partita persa. Dice così il regolamento, vero? E quindi, in quegli anni, Roma e Inter avevano giocatori in posizione irregolare: il regolamento va rispettato, e noi siamo campioni (Ancelotti sarebbe d'accordo, lo so per certo)
:-)
Per intanto, Carrera in panchina mi ha fatto venire in mente Carletto Parola, due scudetti dopo quelli di Vycpalek - sembra quasi suo figlio o suo nipote!
Con Parola in panchina, il Boniperti in tribuna diventa Antonio Conte. Chissà se anche lui comincerà a scappar via prima della fine della partita, perché dalla tribuna non riesce a reggere la tensione.
Insomma, io sono ottimista: basta che si continui come l'anno scorso, partita per partita. Non abbiamo ancora vinto niente, gli scudetti degli anni passati sono buoni per le nostre chiacchierate, contano le prossime partite.

Danny67 ha detto...

Fratelli confivido tutto quanto da voi detto e scritto. Di sicuro in me l'amarezza in questo momento prevale praticamente su tutto il resto, tranne che su una cosa: LA VOGLIA DI ASFALTARE IL PARMA SABATO SERA!!!
In ogni partita casalinga voglio vedere chiunque dei nostri giocatori segnerà un goal, andare ad esultare sotto la poltroncina dove sarà seduto il Mister!!! Alla faccia dei gufi, di chi è in malafede, di chi ci odia, di questa federazione di corrotti e soprattutto di palazzi (scritto volutamente minuscolo per un essere umano veramente "minuscolo").

Thomas ha detto...

@Paolo: hai visto giusto, Paolo. Come ti ho confermato in privato, sono stanco di questo stato delle cose.
Mi aggrappo al calcio giocato, del presente e del passato, nella speranza che l’inevitabile rivoluzione in seno alla FIGC arrivi il più presto possibile.
Nel frattempo, sposo in pieno quanto letto e ascoltato nella recentissima conferenza stampa alla quale hanno preso parte Conte, Alessio e i vari legali di parte.

@Giuliano: bravo. Uno dei “tuoi” commenti, di quelli che mi piacciono tantissimo.
“Conoscenza” e ironia conditi al punto giusto. Grazie.

@Danny67: meno male che si sta per riprendere a giocare…
Se in questa stagione c’era il rischio che “l’effetto” stadio potesse incidere meno rispetto alla precedente, ci hanno pensato le recenti polemiche a rispolverare lo spirito combattivo del mondo Juventus.

Da una parte il fatto è positivo, dall’altro no.
Non vedo la necessità di distruggere uno sport come il calcio in un paese dove è così popolare come sta capitando in Italia…

Sabato, nel primo pomeriggio, dovrei riuscire a pubblicare una nuova intervista.

Un abbraccio a tutti!!!

Giuliano ha detto...

ma guarda che Carrera somiglia davvero a Parola! vedere per credere...
:-)