Se Antonio Conte, con una buona dose di orgoglio, lo scorso sabato sera esultava per la prova positiva della sua Juventus, capace di non crollare sotto i colpi di una Lazio in superiorità numerica per buona parte del match, la stessa cosa è capitata qualche ora dopo anche a Rudi Garcia. Il tecnico francese, rientrato da Verona con tre punti utili alla Roma per ridurre il distacco da Madama, ha dimostrato con i fatti di non voler abbandonare i propri sogni di gloria: “La Juve è forte ma non imbattibile, dovremo farci trovare pronti se caleranno”.
Domenica si è chiusa una settimana più nera che bianca per la Vecchia Signora: dall'eliminazione in Coppa Italia per mano dei giallorossi sino al pareggio ottenuto contro la Lazio che ha ridato fiato alle speranze di Totti e compagni, passando per le polemiche che hanno accompagnato il mancato scambio con l'Inter tra Vucinic e Guarin, non si può certo dire che le ultime giornate di Madama siano state vissute all'insegna della tranquillità.
Se ci trovassimo in una nazione diverso dall'Italia si potrebbe parlare, a ragion veduta, di una pausa fisiologica dei bianconeri dopo aver inanellato la bellezza di dodici successi consecutivi. Visto, però, che ci troviamo nel Belpaese, ecco che la frenata della Juventus ha dato luogo a processi di ogni genere e generato allarmismi intorno al gruppo di Conte probabilmente eccessivi.
Niente a che vedere, comunque, con quanto era stato detto e scritto all'indomani della sconfitta patita a Firenze dalla Vecchia Signora. Risultato e andamento della gara fecero gridare allo scandalo, alla fine di un ciclo di vittorie iniziato da soli due anni. Cosa è accaduto dopo quella trasferta è ancora sotto gli occhi di tutti.
Una piccola provocazione: e se Conte avesse optato per schierare contro la Roma la formazione titolare, al posto di una versione largamente rimaneggiata, cosa sarebbe potuto accadere? Indubbiamente la sua squadra avrebbe avuto maggiori opportunità per passare il turno in Coppa Italia, ma non è da escludere che lo sforzo infrasettimanale si sarebbe fatto sentire nelle gambe dei giocatori durante la faticosa gara affrontata il successivo sabato sera.
Il campionato non è mai stato chiuso in precedenza, così come adesso non è stato riaperto. A questo punto la domanda sorge spontanea: una società navigata ed esperta come quella bianconera può farsi prendere dal panico per la paura di dilapidare il vantaggio accumulato sulla Roma nel girone d'andata?
A questo proposito va ricordato come gli allunghi e i rallentamenti sono l'essenza di una corsa a tappe come il campionato. E Madama, che nel corso degli anni ha collezionato il maggior numero di successi in questa competizione, lo sa benissimo. Lo stimolo di una possibile conquista del terzo scudetto consecutivo difficilmente passerà in secondo piano rispetto al desiderio di alzare un'Europa League allo “Juventus Stadium”.
In sintesi, nel fine settimana calcistico appena concluso non è accaduto nulla di eclatante. Per le emozioni vere bisognerà attendere ancora un po' di tempo, vale a dire quando il numero delle giornate diminuiranno e i punti inizieranno a pesare come macigni.
All'orizzonte, nel frattempo, spunta un'altra Juventus-Inter. Non si tratterà di una gara decisiva ai fini dell'assegnazione dello scudetto, ma è certo che gli spunti di discussione non mancheranno...
Domenica si è chiusa una settimana più nera che bianca per la Vecchia Signora: dall'eliminazione in Coppa Italia per mano dei giallorossi sino al pareggio ottenuto contro la Lazio che ha ridato fiato alle speranze di Totti e compagni, passando per le polemiche che hanno accompagnato il mancato scambio con l'Inter tra Vucinic e Guarin, non si può certo dire che le ultime giornate di Madama siano state vissute all'insegna della tranquillità.
Se ci trovassimo in una nazione diverso dall'Italia si potrebbe parlare, a ragion veduta, di una pausa fisiologica dei bianconeri dopo aver inanellato la bellezza di dodici successi consecutivi. Visto, però, che ci troviamo nel Belpaese, ecco che la frenata della Juventus ha dato luogo a processi di ogni genere e generato allarmismi intorno al gruppo di Conte probabilmente eccessivi.
