domenica 27 gennaio 2013

La Juventus e i messaggi sbagliati


C'era una volta il campionato di football più bello del mondo.
Veniva disputato in Italia, nel Belpaese, dove tutti i più grandi calciatori del pianeta venivano a tirare dei calci ad un pallone per guadagnare fama e soldi. A proposito di quelli: le cifre dei loro stipendi erano talmente elevate per quei tempi che un semplice sostenitore le trovava difficili da trascrivere su un foglio di carta.

Quanti zeri ci vogliono per scrivere sette miliardi di lire?” era una delle domande più gettonate dai ragazzini che, in procinto di scambiarsi le figurine, abbinavano il volto dei giocatori alle maglie che indossavano, alle caratteristiche tecniche, agli emolumenti che percepivano dalle rispettive società di appartenenza. Gli stadi erano pieni di tifosi caldi e appassionati, sembravano delle pentole in continua ebollizione. Le squadre italiane dettavano legge non appena varcavano i confini dello stivale, tanto da venire considerate un modello da imitare per i club stranieri più blasonati.

Questo, almeno, era quello che pensavano molti addetti ai lavori nostrani. C'era chi, invece, seguendo le imbeccate di qualche presidente lungimirante prestava attenzione anche ai campionati esteri, spinti dal timore che qualcuno stesse adottando gli accorgimenti necessari per effettuare un controsorpasso sulla serie A. Ponendo le basi solide per attirare, in un futuro ancora lontano, i soldi dei nuovi ricchi (russi e arabi). Il resto è storia nota e attuale.

I giornali sportivi di domenica 27 gennaio (“il giorno della Memoria”) hanno sbattuto in prima pagina le immagini di un Antonio Conte furioso contro l'arbitro e un giudice di porta della gara tra la Juventus e il Genoa disputata la sera precedente. In più, come se quelle non fossero bastate, ecco la nuova buccia di banana verbale sulla quale è scivolato Giuseppe Marotta, amministratore delegato bianconero: “L'arbitro Guida di Torre Annunziata, provincia di Napoli, evidentemente era in difficoltà. E' giovane, la Juve si sta giocando lo scudetto contro il Napoli...”.

Il destino della Vecchia Signora è sempre stato quello di trovarsi al centro dell'attenzione mediatica italiana. Senza nulla togliere al blasone di Milan e Inter, alle sette Coppe dei Campioni (Champions League) conquistate dai rossoneri e al Triplete nerazzurro, nonché al prestigio di altri club nostrani, è evidente come basta un colpo di vento che faccia cadere a terra il cappello di Madama per far sì che l'intero il paese si fermi per discutere animatamente, urlare, strepitare e scandalizzarsi per l'accaduto.

Lei, la Vecchia Signora, durante i suoi oltre cento anni di vita ha imparato a convivere con questa situazione. A volte beandosene, strizzando l'occhio a cotante attenzioni. In altre, invece, ha dovuto accettare e sopportare il fatto di venire tirata in ballo dentro polemiche infantili, nelle quali il suo nome è servito soltanto a catturare l'attenzione generale su qualche evento ignorato sino a quel momento. Visto e considerato che la situazione è questa, e fermo restando che la Juventus è effettivamente stata danneggiata dalle decisioni arbitrali più di quanto non sia capitato - nel singolo incontro - ai rossoblù, il mondo bianconero non aveva appena celebrato il decimo anniversario della scomparsa dell'Avvocato Agnelli?

Come riporta Franco Costa nel suo libro “L'Avvocato e Signora – 48 anni di amore tra Agnelli e la Juventus”, per lo stesso Gianni Agnellilamentarsi è da provinciale”. Una delle sue massime più conosciute, oltretutto, era legata al famoso stile Juve: “Di Stile Juve parlano gli altri, non noi”. Sarà, però bisogna riconoscere come quel modo di definire gli atteggiamenti di Madama, nel corso del tempo, abbia rappresentato un vanto per i suoi stessi sostenitori. Si può dire altrettanto per i comportamenti mostrati nell'immediato post-partita contro il Genoa?
Se la serie A del 2013 è retrocessa ulteriormente di livello, rispetto al ristorante di lusso che era stato e alla pizzeria citata da Galliani, la Vecchia Signora dovrà adeguarsi al nuovo standard oppure provare a distinguersi? Attualmente alla Juventus mancano due grandi figure: quella del fuoriclasse in attacco e della persona, fuori dal campo, in grado di comunicare con i media in situazioni delicate.

Persona che non può essere Conte e che, in alcune occasioni, non è stato Marotta. Michel de Montaigne, filosofo francese, sosteneva che “la parola è per metà di colui che parla, per metà di colui che l'ascolta”.
Madama dovrebbe preoccuparsi di lavorare bene almeno sulla prima parte, quella che le compete, per evitare di continuare ad inviare messaggi giusti nella maniera sbagliata.

