Spulciando tra le notizie e le
indiscrezioni all'interno della cronaca quotidiana non si riesce
ancora a capire il nome dell'allenatore che siederà sulla panchina
della Juventus nella prossima stagione. Nel frattempo quest'ultimo
campionato vinto dalla Vecchia Signora è già pronto per entrare
nella storia del calcio nostrano. La quota dei cento punti (e oltre,
Cagliari permettendo) in classifica è ormai a portata di mano, dato
che Madama ha superato quasi tutti gli ostacoli con una velocità
tale da riuscire a battere ed abbattere record su record.
Per i sostenitori bianconeri le
soddisfazioni non sono certo mancate, sceglierne una sola tra le
tante è realmente difficile. Forse risulterebbe più semplice citare
l'ultima in versione cronologico, vale a dire la rete segnata da
Osvaldo contro la Roma nei minuti di recupero della gara recentemente
disputata allo stadio "Olimpico".
A mischiare le carte ed agitare
i sentimenti in casa juventina, però, ha pensato la querelle nata
col tecnico leccese. Il contratto stipulato tra Conte e la Juventus
dovrebbe legare le parti ancora per un anno, ma è ampiamente
risaputo che nell'ambiente pallonaro l'unica cosa che conta è la
volontà reciproca, o meno, di proseguire un rapporto di lavoro.
Mettendo temporaneamente da
parte le influenze del cuore, ciò che in concreto prevale in casi
simili è la ragione. I dubbi e le esternazioni manifestati da Conte
stonano con il momento estremamente felice vissuto dal pianeta
bianconero, una gioia conquistata dopo una lunghissima serie di
successi conseguiti sui campi di tutta Italia nel corso di questi
ultimi tre anni.
I meriti dell'allenatore leccese
sono indubbi, ma anche quelli della società non vanno trascurati.
Era proprio necessario, per Conte, parlare del proprio futuro davanti
al mondo intero senza limitarsi a farlo nel più stretto riserbo con
i soli vertici societari? I "rumori del nemico", che spesso
sente provenire dall'esterno, questa volta provengono dal ventre del
suo club? Oppure l'allenatore ha semplicemente il sentore di non
poter ripetere una simile stagione, avendo fatto il massimo in Italia
e immaginando di non riuscire a percorrere molta strada in Europa il
prossimo anno?
Qualunque sia il motivo che ha
creato questa situazione di stallo e nella speranza che - per tutti -
la soluzione positiva arrivi al più presto, l'augurio da inoltrare
alla Vecchia Signora è quello di continuare il percorso di crescita
esponenziale iniziato da tre anni a questa parte. Senza dimenticare
che è anche dalla gestione di situazioni come questa che il mondo
esterno giudica la grandezza di un club.
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4 commenti:
Quello che pensa Conte direi che lo sanno tutti: 1)dopo una stagione come questa, l'unico modo per migliorare è vincere la Champions 2)molti giocatori vengono da tre anni tiratissimi, e l'età ricomincia ad essere alta (Lichtsteiner e Chiellini hanno compiuto i trenta, Barzagli ne ha 33, Llorente e Tevez 29...)
Bisognerebbe "tagliar teste" e ripartire con una rosa nuova, sarebbe una scommessa da giocare, ma Conte non mi sembra che sia capace di fare il "tagliatore di teste". Purtroppo il calcio è spietato, c'è il momento in cui bisogna dire addio anche ai giocatori più amati, è capitato anche a Conte.
Vedremo, spero comunque che l'allenatore eventualmente NON lo scelga Marotta, se no arriva un altro Del Neri (uno Spalletti, tanto per non fare nomi).
Divertente la trovata di alcuni giornali, l'ipotesi Allegri: hanno appena rinnovato il contratto a Pirlo, ce li vedo proprio insieme.
Detto tra i denti, Giuliano, più che le motivazioni mi fa dubitare il modo attraverso il quale Conte ha esternato i propri dubbi.
Mi sembrano quelli tipici di chi ha voglia di andarsene via.
Se ho un buon rapporto con la mia società perché devo urlare ai quattro venti quello che le chiedo?
Come mai non lo faccio in separata sede, a telecamere spente e taccuini chiusi?
E' vero che Conte non è nuovo a questi atteggiamenti, ma dopo quanto accaduto lo scorso anno quelli attuali mi sembrano decisamente fuori luogo.
Un abbraccio!
sì, è questo il vero difetto di Conte, lavora benissimo ma interviste e conferenze sono il suo punto debole. Forse qualche lettura in più gli avrebbe fatto bene, tanto più che non credo che in privato sia così, sembra un'ottima persona di buon carattere quando lo si vede in famiglia.
Sembrava molto migliorato, il finale di stagione però lo ha visto ricominciare. Qui deve migliorarsi, e non poco, perché se davvero vuole andar via dalla Juve non può sperare di trovare ovunque lo stesso affetto che gli diamo noi.
Ormai, dopo le dichiarazioni di Marotta di questa mattina (su tuttojuve.com), credo proprio che le speranze siano riddotte al lumicino. Io temo solo una cosa: che vada al milan. Sarebbe veramente grave se ciò accadesse.
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