giovedì 8 novembre 2012

La Juve risponde alle critiche


Angelo Alessio lo aveva promesso nel corso della conferenza stampa che ha preceduto la gara tra Juventus e Nordsjælland: “Andremo in campo determinati, cattivi. Non dobbiamo pensare a niente, contano i tre punti e basta”. Visto il tabellino a fine incontro, si può tranquillamente affermare come la missione dei bianconeri sia stata portata a compimento.

Madama vince per quattro reti a zero, grazie alle marcature realizzate da due centrocampisti (Marchisio e Vidal) ed altrettanti attaccanti (Giovinco e Quagliarella). Rimandato, se non bocciato, Matri, sostenuto a più riprese dal pubblico nella speranza di aiutarlo a superare le evidenti difficoltà incontrate in questo periodo nel violare le porte avversarie.

Per la punta di Sant’Angelo Lodigiano la gara contro i danesi rappresentava la classica occasione da cogliere al volo per scalare la gerarchia delle preferenze del duo Conte-Alessio per quanto concerne il reparto offensivo della Vecchia Signora. Limitatamente a questo incontro, oltretutto, sempre lo stesso Alessio era stato chiaro: “Antonio (Conte, ndr.) sceglie i giocatori d’attacco di volta in volta, per questa partita ha pensato di fare giocare Matri, nessuna preclusione verso gli altri”.

Consapevole di avere qualche limite di natura strutturale, la Juventus è riuscita finalmente a mostrare pure in Europa quanto di buono è stata in grado di realizzare in Italia sin dall’inizio della scorsa stagione. Ha preso per il bavero il malcapitato Nordsjælland e non l’ha più mollato per quasi tutta la durata dell’incontro, colpendolo ripetutamente sino a trovarsi già al 37’ della prima frazione di gioco sul risultato di 3-0.

Eppure qualche insidia la nascondeva anche questa partita: c’era il rischio di farsi distrarre dalle recenti polemiche scoppiate dopo la sconfitta in campionato contro l’Inter, di tendere le orecchie verso Londra per conoscere l’andamento della gara tra Chelsea e Shakhtar Donetsk o di subire un contraccolpo psicologico dovuto alla perdita della prolungata imbattibilità in serie A. Non è accaduto niente di tutto questo, e verrebbe da dire che la Juventus è riuscita a cancellare anche il passo falso di Copenhagen (23 ottobre) se non fosse che questo successo non restituisce ai bianconeri i due punti lasciati in Danimarca. La vittoria ottenuta nei secondi finali da parte dei Blues (3-2), poi, impone a Madama l’obbligo di racimolarne quattro nelle ultime due gare del gruppo “E”.

La prima delle quali, oltretutto, si disputerà proprio contro gli inglesi il prossimo 20 novembre. A fine partita Claudio Marchisio ha riassunto l’attuale situazione bianconera in poche parole: “A noi serviva la vittoria aldilà di quello che sarebbe successo a Londra. Era meglio il 2-2, ma questo non cambia la nostra ambizione. La prossima partita avremo i Campioni d'Europa qui a Torino e vogliamo vincere per passare il turno. Prima di fare tutti i calcoli bisogna battere il Chelsea”.

Nel frattempo la Juventus si tufferà nuovamente in campionato, così come ha ricordato Bonucci: “Ora bisognerà rimanere concentrati prima con il Pescara e poi avanti con la Champions. La Juve è stata la stessa dell'anno scorso. Si è rivista la vera Juve”.
Quella squadra che adesso, però, dovrà dividere equamente le energie in entrambe le competizioni.

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4 commenti:

Paolo ha detto...

Pur dovendo riconoscere la modesta caratura del Nordsjælland, l'intensità con la quale la Juventus ha giocato ieri ha fatto riassaporare i fasti della passata stagione.
In troppi avevano dato per scontato uno scarso stato di forma. Probabilmente, invece, la vera differenza la fanno le motivazioni. Questa squadra ha un'identità precisa e cioè esprime il meglio di sé quando impone il proprio gioco e gioca con la 'fame', qualsiasi sia l'avversario.

Danny67 ha detto...

Io continuo ad avere molta fiducia in Matri. Non è un fenomeno (ma non lo è nessuno dei nostri attaccanti se si esclude Vucinic quando non entra in campo con le infradito), però io ho ancora in mente lo strepitoso girone di andata dello scorso anno e ricordo benissimo che Alessandro ha sempre avuto un'ottima media goal e poi secondo me fa un gran lavoro a vantaggio di tutta la squadra. Secondo me nel 4-3-3 renderebbe di più, ma comunque io non lo boccerei. Forse soffre più degli altri questa continua alternanza degli attaccanti.

MauryTBN ha detto...

Matri probabilmente è più sfortunato che scarso, a volte sembra abbia il malocchio. Vidal, al contrario, è sempre nel posto giusto al momento giusto, segna anche in scivolata, probabilmente senza neanche farlo apposta. È questione di periodi sì e periodi no credo, anche se, dopo Trezeguet, non si è più visto un centravanti da considerarsi indubbiamente da Juve. Moggi lo avrebbe comprato Matri?

Thomas ha detto...

Chiedo scusa per il ritardo nella risposta, ieri non sono riuscito ad accedere al pc.

@Paolo: nella seconda parte del tuo commento c’è tutto il mio pensiero.
Insieme a qualche errore di valutazione personale, sono sincero

@Danny: Matri soffre il gioco di Conte, quello che gli chiede di fare il tecnico.
Arrivato alla Juve, in una squadra tecnicamente lontana anni luce da questa, segnava goals a grappoli.

Il suo rendimento, poi, è crollato.
Tempo fa scrissi che per me non era un fuoriclasse (in molti, in giro, lo pensavano), quanto un buon attaccante che vicino a dei campioni avrebbe fatto una grandissima carriera.

Mi sbaglierò, ma intorno a lui mancano proprio quelli: dei compagni di reparto fenomenali, o comunque compatibili con il suo gioco.
Io non lo darei via.
Sono d’accordo con te, Danny

@MauryTBN: Moggi, a quelle cifre, Matri non l’avrebbe mai comprato.

Un abbraccio a tutti!