Articolo pubblicato su

28 commenti:

Giuliano ha detto...

il nervosismo a caldo ci può stare, lo concederei a chiunque; sono le cazzate del giorno dopo che pesano. Confesso: faccio fatica a seguire questo campionato da Catania-Juve, due mesi fa, quasi tre.
Non è possibile andare avanti così, e soprattutto non sopporto che sia sempre colpa della Juve.
Penso anche che Marotta e Conte debbano ancora imparare tante cose, in quanto a comunicazione.
Comunque sia, è cambiata la Luna: quella in cielo, intendo. Vediamo come va, quando cambia la Luna succede sempre qualcosa.

Thomas ha detto...

Conte non è Mourinho: il portoghese è "glaciale" nel suo modo di comunicare.

Ma non è perfetto neanche lui: guarda cosa gli sta succedendo in Spagna.

A mio modo di vedere ogni persona deve cercare di svolgere al meglio il proprio lavoro: un allenatore deve pensare ad allenare, la società a trovare gli uomini giusti da inserire nelle giuste posizioni.

Un abbraccio grande, Giuliano!

Ps: molto bella l'ultima parte del tuo commento

MauryTBN ha detto...

Ieri sera allo Stadium era un vero inferno, poche volte ho visto gente così infuriata allo stadio, io per primo ero nero! In questo contesto viene facile capire il perchè delle scenate di Conte. Il giorno dopo però, a mente fredda, bisogna riconoscere che è stata una scena indecorosa, degna delle pagliacciate post partita del Napoli a Pechino. Quella in arrivo è una giusta squalifica perciò. Spero che Conte abbia poi fatto una scenata anche ai ragazzi, è la quarta partita buttata nel giro di tre settimane!

Thomas ha detto...

Grazie del contributo, Maury.
Era il genere di commento, schietto e sincero, che mi aspettavo da te.

Un abbraccio!

Danny67 ha detto...

Dunque, innanzitutto io tenderei a separare le razioni di Conte e di Marotta. A mio modo di vedere ciò che ha detto Conte ai microfoni nel post partita è del tutto sacrosanto, sia nei modi che nei termini. Vanno ricordate, a tal proposito, due cose: la prima è che Conte, oltre ad essere l'allenatore della Juventus è uno dei suoi primi sostenitori, quindi per lui è doppiamente difficile trattenersi quando accade qualcosa di clamoroso, anche se, essendo un professionista, avrebbe il dovere di evitare gli eccessi, ma le chiacchiere sono una cosa i fatti un'altra. La seconda, la più importante e che determina tutto il resto, è questa: Ci rendiamo conto di quello che quest'uomo subisce ininterrottamente da un anno a questa parte? Si proprio da un anno, perchè le prime notizie relative ad un famoso sms che significò l'inizio del processo mediatico-sportivo che ne ha leso "IRRIMEDIABILMENTE" l'immagine agli occhi di tutta l'Italia non juventina ed in parte anche all'estero, iniziò più o meno 12 mesi fa, nel febbraio 2012. Da allora non si è mai smesso e sottolineo MAI, di accusarlo di qualcosa, di identificarlo come l'unico vero colpevole della vicenda del calcioscommesse. Gli è stata perquisitia la casa, con i Carabinieri che alla domanda dei suoi familiari: che cosa è successo? rispondevano chiedetelo al signor Conte. Ha subito un processo sommario, ingiusto, mentre lui era innocente (le motivazioni stesse delle sentenze ce lo indicano), ed è stato condannato solo sulla base di un "non poteva non sapere", mentre altri tesserati accusati dal medesimo pentito sono stati quasi tutti assolti o da subito o negli altri gradi di giudizio.

Danny67 ha detto...

Quest'uomo ha dovuto subire e subisce tuttora (anche ieri sera alla premiazioni degli Oscar del caclio) ogni sorta di insulto in tutti i campi in cui giocava la sua squadra, ed ogni possibile azione di spionaggio da parte dei media che lo accusavano continuamente di comunicare di nascosto con il proprio staff tecnico, al solo scopo di poter prolungare la sua squalifica, tutto questo mentre moltissimi addetti ai lavori ed ogni opinionista, anche il più improbabile, sostenevano quanto fosse ingiusto che un tecnico squalificato continuasse ad allenare. E' stata un'autentica persecuzione, senza ombra di dubbio. Nel frattempo è stata creata ad arte un'altra situazione a Bari dove è scontato che il povero Antonio sarà coinvolto di nuovo e dalla quale scatterà, grazie al confermatissimo sistema della giustizia sportiva, al 90% un'altra bella squalifica, in barba ai prinicipi che hanno portato alle assoluzioni già avvenute dei napoletani ed a quella che molto probabilmente avverrà di Mauri. Qualcuno pensa che ad Antonio queste cose possano scivolare addosso senza lasciare traccia? Nel frattempo tutto quello che succede da quando la Juventus non è più la simpatica squadra perdente del duo cobolli-blanc è divenuto veramente insopportabile per tutti noi e quindi, a maggior ragione, per chi, nonostante si conquisti faticosamente sul campo tutto ciò che ottiene, viene sempre accusato di "RUBARE" e riceve un trattamento mediatico che definire di parte e fazioso è un puro eufemismo. Vi dirò che io, al posto di Conte forse, avrei fatto molto peggio. Non possiamo proprio pretendere reazioni compassate e controllate da parte di Antonio Conte. Soprattutto se è vera, ed io non ho motivo di dubitarlo, la frase con cui Guida avrebbe risposto alle richieste di chiarimenti del tencico bianconero nel finale di partita di sabato sera. Ma ci rendiamo conto di cosa signfica una frase del genere???
E quanto pensate che si possa andare avanti così? Non è assolutamente concepibile che quando c'è un episodio a favore della Juventus, tutti attaccano la Juventus, mentre quando c'è un episodio contrario alla Juventus, tutti attaccano lo stesso la Juventus. Quindi la Juventus dovrebbe tacere e subire.
Su Marotta invece c'è ben altro da dire. Sorvoliamo sull'acquisto di Anelka, è evidente che il pensiero espresso sulla napoletanità di Guida è quantomeno inopportuno, come fu inopportuna la risposta data in occasione di Catania-Juventus (avremmo vinto lo stesso). Ecco, da un dirigente certe affermazioni non dovrebbero arrivare, o quantomeno non pubblicamente. Comunque per me lo Stile Juve poteva aver ragione di esistere ai tempi dell'Avvocato, mentre ora, dovendo combattere una vera e propria guerra santa, non è proprio più possibile praticarlo!!

