sabato 14 settembre 2013

Inter-Juve accende il campionato


Dopo la sosta causata dagli impegni della Nazionale di Cesare Prandelli, sabato riprenderà il campionato di serie A. Per la seconda volta consecutiva l'incontro di cartello della giornata riguarderà ancora la Juventus, ospite a Milano della neonata Inter di Walter Mazzarri. Se nel corso della seconda tappa della manifestazione i bianconeri si sono sbarazzati agevolmente della Lazio, in quella che sta per iniziare potrebbero trovare nei nerazzurri un ostacolo particolarmente duro da superare.

Nel calcio nostrano le partite tra Madama e l'Inter vengono considerate alla stregua di un vero e proprio derby. In ballo, infatti, non c'è soltanto la contabilità degli scudetti vinti, reclamati, tolti o aggiunti da una parte e dall'altra, quanto piuttosto una rivalità tra i club che negli ultimi anni è cresciuta così tanto da uscire dal rettangolo verde per poi entrare nelle aule dei tribunali.

Accompagnata dalle interviste di rito ai vari Luigi Simoni, Mark Iuliano e Ronaldo (Luís Nazário de Lima), i principali protagonisti del famoso scontro del lontano aprile del 1998, quella di sabato prossimo sarà l'occasione per testare l'effettiva consistenza della formazione milanese. Se della squadra di Conte si conoscono già pregi e difetti e restano da scoprire soltanto i nuovi arrivati Ogbonna e Llorente, ciò che incuriosisce dell'Inter è capire quanta sostanza c'è dietro il saldo delle reti maturato nelle due prime gare giocate in questo campionato: cinque gol segnati e zero subiti. La persona che meglio di altre potrebbe aiutare a risolvere (o dissolvere) questo dubbio è certamente l'argentino Tévez, la punta che ha aggiunto all'attacco bianconero quel pizzico di cattiveria sotto porta che era mancata nelle scorse stagioni. A Mazzarri e Conte, riconosciuti da ambo le parti come il valore aggiunto delle rispettive società, spetterà il compito di dare ulteriore sostanza ad un match che per sua natura ne ha già abbastanza. 

La gara che chiuderà la domenica del pallone sarà un derby reale, quello della Lanterna che vedrà opposte Sampdoria e Genoa, antipasto di un'altra stracittadina importante, quella tra Roma e Lazio, che animerà la prossima puntata del campionato. Una curiosità: i giallorossi di Rudi Garcia sinora hanno marciato alla stessa velocità dell'Inter. Considerando come le due società si sono comportate nel recente passato è giusto riconoscere, almeno in questa fase iniziale, la bontà del lavoro dei loro nuovi tecnici. Lo scontro tra Milan e Napoli metterà la parola fine alle partite previste tra poco più di una settimana. Visto che ci troviamo ancora all'alba di un'annata sportiva importante e densa di appuntamenti, si può dire che gli appassionati non hanno di che lamentarsi. Senza dimenticare, oltretutto, che l'Italia di Prandelli può già permettersi di scegliere la struttura nella quale alloggerà in Brasile nell'estate del 2014.

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6 commenti:

Entius ha detto...

In bocca al lupo per stasera e... speriamo che vincano gli sfavoriti... FORZA INTER !!!

Thomas ha detto...

Porca miseria che gufata, Vincenzo...
;-)

Un abbraccio sincero.
A presto!

Ps: «Vinca la Juve o vinca il migliore? Sono fortunato, spesso le due cose coincidono» (cit. Avv. Gianni Agnelli)

Giuliano ha detto...

1-1 ... no, fammi fare due conti: i nostri scudetti sono 31, quelli dell'Inter sono 13. Dunque, doveva uscire un 3-1, magari come quello dell'anno scorso
:-)

Thomas ha detto...

Non sarebbe stato male, Giuliano...
Ottima idea (e abbinamento)
;-)

Un abbraccio!

Paolo ha detto...

Perfettamente d'accordo con Giuliano.

Riguardo la partita: non è stata bella, ma la reazione dopo il gol subito è stata da grande squadra.
Aspettando Llorente e Ogbonna: spero che con il gran numero di partite in poche settimane ci sarà spazio anche per loro. Un po' mi preoccupa il fatto che Conte preferisca far giocare Vucinic e Barzagli al 50% di condizione piuttosto che i due nuovi acquisti

Danny67 ha detto...

Condivido quanto scritto da Paolo. Comincio a pensare che in tutto quello che si dice su Llorente ci sia un fondo di verità. Al di là del fatto che gli manca il ritmo partita probabilmente il ragazzo non è particolarmente gradito a Conte. Mi auguro che non sia così perchè ciò indicherebbe che l'acquisto di Fernando è stato fatto senza la sua approvazione. In tal caso l'errore della cessione di Matri è ancora più grave. Tevez è un fenomeno, ma da solo non basta.