 
Edwin VAN DER SAR
16 ore fa
 Quella iniziata domenica scorsa con la trasferta a Genova contro la Sampdoria doveva essere la settimana della "verità" per la Juventus, sia in campionato che in coppa Italia.
Quella iniziata domenica scorsa con la trasferta a Genova contro la Sampdoria doveva essere la settimana della "verità" per la Juventus, sia in campionato che in coppa Italia.
 "Arrivai alla Juve e mi trovai davanti Michel Platini. Fate un po’ voi...". Questo è stato il triste destino bianconero di Beniamino Vignola, talentuoso centrocampista acquistato nell'estate del 1983 da Madama quando ancora militava tra le fila dell'Avellino. "Temevo di marcire in panchina, ma riuscii lo stesso a graffiare. Segnai il primo gol nella finale di coppa Coppe ’84, a Basilea contro il Porto. Contribuii allo scudetto dello stesso anno e poi alla coppa Campioni ’85. Ora mi godo il ricordo di essere stato il vice-Platini e di averci più volte giocato assieme. Non è poco".
"Arrivai alla Juve e mi trovai davanti Michel Platini. Fate un po’ voi...". Questo è stato il triste destino bianconero di Beniamino Vignola, talentuoso centrocampista acquistato nell'estate del 1983 da Madama quando ancora militava tra le fila dell'Avellino. "Temevo di marcire in panchina, ma riuscii lo stesso a graffiare. Segnai il primo gol nella finale di coppa Coppe ’84, a Basilea contro il Porto. Contribuii allo scudetto dello stesso anno e poi alla coppa Campioni ’85. Ora mi godo il ricordo di essere stato il vice-Platini e di averci più volte giocato assieme. Non è poco".


 Prima di quel Sampdoria-Juventus del 22 settembre 2004 la formazione blucerchiata allenata da Walter Novellino, nonostante un difficile avvio di stagione, veniva considerata dall’opinione pubblica come una delle avversarie più probanti per verificare l’effettiva competitività della squadra bianconera agli ordini del nuovo tecnico Fabio Capello, approdato da pochi mesi a Torino come espressione di una delle ultime volontà del Dottor Umberto Agnelli per la sua Vecchia Signora. Prima della gara il tecnico juventino descrisse in questo modo i padroni di casa: "Ha due attaccanti molto pericolosi adatti per testare la nostra difesa. Dovremo affrontarla concentrati, evitando dannosi arrembaggi. E' la partita giusta per riproporre quanto di buono abbiamo messo in mostra fin qui".
Prima di quel Sampdoria-Juventus del 22 settembre 2004 la formazione blucerchiata allenata da Walter Novellino, nonostante un difficile avvio di stagione, veniva considerata dall’opinione pubblica come una delle avversarie più probanti per verificare l’effettiva competitività della squadra bianconera agli ordini del nuovo tecnico Fabio Capello, approdato da pochi mesi a Torino come espressione di una delle ultime volontà del Dottor Umberto Agnelli per la sua Vecchia Signora. Prima della gara il tecnico juventino descrisse in questo modo i padroni di casa: "Ha due attaccanti molto pericolosi adatti per testare la nostra difesa. Dovremo affrontarla concentrati, evitando dannosi arrembaggi. E' la partita giusta per riproporre quanto di buono abbiamo messo in mostra fin qui". 
  La Juventus contro il Bari ha ripreso a vincere in campionato dopo le ultime due sconfitte subite in altrettante gare. La classifica della serie A ha assunto adesso un aspetto decisamente migliore rispetto a quello che mostrava la domenica precedente, dato che ora i bianconeri si ritrovano a ridosso della zona-Champions League e sono nuovamente in mezzo ad un gruppone dove il Milan, nonostante Ibrahimovic, per una giornata ha rallentato il passo pareggiando contro il Lecce.
La Juventus contro il Bari ha ripreso a vincere in campionato dopo le ultime due sconfitte subite in altrettante gare. La classifica della serie A ha assunto adesso un aspetto decisamente migliore rispetto a quello che mostrava la domenica precedente, dato che ora i bianconeri si ritrovano a ridosso della zona-Champions League e sono nuovamente in mezzo ad un gruppone dove il Milan, nonostante Ibrahimovic, per una giornata ha rallentato il passo pareggiando contro il Lecce. 
 
 
  
  


 
  Forse era veramente scritto nel destino di Luca Toni che prima o poi avrebbe dovuto indossare la maglia della Juventus. Più "poi" che "prima", visto che questa sera, quando per lui i trentaquattro anni sono ormai dietro l’angolo, debutterà in maglia bianconera allo stadio "San Paolo" di Napoli contro la squadra allenata da Mazzarri.
Forse era veramente scritto nel destino di Luca Toni che prima o poi avrebbe dovuto indossare la maglia della Juventus. Più "poi" che "prima", visto che questa sera, quando per lui i trentaquattro anni sono ormai dietro l’angolo, debutterà in maglia bianconera allo stadio "San Paolo" di Napoli contro la squadra allenata da Mazzarri. 
  Al termine dell’incontro disputato allo stadio “San Paolo” di Napoli il 15 dicembre 1974 tra i padroni di casa e la Juventus, vinto poi dai bianconeri con il risultato tennistico di 6-2, José Altafini rilasciò questa dichiarazione: “Il primo goal l'ho segnato io. Il secondo è stato realizzato da Damiani su rigore, dopo che era stato commesso il fallo ai miei danni. Il terzo a Damiani l'ho offerto io. Il quarto, a Bettega l'ho offerto io. Il quinto a Causio l'ho offerto io ed il sesto è nato in seguito a una punizione per un fallo che era stato commesso ai miei danni. Che cosa potevo pretendere di più?”.
Al termine dell’incontro disputato allo stadio “San Paolo” di Napoli il 15 dicembre 1974 tra i padroni di casa e la Juventus, vinto poi dai bianconeri con il risultato tennistico di 6-2, José Altafini rilasciò questa dichiarazione: “Il primo goal l'ho segnato io. Il secondo è stato realizzato da Damiani su rigore, dopo che era stato commesso il fallo ai miei danni. Il terzo a Damiani l'ho offerto io. Il quarto, a Bettega l'ho offerto io. Il quinto a Causio l'ho offerto io ed il sesto è nato in seguito a una punizione per un fallo che era stato commesso ai miei danni. Che cosa potevo pretendere di più?”.
 Ed ecco il "patatrac": in sole due partite la Juventus ha messo in soffitta quanto di buono aveva combinato nella prima parte della stagione per tornare a vestire i panni della società dedita alla beneficenza dello scorso campionato, allorquando distribuiva punti e sorrisi a tutte le avversarie che incontrava lungo il proprio percorso. Di colpo sono comparsi nuovamente i fantasmi del recente passato, quelli che Del Neri ha cercato di scacciare sin dal momento del suo arrivo a Torino.
Ed ecco il "patatrac": in sole due partite la Juventus ha messo in soffitta quanto di buono aveva combinato nella prima parte della stagione per tornare a vestire i panni della società dedita alla beneficenza dello scorso campionato, allorquando distribuiva punti e sorrisi a tutte le avversarie che incontrava lungo il proprio percorso. Di colpo sono comparsi nuovamente i fantasmi del recente passato, quelli che Del Neri ha cercato di scacciare sin dal momento del suo arrivo a Torino. 
  
 