Per quanto riguarda Mourinho, Thomas, secondo me non è affatto glaciale. La differenza è che mentre qui la stampa lo considerava un Dio e lo additava come il maestro della comunicazione, in Spagna lo considerano per quello che in realtà è, un grande allenatore, ma anche, passatemi il termine un grandissimo paraculo!

paratadizoff ha detto...

Perfetta sintonia con l'articolo di Thomas.
Se Conte non è in grado di affrontare serenamente una coferenza stampa nel dopo partita, allora lo si faccia tacere. Non ci sono giustificazioni nel presentarsi in sala stampa e parlare di arbitri. Peggio ancora se si passa alle carognate. Piaccia o non piaccia siamo la Juve e non una qualsiasi provinciale, o peggio ancora un club che vive di frustrazioni perchè non vince. Conte doveva parlare di calcio e dire la sua semplicemente sul rigore, senza entrare a gamba tesa in quel modo.
Marotta ha provato a dare una spiegazione tendendo la mano al designatore, ma purtroppo a caldo, i giornalisti, che fanno giustamente il loro lavoro, non l'hanno capita, ovvero voluta capire. Allora sarebbe stato meglio anche per Marotta tacere ovvero glissare con qualche battuta en passant.
I veri problemi della juve sono ben individuabili. In campo manca una punta che sappia coprire le magagne che in ogni macht capitano anche alle squadre forti. Il Napoli per questo ha Cavani. Fuori dal campo ci manca una televisione. Ci manca il megafono. Abbiamo perso anni preziosi azzerando quello che Moggi aveva capito per rintuzzare gli attacchi. Nei media di grande seguito, la rai è per le romane ed il Napoli. Mediaset riporta le incazzature di Galliani. La domenica sportiva è con bandiera nerazzurra. Sky è per tenere vivo l'interesse del campionato, pertanto al momento parteggia per il Napoli.
Chiudo con Mourinho. E' un gran comunicatore per squadre che vivono frustrazioni e provengono da mancate vittorie. In Spagna il problema non è la stampa, dove la sua immagine continua a vendere. Il problema per lui è il Real, un club glorioso che in Spagna comanda. Mou nella sua strategia ha provato a far passare il Real come meno potente del Barça e questo non è vero ed i tifosi merengue, con il proprio orgoglio non l'hanno accettato. Se Conte pensa di fare come Mou, secondo me ha sbagliato club. La Juve non ha bisogno di crearsi l'immagine della vittima. La Juve deve pensare a vincere e saper comunicare (anche lontano dai microfoni). Peccato per la punta che serviva che invece è volata in Turchia.
Un caro saluto per tutti.

Thomas ha detto...

Capisco il tuo sfogo, Danny.
In parte condivido anche quanto hai scritto.
 
Non importa se in questa occasione abbiamo opinioni differenti.
Lo sai come la penso: non ho mai cercato consensi, bensì opinioni. Meglio se differenti dalle mie. Le considero un’opportunità per confrontarsi e crescere.
 
La stima che nutro per Conte è enorme, difficilmente quantificabile.
Per me, però, sabato ha sbagliato.
 
Tempo fa scrissi un articolo su Del Bosque. Ha trascorso 35 anni della propria vita al Real Madrid, venne allontanato da Perez perché non portava la cravatta.
Nonostante avesse vinto la Champions League da tecnico.
In pratica, la sua colpa era stata quella di non essere un uomo affascinante.
 
In quel momento gli dev’essere caduto il mondo addosso, eppure non ha fatto una piega.
Per inciso: da allora ad oggi loro non ne hanno più conquistata una.
 