Niente a che vedere, comunque, con quanto era stato detto e scritto all'indomani della sconfitta patita a Firenze dalla Vecchia Signora. Risultato e andamento della gara fecero gridare allo scandalo, alla fine di un ciclo di vittorie iniziato da soli due anni. Cosa è accaduto dopo quella trasferta è ancora sotto gli occhi di tutti.
Una piccola provocazione: e se Conte avesse optato per schierare contro la Roma la formazione titolare, al posto di una versione largamente rimaneggiata, cosa sarebbe potuto accadere? Indubbiamente la sua squadra avrebbe avuto maggiori opportunità per passare il turno in Coppa Italia, ma non è da escludere che lo sforzo infrasettimanale si sarebbe fatto sentire nelle gambe dei giocatori durante la faticosa gara affrontata il successivo sabato sera.
Il campionato non è mai stato chiuso in precedenza, così come adesso non è stato riaperto. A questo punto la domanda sorge spontanea: una società navigata ed esperta come quella bianconera può farsi prendere dal panico per la paura di dilapidare il vantaggio accumulato sulla Roma nel girone d'andata?
A questo proposito va ricordato come gli allunghi e i rallentamenti sono l'essenza di una corsa a tappe come il campionato. E Madama, che nel corso degli anni ha collezionato il maggior numero di successi in questa competizione, lo sa benissimo. Lo stimolo di una possibile conquista del terzo scudetto consecutivo difficilmente passerà in secondo piano rispetto al desiderio di alzare un'Europa League allo “Juventus Stadium”.
In sintesi, nel fine settimana calcistico appena concluso non è accaduto nulla di eclatante. Per le emozioni vere bisognerà attendere ancora un po' di tempo, vale a dire quando il numero delle giornate diminuiranno e i punti inizieranno a pesare come macigni.
All'orizzonte, nel frattempo, spunta un'altra Juventus-Inter. Non si tratterà di una gara decisiva ai fini dell'assegnazione dello scudetto, ma è certo che gli spunti di discussione non mancheranno...
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6 commenti:
Pienamente d'accordo Thomas. Il campionato non era chiuso prima e non è riaperto adesso. Al di là delle circostanze specifiche della settimana appena passata (squadra rimaneggiata schierata in Coppa Italia con sussegente eliminazione e rimonta in dieci contro la Lazio)ci sono alcune cose però da sottolineare. La Juventus sembra avere in questo periodo un leggero appanamento sul piano fisico, cosa che era avvenuta durante il mese di gennaio anche negli anni scorsi, ma, cosa un pò più preoccupante, sembra soprattutto avere di nuovo quelle amnesia difensive già viste nella gare precedenti alla sconfitta con la Fiorentina. Amnesie che dopo la debacle toscana sembravano essere sparite, ma che invece, nelle partite con Cagliari, Sampdoria, Roma e Lazio, sono ritornate. Ora ci auguriamo tutti che fin dalla prossima sfida con l'Inter certi errori di distrazione ritornino ad essere solo dei lontani ricordi.
sul mercato sono un po' combattuto tra due idee: da una parte sono contento di vedere la Juve attenta al bilancio (Higuain lo trattavamo per venti milioni, certo che se poi arriva uno che spara il doppio della cifra...), dall'altra parte vedere ancora Giovinco in campo mi mette l'ansia (secondo me Benatia andava espulso, non per questioni di regolamento ma perché, avendo lì Giovinco, poteva anche lasciarlo andare - o tirava fuori o finiva sulla linea di fondo, al massimo avrebbe passato la palla al portiere) (ogni tanto segna, però: come col Milan, bisogna dirlo).
Quanto all'Inter, un altro centravanti fantasista come Tavaroli sarà difficile da trovare. Uno che ti fa vincere gli scudetti, mica si scherza.
(a proposito, gioca ancora Tavaroli?)
@Danny, senza voler mettere in croce nessuno, provo a fare un nome: Ogbonna.
Non ho ancora capito il suo reale valore (si intuisce che ha mezzi importanti), pero' ho l'impressione che non si trovi a proprio agio nella difesa a 3
Giovinco mette in ansia anche me, Giuliano :-)
Un abbraccio ad entrambi
@Thomas
Anche io penso che Ogbonna non va bene per la difesa a tre e se proprio ci deve stare è meglio al centro.
@Giuliano
Tavaroli non gioca più ed ho l'impressione che se anche ricominciasse a giocare non starebbe più dalla parte di chi ha cercato di gettargli addosso ogni responsabilità delle "spiate".
ok, adesso che è arrivato Osvaldo sappiamo con certezza che cosa ha detto Conte dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia...
(senza bisogno dei sottotitoli...)
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