La classe di una persona la vedi anche e soprattutto dai momenti difficili.
 
Conte ha tutte le ragioni del mondo a lamentarsi, ma – opinione personale – lo fa in maniera sbagliata.
 
Sbraga, sbotta, sbuffa, urla come si fa nei bar sport o sui campetti di periferia.
 
Allena la Juventus, che ha sempre rappresentato (non è l’unica scoietà in questo senso, ovviamente) la nobiltà del calcio.
 
Se lo ricordi, in quelle situazioni.
 
Se si ritiene che da questo punto di vista non potrà migliorare (nessuno è perfetto), allora lo si “ingabbi” dopo i novanta minuti di gioco.
Punto.
 
Marotta ha pregi e difetti, ma non sempre riesce a muoversi bene in mezzo ad un diluvio di polemiche.
 
Quello che suggerisco è di individuare una figura in grado di recitare questo ruolo alla Juventus.
 
Hai presenti i negoziatori che trattano con i rapitori?
Ecco, ci vorrebbe qualcuno che riesca a reggere le pressioni in quegli istanti carichi di tensione per tirare fuori dal cilindro le risposte giuste.
 
Non dico, e non dirà mai, che la Juventus deve stare zitta.
Deve rispondere, ma nella giusta maniera.
Altrimenti si peggiora soltanto la situazione.
 
Mourinho?
E’bravo a comunicare, alcune sue bruciature sono passate alla storia.
Non soltanto in Italia, anche in Inghilterra, la patria del football.
Nel mio commento mi riferivo solo ed esclusivamente a quello.
Per il resto, non è in grado di reggere un contradditorio serio senza sbottare. La maggior parte delle sue conferenze stampa sono monologhi.
 
In Spagna ha sbagliato perché non ha cambiato disco: fare la parte della vittima al Real Madrid è come se Moratti negasse di fare una donazione di dieci euro ad una persona povera adducendo come scusa il dubbio di “non sapere se arriverà a fine mese”.

@Antonio: ho letto il tuo commento quando ormai stavo finendo questa risposta a Danny. Grazie!

Un abbraccio ad entrambi

Giuliano ha detto...

direi che sia Carrera che Alessio hanno dimostrato di essere più adatti alle interviste del dopo partita... Conte è un grande allenatore e sa scegliere i giocatori (Vidal, Giaccherini, Asamoah...), Marotta è un ottimo dirigente e dopo la bruciatura con Martinez è sempre stato molto attento ai soldi, però un muro come quello di Carrera davanti ai giornalisti è quello di cui avremmo bisogno. O magari anche la mitezza di Alessio: non dico necessariamente questi due, ma qualcuno che sappia presentarsi come loro.
Poi, per il resto, davanti ai ripetuti attacchi alla Juve (ripetuti e insensati) viene davvero voglia di smetterla con il calcio. Per quanto mi riguarda, è dal 1998, dal "rigore di Ronaldo", che ho smesso di parlare di calcio - lo faccio solo con persone fidate (quindi taglio fuori anche gente come i Viking, quelli degli incidenti di Parma per intenderci).

paratadizoff ha detto...

Pas de probleme Thomas. E' bello interagire quando la si pensa diversamente, confortante quando c'è coincidenza di vedute.
Del resto lo sfogo di Danny non è che sia poi molto diverso dal mio come tifoso. Ma dall'allenatore e dal dirigente della Juventus, si pretende un comportamento diverso.

@ per Giuliano. Forse però Conte dovrebbe ripensare il ritorno di Giovinco. Non vorrei buttare la croce sul ragazzo che comunque adesso ha 26 anni, però non è sufficiente essere un fuoriclasse a Parma. Deve lavorare mentalmente per esserlo anche in maglia bianconera. In questi mesi non lo ha dimostrato, cominciando già dalla scelta del numero di maglia. Mi auguro di fare ammenda a fine stagione su quanto adesso scritto.

Mi permetto di ribadire il parallelo nel precedente mio commento: nella juve in ricostruzione manca una punta di primo livello, come manca ancora una ricostruzione per affrontare i media. Su quest'ultimo punto i numeri sono dalla parte della Juve; siamo i tifosi più numerosi dello Stivale, pertanto dovremmo garantire anche le vendite. Se non si trova la strada per essere rappresentati degnamente in televisione, rischiamo di "impoverirci" e scivolare pian piano verso posizioni da provinciale.
Marotta nel suo intervento non ha detto una cosa infondata. Solo che in quel momento non è stato in grado di spiegarla bene. Forse però, non era nemmeno il momento per farlo.

Paolo ha detto...

Io sono dello stesso parere di Danny.
Pur odiando le polemiche, pur odiando le proteste sguaiate, pur detestando i piagnistei, a volte non si può rimanere inermi davanti ad un continuo linciaggio, ad ingiustizie palesi e ad accuse false ed infamanti.
L'intento è chiaro, fin dal principio: hanno individuato in Conte il vero artefice della rinascita bianconera. Fin dal gol di Muntari...
Sto cadendo nel complottismo e detesto anche quello.
Ma i segnali sono fin troppo chiari, cari amici.
Calciopoli/farsopoli iniziò così.
Detto questo, dovevamo vincere con Samp, Parma, Lazio e Genoa. E non avremmo rubato niente

Danny67 ha detto...

Ovviamente non c'è nessunissimo problema a pensarla divesamente, ci mancherebbe. Come dice anche Paratadizoff "E' bello interagire quando la si pensa diversamente, confortante quando c'è coincidenza di vedute"
In questo momento, vi confesso che "mi conforta" il fatto che almeno Paolo la pensi come me.
Penso che sia chiaro a tutti noi che le partite contro Samp, Lazio, Parma e Genova dovevano essere vinte indipendentemente da tutti i fattori esterni e da ogni episodio, ma i problemi della Juventus ormai li conosciamo, e purtroppo ce li terremo fino alla fine della stagione, visto che nel mercato di riparazione non si è provveduto minimamente a risolverli. Detto questo, prendendo spunto proprio dalla parole di Paolo, confermo che la situazione è estremamente chiara. Lo dicevo anche qualche giorno fa. Se non riesce a mantenere il rendimento in campo ai massimi livelli, e questo è molto arduo per due anni consecutivi, la Juventus è completamente in balia del sistema, sistema che ora non ha nemmeno più bisogno di prove alterate, di telefonate nascoste e di indagini più o meno illegali, per arrecarle danno. Ora basta accendere il fuoco della polemica antijuve sui giornali e nelle televisioni (e questo abbiamo visto come attraverso Infront S.r.l. e la gestione di tutte le immagini di ogni singolo episodio ormai è un gioco da ragazzi), per spingere le istituzioni calcistiche, FGCI, Lega e Procura federale ad agire contro la Juventus, infliggendo sanzioni e punizioni di ogni tipo senza che nessuno si opponga o gridi allo scandalo!!

Paolo ha detto...

Sarebbe anche divertente notare come le stesse cose vengano descritte diversamente anche nelle telecronache.
Perciò nelle stesse situazioni sentiamo dire TRAVOLTO oppure NON C'È FALLO. GRAZIATO DALL'ARBITRO oppure RISCHIA IL CARTELLINO. NETTO FUORIGIOCO oppure DIFFICILE VALUTARE. FALLO DA RIGORE oppure ACCENTUA LA CADUTA. GIUSTA AMMONIZIONE oppure L'ARBITRO USA IL BUON SENSO.

È un gioco, sia chiaro, e ne parlo con ironia. Però inizio a stancarmi di tutto ciò

Danny67 ha detto...

Purtroppo non è un gioco fratello, è la esatta descrizione di ciò che accade!!!!!!!!! Io sono veramente stanco.

Thomas ha detto...

Provo a fare un esempio pratico per spiegare meglio quanto potrebbe essere importante, a mio modo di vedere, la figura di un esperto di comunicazione nell’organigramma della Juventus.
 
Lo spunto mi viene dato dalla gara giocata a Catania.
 
Il pubblico era inferocito per gli errori dell’arbitro e per la corsa della panchina juventina verso il guardalinee negli episodi incriminati.
 
Ecco cosa è accaduto dopo la gara:
Alessio è stato preso di mira da un giornalista qualsiasi, che si è comportato in modo arrogante e maleducato. Il tecnico in seconda, una persona estremamente gentile, si è trovato in difficoltà. SBAGLIATO;
Conte, probabilmente, al suo posto si sarebbe sbranato vivo il giornalista in questione. SBAGLIATO;
Marotta ha rilasciato quelle dichiarazioni, divenute ormai celebri, sulla capacità della Juventus di poter ribaltare comunque i risultati a proprio sfavore. SBAGLIATO.
 
Ecco, invece, cosa sarebbe potuto accadere se al loro posto ci fosse stato un ipotetico responsabile della comunicazione juventina:
 
“Scusi, lei chi è? Per cortesia, si alzi, si qualifichi e si faccia inquadrare dalle telecamere. Dopodiché ripeta pure la sua domanda”.
Secondo voi lo avrebbe fatto o, per essere chiari, si sarebbe cagato addosso?
In quanti oggi si comportano da “leoni” perché comunque nessuno li tira mai in ballo direttamente?
 
“Siamo dispiaciuti per quanto accaduto sul campo di gioco. I nostri ragazzi hanno sbagliato ad uscire dall’area tecnica, si tratta di un fatto che non si ripeterà più. Capiamo la rabbia del Catania e dei propri tifosi, ma noi – come Juventus – non c’entriamo nulla. Ci auguriamo che nella gara di ritorno l’arbitro designato e i suoi collaboratori non commetteranno più errori del genere”.
Goccia dopo goccia, giorno dopo giorno, poco alla volta le cose cambiano. La gente vuole la chiarezza, non l’arroganza, la superbia o il vittimismo.
 
Viceversa, i rapporti di forza tra i club vanno cambiati dietro le quinte, non davanti ad una telecamera.
Conte, Marotta e chi per loro in questi discorsi non c’entrano nulla.
Qui si sta parlando solo di dare un’immagine diversa del club.
Uno stile

Danny67 ha detto...

Thomas, forse quello che tu suggerisci potrebbe cambiare le cose, ma io, in tutta onestà non ne sarei così convinto o almeno non completamente. Mi spiego parlando nel caso specifico da te supposto.
Forse chiedere al giornalista di alzarsi e di qualificarsi può essere un deterrente, ma visto ciò che molti pseudogiornalisti di testate importantissime si permettono di scrivere sulla Juventus, firmandosi senza temere alcunchè mi fa pensare che, a parte qualche piccolo cronista di testate pressochè sconosciute tutti gli altri si sentano sufficientemente protetti da poter dire e scrivere ciò che vogliono senza aver paura di chissà quali ripercussioni sul piano lavorativo. Per quanto riguarda eventuali dichiarazioni di fine gara in cui ci si dichiara dispiaciuti e ci si augura che nella partita di ritorno non ci siano più errori arbitrali così clamorosi, in un paese civile questo sarebbe il miglio modo per affrontare la questione ma è molto probabile che in Italia il pensiero comune del tifoso medio sarebbe questo: Ma tu guarda questi che faccia che hanno..prima rubano e poi ci prendono pure in giro facendo finta di essere dispiaciuti. Io non so quale potrebbe essere la soluzione per uscire da questo vicolo cieco della comunicazione mediatica in cui siamo entrati e temo sia molto difficile da trovare.

Paolo ha detto...

@Thomas
Il tuo punto di vista era molto chiaro anche senza esempi. Ed é ampiamente condivisibile.
Ma al momento attuale non c'è una figura di esperto di comunicazione nella Juventus. Anzi sembra non esserci nemmeno un abbozzo di strategia per difendersi dagli attacchi che ormai arrivano da tutte le parti.
In questa ottica vedo molto umana e comprensibile la reazione di Antonio Conte. Forse sbagliata nei modi, forse senza 'stile', forse inutile. Ma comprensibile e per questo, da me, condivisibile.
Tutto questo finché la società non troverà il modo di tutelare la propria immagine e i propri tesserati.
Ma siamo sicuri anche trovando il modo adeguato questo possa essere sufficiente? Ho i miei dubbi

Thomas ha detto...

Paolo e Danny, stasera vi rispondero', promesso. Ora, dal callulare, farei fatica.

Amo discussioni come queste, grazie. A voi e agli altri amici.

Danny67 ha detto...

Tranquillo Thomas, quando puoi, nessun problema.
Un grande abbraccio

MauryTBN ha detto...

Il tuo discorso non fa una piega Thomas, ma in questo paese un presidente colpito da Daspo come Preziosi può permettersi di dare lezioni di etica e invocare l'ufficio indagini. Chi è moderato e rispettoso passa per fesso, chi fa baccano come Pulvirenti è rispettato. Io in caso di polemiche sceglierei o un prudente silenzio o risposte feroci alla Mourinho. A forza di risposte feroci però si creerebbe un clima come quello post Milan-Juve dell'anno scorso, tensione e fiumi di veleni. Quindi...meglio tacere, forse.

Thomas ha detto...

Dipende dal tipo di giornalista, Danny. Proprio come hai scritto tu.

Quello “sconosciuto”, una volta ripreso nella maniera che ti ho esemplificato prima, diventa rosso dalla vergogna e poi scompare dalla vista dei presenti in sala scivolando lentamente sotto la sedia.

L'altro, quello che pensa di avere il mondo in pugno (oppure sul suo taccuino), va trattato in un altro modo.

Premetto: stiamo parlando di casi in cui alcune persone non agiscono con professionalità, serietà e trasparenza.

Anche qui ripeto un evento già citato in passato: poco meno di un anno fa, al termine della sessione di calciomercato invernale, Adriano Galliani alzò la cornetta e fece pressioni per modificare il voto che la “Gazzetta dello Sport” avrebbe voluto attribuire alle operazioni concluse dal Milan.
Stiamo parlando di un 6,5 al posto di un 6 stiracchiato.

Era saltata la trattativa tra i rossoneri e il Manchester City per Tévez, Maxi Lopez era stato rinchiuso in un hotel per poi venire liberato esattamente 365 giorni fa (27 gennaio 2012).

Ovviamente se ne parlo è perché l'ho letto (Guerin Sportivo, documentato da un giornalista “vero”).

Bene: piaccia o non piaccia, è così che si fa.
Si parla con chi di dovere, non ti sporchi le mani sbraitando contro il primo che capita.

Galliani da questo punto di vista è esagerato, naturalmente non condivido tutte queste attenzioni per una cavolata del genere (sul campo, poi, non era cambiato praticamente niente).

Ho tirato fuori questo esempio per spiegare come la penso: la “sostanza” dei fatti non la cambi davanti alle telecamere, ma dietro le quinte.

La “forma”, invece, la devi curare per apparire nel miglior modo possibile di fronte agli altri.

La Juventus è arrabbiata per quello che è successo contro il Genoa?
Bene, lo faccia capire a chiare lettere, semplici, educate, per poi agire nei “canali” giusti.

Le guerre le vincono i soldati che uccidono più nemici in trincea oppure i generali che pianificano le strategie?

Un quotidiano fa lo spiritoso?
Benissimo: lo fai parlare solo con Storari e rilasci le esclusive più importanti al diretto concorrente.

Gli passi le soffiate sbagliate in tema di mercato o rinnovi contrattuali e gli fai fare delle sane figure di merda.

Come la mettiamo? Chi deve chinare la testa a quel punto?

La Juventus si è mai comportata in questo modo?
Cosa pensano a Torino, di cambiare il corso delle cose sbraitando come dei folli?

Ma ci rendiamo conto che hanno squalificato Chiellini?
Chiellini!!! Era in tribuna in giacca, cappello e sciarpa...

Io non solo non farei ricorso, ma gli farei pagare una multa salatissima!!!
Ma stiamo scherzando?

E' sceso sul campo invasato come il peggiore dei tifosi per protestare.
Ma che cazzo ci faceva lì?
Siamo riusciti a fare una figura barbina di fronte al mondo intero.

Se gli altri oltrepassano le regole e non vengono puniti, io mi devo adeguare a loro e poi arrabbiare se mi stangano?
No, devo continuare a comportarmi bene e chiedere con forza che vengano applicate.

La Juventus non conta in Federazione?
Me la devo prendere con la Federazione oppure devo iniziare a pensare che non abbiamo gente in grado di mettere i piedi in testa a queste persone?
Chi mi sa rispondere, sinceramente?

La (mia) realtà è che abbiamo fatto schifo contro Sampdoria e Genoa, che non siamo riusciti a vincere contro squadre modestissimo ridotte in dieci uomini, a casa nostra, che eravamo nervosi e che ci siamo comportati come l'Inter che tanto critichiamo.

La Juventus da anni non sa curare la sua “forma”, e si occupa male della “sostanza”.
E con questo ho risposto anche a Paolo e Maury ;-)

Un abbraccio a tutti!
Avanti il prossimo :-)

Thomas ha detto...

Vabbè, oggi è il 28 gennaio, non il 27.
Me ne sono accorto soltanto adesso, perdonatemi.
E' stanchezza, lo giuro ;-)

Danny67 ha detto...

Dunque andiamo per gradi:
Sicuramente, ciò che ha fatto Chiellini lo ritengo assurdo anche io, e pertanto anche se la sua sqaulifica sarà indolore, visto che la sconterà da infortunato, lo multerei in maniera salata perchè non si può permettere di fare una cosa del genere. Come già detto ritengo totalmente fuori luogo le frasi di Marotta relativamente alla provenienza dell'arbitro, sottolineando che, nel caso, avrebbe dovuto esprimere dubbi sulla designazione prima della gara.
Il comportamento di Conte, anche se eccessivo, è, a parer mio ampiamente giustificato da tutto ciò di cui ho scritto ieri. Bonucci ha sbagliato ma nella trance agonistica può accadere di esagerare, anche se, mi permetto di esprimere dubbi sul referto dell'arbitro il quale, vista la frase che gli è stata attribuita, non mi sorprenderei affatto se avesse voluto "vendicarsi" esagerando nella descrizione dei fatti. Comunque, al di là di questo io, ma penso tutti i tifosi Juventini, non mi lamento per le sanzioni subite in quanto sono, alla luce dei fatti, meritate.
Sono pienamente d'accordo sul fatto che con Genoa e Sampdoria la juve non abbia vinto per colpe proprie, però è anche vero che il genoa non meritava di pareggiare ma di perdere così come è vero che se ci sono 4 rigori in una partita tu arbitro li devi fischiare e basta.
Ti do ragione anche sul fatto che con i quotidiani sportivi e le emittenti televisive devi lavorare dietro le quinte per avere un tattamento imparziale ed obiettivo anche se qui ci sono da dire due cose: 1) perchè i peggiori detrattori della Juventus scrivono, se si eccettua repubblica, sui giornali di cui la Famiglia Agnelli è azionista?
2) per quanto riguarda le televisioni, chi le gestisce, e chi le finanzia riesce ad essere molto più forte e potente della Juventus, quindi lì il discorso sarebbe molto più complesso.

Per quanto riguarda questa tua affermazione:
"La Juventus non conta in Federazione?
Me la devo prendere con la Federazione oppure devo iniziare a pensare che non abbiamo gente in grado di mettere i piedi in testa a queste persone?
Chi mi sa rispondere, sinceramente?"
E' chiaro che è come dici tu, non abbiamo gente in grado di mettere i piedi in testa a questa gente così come a quelli della Lega, ma è altrettanto evidente che queste due "istituzioni" sono composte da un gruppo di potere, anch'esso molto più forte di noi (asse Roma-Napoli-Milano), coalizzato ed unito propio per mettere ai margini la Juventus e distruggerne ogni tentativo di diventare quello che Andrea Agnelli desidera e per cui sta lavorando.
Certo, in quest'ottica non si capisce proprio il voto ad Abete di Andrea alle elezioni del presidente federale, ma non si può negare che siamo in evidente posizione di minoranza.

paratadizoff ha detto...

Solo a scopo mnemonico, vorrei contribuire a ripescare in voi quanto accadde sempre contro il Genoa nel dopo gara del 1994. Famoso gol fantasma di Galante. Spero che Thomas mi perdoni se segnalo il mio pezzo sul mio blog per chi fosse interessato ad approfondire, ma copiarlo qui mi sembra sgradevole per chi mi ospita. Confido anche nel fatto che Thomas sicuramente non penserà ad una autopromozione da blogger. Non mi appartiene.
Forse alcuni personaggi di oggi potrebbero imparare qualcosa da quella Juve, dove comunque Conte c'era.
Saluti

Thomas ha detto...

Copialo pure, Antonio.
Con il link di rimando anche al tuo blog.

Grazie per il pensiero.
Rispondero' piu' tardi

Paolo ha detto...

Io penso che la situazione sia parecchio complessa.
Con le elezioni in federazione e in lega si è scelto di lasciare tutto invariato, nonostante lo stato comatoso del calcio italiano.
La Juventus è stata in entrambi i casi messa all'angolo.
I consiglieri di lega sono, guarda caso, proprio i presidenti che si scagliano con veemenza contro la squadra bianconera.
La giustizia sportiva è sotto gli occhi di tutti: l'unico vero squalificato per il calcioscommesse è stato Conte. Per gli altri o si è insabbiato, o si è rinviato, o si è assolto per manifesta inattendibilità degli accusatori. Gli stessi che accusavano Conte, per inciso. E non mi soffermo sul modo in cui l'argomento è trattato dai media.

Alcuni allenatori non vengono squalificati nonostante numerose espulsioni.

Le dichiarazioni di fuoco contro altre società o contro gli arbitri vengono definite legittime o vergognose a seconda di chi le pronuncia.

In un quadro a tinte così fosche aggiungiamo che da qualche partita i rigori contro la Juventus vengono ignorati dagli arbitri. Non mi attacco agli arbitraggi, ma contro Sampdoria, Lazio e Genoa gli episodi a sfavore sono stati numerosi, o sbaglio?. Anche se la squadra gioca male, se ci sono rigori a favore, fossero anche 8 a partita, l'arbitro li deve fischiare.

C'è da dire che la pressione alla quale è sottoposto Antonio Conte è indubbiamente elevata: vittima di un'ingiustizia palese e per questo continuamente dileggiato e criticato oltre ogni limite, adesso anche da molti tifosi. Magari è anche nervoso per il mercato, non saprei.
Certo, essere insultato perché vincente è da mettere in conto. Ma essere continuamente ritenuto colpevole di qualcosa che non ha mai commesso, nonostante una lunga squalifica...

Sono pienamente d'accordo sulla assoluta necessità di un preciso codice di comportamento, sulla priorità di un piano di difesa efficace ma non plateale, magari lavorando sottotraccia.
Però sono certo che una telefonata come quella, citata da Thomas, di Galliani circa il voto al mercato, se fatta da un esponente della Juventus sarebbe finita in prima pagina come indebita e vergognosa pressione o tentativo di condizionare il lavoro dei giornalisti. Vedo nero? Forse sì, ma d'altronde anche Moggi era una mago del muoversi nell'ombra e allentare la pressione su allenatore e squadra esponendosi in prima persona. Ma sappiamo tutti com'è finita.

Un ultima osservazione. Anche il capo dell'AIA non si è espresso sull'intervento di Granqvist. In tanti hanno dubitato che fosse fallo da rigore. Davanti a queste cose viene da pensare che quando c'è di mezzo la Juventus si può anche negare l'evidenza sapendo che tutti sono d'accordo.

Sarebbe stupido non riconoscere che, se la squadra segnasse qualche gol in più e facesse qualche errore in meno in difesa, la classifica sarebbe ben diversa. Ma credo che il problema degli arbitraggi sarebbe stato ugualmente evidente, anche se non decisivo.

Danny67 ha detto...

Carissimo Paolo, mi trovi d'accordo anche sulle virgole. Certo, la situazione è molto complicata e di non facile soluzione. Temo sinceramente che non sarà risolvibile per ancora diverso tempo, tempo nel quale saremo esposti al fuoco nemico, avendo, come unica difesa, la superiorità sul campo che però potrebbe non bastare.

Thomas ha detto...

Vi rispondo a pochi minuti dall'inizio della gara contro la Lazio. Su questo argomento, ormai, ci siamo detti tutto.

A meno che qualcuno non abbia voglia di aggiungere qualcosa (sarebbe il benvenuto), direi di provare a voltare pagina.

Invito tutti, comunque, ad andare a leggere l'articolo citato da Antonio nel suo blog.

E di seguirlo con costanza: ho sempre sostenuto che scrive benissimo.

Un abbraccio e forza Juve!